Prenderà il via domani, 5 febbraio, una originale iniziativa formativa targata Save, società di gestione del Polo aeroportuale del Nord Est: un tour educativo fra Veneto e Trentino rivolto alle compagnie aeree per far conoscere da vicino alcuni luoghi e attrazioni delle Dolomiti, ad un anno dal via dei giochi olimpici e paralimpici invernali.
Trentino Marketing e Dolomiti Bellunesi, dmo che si occupano rispettivamente della gestione e promozione strategica delle destinazioni di Trentino e Belluno, accompagneranno alcune compagnie aeree che operano negli scali di Venezia e Verona in un percorso che toccherà la Val di Fiemme, la Val di Fassa con la skiarea di Passo San Pellegrino e Cortina D’Ampezzo.
La visita, focalizzata sull’offerta invernale sportiva e ricreativa, prevede una parte esperienziale a tutto tondo sui territori che includerà attività come sci, trekking sulla neve, oltre ad approfondimenti dedicati all’enogastronomia e alla proposta culturale. I vettori coinvolti nella visita coprono ampie aree di mercato internazionale e intercontinentale, con voli diretti o via hub sul Nord America e Medio-Lontano Oriente e con collegamenti oltremanica.
Gli obiettivi comuni sono molteplici: tra tutti, rendere partecipi le compagnie aeree della fruibilità dell’offerta turistica grazie a un ventaglio di esperienze distribuite in tutte le stagioni. A questo si aggiunge il trasferimento di una maggiore consapevolezza di come sia possibile unire le visite delle città d’arte del territorio a soggiorni in montagna tra natura e sport, considerando le brevi distanze tra aeroporti, città e Dolomiti.
«L’iniziativa è un’occasione importante per trasmettere alle compagnie aeree coinvolte l’unicità di un territorio per il quale i nostri aeroporti costituiscono le porte d’ingresso di un turismo internazionale e di valore – spiega Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save -. Crediamo molto nell’efficacia di sinergie con realtà di riferimento dei territori serviti dai nostri scali, l’inizio di una collaborazione congiunta con Trentino Marketing e Dolomiti Bellunesi rappresenta un fondamentale punto di partenza anche al fine di incrementare i collegamenti aerei nel periodo invernale».
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[post_content] => Si rinnovano le proteste contro il turismo di massa, il cosiddetto overtourism, in Alto Adige, come riporta l’Ansa. Nei pressi della cabinovia dell’Alpe di Siusi ignoti, la scorsa notte, hanno scritto con colore rosso in grosse lettere sulla neve “too much”, ovvero troppo.
Le scritte sono ben visibili per chi sale con l’impianto sull’altopiano, che ospita uno dei maggiori centri sciistici della zona.Non si tratta della prima iniziativa del genere in Alto Adige.
A Ferragosto, alla stazione a monte della funivia che collega Bolzano con la località Soprabolzano ignoti avevano verniciato sull’asfalto, proprio all’ingresso dell’impianto, una corsia preferenziale con la scritta “priority”. Da tempo, infatti, residenti e pendolari lamentavano lunghe attese per accedere alla cabinovia a causa della massiccia presenza di turisti che affollano il capoluogo e colgono l’occasione per salire in quota e vedere la città dall’alto. Nel frattempo la corsia preferenziale è stata realizzata.
Un segnale di insofferenza che si aggiunge alle scritte “Tourists go home” sui sentieri e gli adesivi con la scritta “Assistenza clienti dell’Alto Adige” in quattro lingue, applicati la scorsa estate in numerosi posti di forte richiamo turistico, come segnaletica, panelli informativi, panchine e punti panoramici.
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[post_content] => Nell’ultimo triennio, sono state 409 le sentenze digitali nel settore turistico italiano per un valore complessivo delle controversie pari a circa 45 milioni di euro. In altri termini, la conflittualità media per singola sentenza risulta pari a oltre 109 mila euro.
Emerge da uno studio dell’istituto di ricerca Demoskopika che ha analizzato le sentenze tributarie di merito digitali per regione nel triennio 2022-2024 rilevati dalla banca dati della giurisprudenza tributaria del ministero dell’Economia e delle Finanze aggiornate al 30 settembre 2024.
