Liste d’attesa infinte in Piemonte, Thomas Schael: «Farò lavorare i medici la sera e nei fine settimana, così smaltirò le code»

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di
Simona De Ciero

Il futuro commissario della Città della salute (e attuale direttore generale dell’Asl di Chieti): «Vi spiego il mio metodo»

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«Senza una totale condivisione dei dati non si va da nessuna parte». A dirlo è Thomas Schael, attuale direttore generale dell’Asl di Chieti e, da marzo, commissario della Città della Salute di Torino, l’azienda sanitaria più grande, quotata e allo stesso tempo problematica, del Piemonte. Tra le sfide che attendono il manager: il blocco dell’intramoenia, la possibilità per i medici di lavorare la sera e nei weekend, la gestione dei conti, le liste d’attesa.

Commissario, in Piemonte si parla solo lei, e il suo cognome è storpiato in più modi. A beneficio comune: come si pronuncia?
«Si dice “Schel” con la “e” molto aperta».
 
Battute a parte, la Città della Salute è un mondo complesso e articolato. Come agirà?
«Lo capirò da marzo».




















































I guai però ci sono già oggi, e ai cittadini serve capire. Non entri nel merito, ma spieghi il «metodo Schael». Lavorerà solo sulle prestazioni urgenti e a medio termine o anche sulle programmabili?
«Il rispetto delle liste d’attesa e il mio piano di abbattimento delle code riguardano tutte le quattro classi di priorità, anche quelle programmabili che, pur non essendo urgenti, devono essere eseguite entro sei mesi dal rilascio, come dice la normativa e come richiamato dal decreto legge Schillaci».

Come dialogherà con le parti sociali rispetto al blocco temporaneo dell’intramoenia?
«Le spiego che cosa abbiamo fatto a Chieti. Abbiamo parlato con i capi dipartimento e raggiunto un accordo».

Che cosa prevede?
«Non solo di far lavorare i medici la sera e in straordinario, ma di aprire proprio nuove agende in modo che la domanda in eccesso all’offerta, possa essere smaltita immediatamente, nelle stesse settimane in cui si crea».

Come?
«Usando le ore che prima i medici occupavano per fare intramoenia. E riorganizzando tutto il sistema».

In che modo?
«Abbiamo creato una struttura complessa che si occupa solo di liste d’attesa. E monitoriamo costantemente il numero di pazienti che, per ogni classe di priorità, va fuori tempo massimo. Di questi, urgenti e brevi si risolvono perché la struttura prende contatto direttamente i reparti e cerca di piazzare i pazienti».

E le altre?
«Abbiamo creato un pull di back office che ha richiamato tutte le ventiduemila persone inizialmente rimaste fuori dalle agende, e grazie alle nuove disponibilità abbiamo concordato con loro un appuntamento entro il limite di legge».

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E quei cittadini che avevano prenotato in intramoenia, una volta bloccata la libera professione, hanno perso il loro appuntamento?
«No, li abbiamo convertiti tutti in istituzionali e fatto pagare solo il ticket».

Come ha convinto i medici a cambiare metodo?
«A giugno li ho avvisati che nel settembre successivo avrei bloccato l’intramoenia per le specialità dove si andava fuori dai tempi massimi, e già questo ha fatto sì che una parte del problema si risolvesse durante l’estate.  Chi non è riuscito a organizzarsi, invece, l’ho bloccato nella libera professione. Ho spiegato loro che devono essere in grado di mantenere un’offerta che corrisponda alla domanda, e ogni volta che non succede, li blocco».

Insomma: li ha minacciati?
«Li ho convinti».

Come si potrà gestire il back office?
«È tutto informatizzato e so perfettamente, ogni giorno, quanti pazienti sono fuori tempo massimo. Tolleriamo una sbavatura del 2% del totale perché, su mezzo milione di esami e visite l’anno, la riteniamo fisiologica».

E la collaborazione con il territorio?
«Il nostro piano di abbattimento delle liste di attesa ha sviluppato fortemente anche l’assistenza territoriale e siamo parte di un sistema sanitario regionale integrato che funziona».

A proposito: ha già avuto contatti con i colleghi piemontesi?
«No. Fino al 28 febbraio sono il direttore di Chieti».

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1 febbraio 2025 ( modifica il 1 febbraio 2025 | 11:34)

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