Circa il 36,2% dei giudizi ha avuto un esito favorevole al contribuente, mentre il 34,2% è stato favorevole all’ufficio; il restante 29,6% rientra in altre tipologie di esiti processuali. Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, “è fondamentale un’azione coordinata tra istituzioni a tutti i livelli per ridurre il contenzioso e garantire maggiore competitività al settore turistico”.
Regione per regione
A livello regionale emerge un quadro piuttosto variegato: Lazio, Sicilia e Puglia, con 189 controversie e un valore del contenzioso tributario pari a 25 milioni di euro, si caratterizzano quali sistemi turistici “più litigiosi”.
Sul versante opposto i meno avvezzi al contenzioso risultano Umbria, Basilicata e Valle d’Aosta totalizzando, nell’arco temporale individuato, 6 controversie per un valore complessivo pari a poco più di 246mila euro. Infine, un’ultima curiosità: in Molise, con oltre 343mila euro, il valore medio più alto per controversia, seguito da Puglia (261mila euro) e Lombardia (175mila euro).
In particolare: Lazio con 82 controversie per un valore pari a 10,8 milioni di euro, Sicilia con 73 contenziosi per un valore pari a 5,3 milioni e Puglia con 34 contenziosi per 8,9 milioni.
Più che significativi, inoltre, i posizionamenti nella classifica della litigiosità turistica anche per altri cinque sistemi locali: Campania con 40 contenziosi per un valore pari a 3,7 milioni di euro, Lombardia con 28 contenziosi per 4,9 milioni, Emilia-Romagna con 24 contenziosi per un valore pari a 1,5 milioni, Veneto con 22 contenziosi per 1,6 milioni e Sardegna con 18 contenziosi per 1,4 milioni.
Sul versante opposto, a collocarsi nelle ultime posizioni del ranking del contenzioso turistico italiano, cinque sistemi locali: Umbria con 2 contenziosi per un valore di appena 3mila euro, Valle d’Aosta con 2 contenziosi per un valore pari a 117mila euro, Basilicata con 2 contenziosi per un valore pari a 126mila euro, Friuli Venezia Giulia con 3 contenziosi per 372mila euro e, infine, Trentino Alto Adige con 4 contenziosi per 493mila euro.
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[post_content] => Via libera all’ottava edizione del Patto per il Lavoro nel Turismo con la firma dell’accordo tra Regione Liguria, le organizzazioni sindacali regionali, confederali e di settore, e categorie datoriali (Cgil, Filcams Cgil, Cisl, Fisascat Cisl, Uil, Uiltucs, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna) per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del settore per il 2025.
Le risorse disponibili ammontano a 5 milioni di euro. L’edizione 2024 del Patto si è chiusa con 2247 assunzioni in favore di 505 aziende.
Il Patto 2025 mantiene invariati gli scaglioni dello scorso anno ma inserisce, come elementi di novità, il sistema di priorità alle domande di incentivo che contengono tempi indeterminati e l’incentivazione dei contratti part-time solo se con impegno orario di almeno 28 ore settimanali. Nel 2025 i bonus potranno essere richiesti dalle imprese per assunzioni a decorrere dal 1° febbraio con contratti di durata non inferiore a otto mesi.
«Il Patto per il Lavoro nel Turismo è un passo importante per il settore, un accordo che consentirà alle aziende di gestire meglio la forza lavoro, riducendo i costi e garantendo continuità occupazionale. In Liguria la destagionalizzazione è una realtà e il mondo del lavoro deve adeguarsi – dichiara il presidente della Regione Liguria Marco Bucci -. L’intesa rappresenta un nuovo strumento concreto per sostenere l’economia regionale, come accade con il Patto per il Commercio. La crescita del turismo in Liguria prosegue da anni e auspico che porti a maggiore stabilità occupazionale e all’uso continuativo delle strutture».
«Al termine di un’intensa trattativa coi sindacati e gli enti datoriali, che ho condotto con la delega degli assessori Ferro e Scajola, siamo riusciti ad arrivare all’ottava edizione di una misura che riscuote anno dopo anno i favori di tutti i soggetti interessati in un settore strategico per la nostra Regione come quello del turismo – afferma l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi – Quest’anno abbiamo introdotto alcune novità che garantiscono maggiore qualità al Patto e stabilità per i lavoratori del comparto sostenendo al contempo le imprese che hanno quindi la possibilità di allungare la stagionalità, di ammortizzare i costi del personale e di fornire allo stesso tempo servizi sempre più qualitativamente elevati».
“Un’altra promessa mantenuta da Regione Liguria – prosegue l’assessore regionale al Lavoro Simona Ferro – Il risultato che presentiamo oggi è il frutto di un confronto costante e costruttivo con tutti gli addetti ai lavori del settore turistico, dai sindacati agli enti datoriali. Il Patto, che ricordo essere una misura unica nel suo genere a livello nazionale, è uno strumento vincente perché promuove l’occupazione stabile e di qualità, incentivando le aziende ad assumere con contratti di lunga durata e garantendo anche ai turisti una stagione più lunga. In questo modo continuiamo a sostenere il turismo, promuovendo una delle principali voci economiche della Liguria come facciamo inoltre con le campagne di promozione e valorizzazione del territorio».
«Riconfermiamo una misura consolidata e di grande successo come il Patto del lavoro nel settore turismo – dichiara l’assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo Marco Scajola- Attraverso le fondamentali risorse del Fondo Sociale Europeo riusciamo a stanziare ulteriori fondi a favore delle imprese e di chi cerca occupazione. 5 milioni di euro sono una cifra davvero significativa che testimonia l’impegno massimo della Regione per incentivare il lavoro. Puntiamo a offrire posti di qualità e lunga durata inserendo, all’interno del bando stesso, una priorità rilevante per i contratti a tempo indeterminato».
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Secondo0 le osservazioni di Confcommercio sono 8 milioni gli italiani, in questo primo trimestre dell’anno, che effettuano una vacanza sulla neve, dato leggermente in calo rispetto al 2024 a causa principalmente di una programmazione più tardiva, tendenza che si è consolidata in questi ultimi anni.
Si tratta di spostamenti “mordi e fuggi” con una durata massima di 4-5 giorni. Solo il 10% di chi prevede di fare una vacanza in montagna ha programmato la classica settimana bianca. La spesa media pro-capite è intorno ai 380 euro.
Tra chi sceglie la montagna, 8 italiani su 10 preferiscono le mete italiane: Trentino e Alto Adige le più gettonate, seguite da Valle d’Aosta e Piemonte, mentre la Lombardia perde attrattività. C’è però un 9% di amanti della neve oltre confine, soprattutto sui crinali alpini di Svizzera, Austria e Francia, mentre il 7% degli intervistati è intenzionato a trascorrere periodi di vacanza sia sulle montagne italiane che di altri Paesi (+4% rispetto al 2024).
Riposo e escursioni
Le vacanze sulla neve sono innanzitutto viaggi di coppia (64%) o di famiglia (40%), trascorsi in alberghi, ma anche in soluzioni ricettive tipiche del contesto montano come baite, chalet e rifugi, che conquistano il 14% delle preferenze. Solo un terzo di chi va in montagna intende praticare sport invernali, prevalentemente sci.
La maggior parte delle persone ha come obiettivo il riposo (51%), le escursioni naturalistiche (46%), le degustazioni enogastronomiche (29%) e il relax in Spa e centri benessere (25%). Questa tendenza ha profondamente modificato, negli anni, le caratteristiche dell’offerta di servizi turistici in montagna, rendendo i flussi meno dipendenti dalle condizioni dell’innevamento, un’incognita sempre più rilevante e difficile da controllare
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Uno nuovo studio Deloitte ad hoc stima che l’host tipico guadagnerà circa 2.400 euro su Airbnb durante i Giochi . In base all’indagine, i soggiorni genereranno inoltre a livello nazionale un impatto economico totale stimato in 154 milioni di euro. Si prevede che gli ospiti spenderanno in media 150 euro al giorno, di cui la metà per cibo e bevande e quasi un terzo per shopping e intrattenimento, che contribuiranno a sostenere gli esercizi commerciali locali nelle tre regioni ospitanti: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
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[post_content] => Il ministro Santanché è sotto l’occhio del ciclone. La cosa dispiace perché chiunque si trovi sotto l’occhio del ciclone è in una specie di tritacarne duro da sopportare. Avendo studiato Giurisprudenza, e avendo compilato una tesi sulla carcerazione preventiva conosco tutto il sistema di garanzia insito nel diritto penale e nella procedura penale. Per cui una persona rinviata a giudizio al momento attuale è perfettamente innocente. Andassero a studiare, questi ipocriti del moralismo.
Per mia natura cerco di difendere sempre le persone che vengono attaccate da tutti. Quindi anche la Santanché, che come sapete è stato uno dei miei bersagli preferiti. Ma quando si tratta di lapidare qualcuno allora mi ritiro e dico la mia.
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Comunque fatta questa premessa non posso che scherzarci sopra. Ho letto che il ministro ha fatto una visita personale a Longarone Fiera Dolomiti dove sono presentate interessanti opere d’arte e di design ed esposizioni dedicate all’arredo e al comparto casa di montagna. Dove è stata vista osservare con attenzione la vasta offerta di Arredamont in particolare sul fronte del legno e dei complementi d’arredo.
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Un’ottima opportunità di business ma anche un’attività che affonda le proprie radici nel gioco di squadra, nella determinazione e in un sano spirito competitivo: i valori dello sport sono da sempre alla base di Euphemia, la rete di consulenti di viaggio facente capo a Lab Travel e costituita 15 anni fa dall’incontro di Ezio Barroero e Michele Zucchi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, considerati i trascorsi sul campo del presidente Barroero: ex giocatore di volley e poi per molti anni presidente e manager dell’Alpitour Volley di Serie A1.
Alcuni personal voyager hanno quindi compreso le esigenze inespresse del mercato e identificato aree di business inesplorate sulle quali investire. Ciò ha dato vita a vere e proprie programmazioni tematiche, realizzate con il supporto finanziario, operativo e logistico di Lab Travel. Numerosi sono gli esempi del 2024 che proseguiranno anche nel 2025. Tra i più significativi, l’organizzazione delle trasferte dei tifosi del Bologna a Liverpool e Birmingham in occasione delle prime gare di Champions League. La programmazione, costruita su iniziativa della personal voyager Chiara Nannetti, responsabile dell’organizzazione e dell’accompagnamento dei gruppi, ha previsto il noleggio di cinque charter, tre per la partita a Liverpool del 2 ottobre e due per quella di Birmingham del 22 ottobre, per un totale di circa 900 tifosi coinvolti.
Non solo sport mainstream: tra le iniziative di maggior successo in termini di crescita si inseriscono anche esempi relativi a segmenti molto particolari, come quello degli appassionati di pesca a mosca no-kill, a cui Lab Travel Euphemia dedica ogni anno un catalogo monografico, realizzato in collaborazione con il team dell’Italian Fly Fishing. Una collezione di itinerari di gruppo incoming dedicati alla clientela straniera. Partendo dai fiumi e dagli specchi d’acqua più suggestivi e prosperi di specie ittiche d’Italia, dal Piemonte alle Marche, passando per il Trentino-Alto Adige, gli itinerari coniugano la pratica della pesca con la scoperta del territorio, proponendo sistemazioni di charme ed esperienze enogastronomiche esclusive.
Michele Zucchi
“Si tratta di operazioni dedicate agli appassionati – spiega Michele Zucchi, a.d. di Euphemia – disposti anche a spendere di più pur di partecipare a un viaggio studiato su misura per soddisfare le loro aspettative. Normalmente il progetto parte su iniziativa di un personal voyager, già in contatto con potenziali clienti attraverso circoli ricreativi, associazioni dilettantistiche o altre realtà territoriali. Il prodotto è costruito con il supporto dello staff della programmazione e, una volta pronto, è condiviso anche con gli altri personal voyager”.
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In linea con gli anni precedenti, l’edizione del 2025 sarà ospitata da realtà impegnate in iniziative di responsabilità sociale e ambientale, per puntare i riflettori su temi di rilevanza universale e che influenzano il settore del turismo e dell’ospitalità in particolar modo, offrendo anche visibilità alle organizzazioni locali stesse e al loro impegno in questo ambito.
“Siamo entusiasti di presentare anche quest’anno un programma di eventi e incontri che non solo risponde alle esigenze del mercato, ma promuove un impegno concreto verso la comunità, mettendo le persone al centro – sottolinea il direttore commerciale della compagnia, Alessandro Seghi -. La nostra determinazione cresce ogni anno, alimentata dalla sempre maggiore partecipazione: ogni edizione supera i numeri precedenti. Durante questi eventi, condivideremo gli investimenti che abbiamo realizzato, offrendo alle agenzie di viaggio un ampio ventaglio di proposte e tante novità, sia per le destinazioni, sia per le strutture e i tour, sempre più in linea con le loro necessità”.
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