Un impegno straordinario per la tutela dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica: i carabinieri forestali della Campania tracciano il bilancio dell’attività svolta nel 2024 con numeri che parlano chiaro. Oltre 78.000 controlli, quasi 3.500 reati accertati, 869 sequestri, 14 arresti e sanzioni amministrative per un valore di oltre 3,4 milioni di euro. L’attenzione si è concentrata soprattutto su abusivismo edilizio, disboscamenti, inquinamento dei corsi d’acqua, gestione illecita dei rifiuti, incendi boschivi e tutela della fauna.
ABUSIVISMO EDILIZIO E DISBOSCAMENTI – L’attività repressiva ha portato al sequestro di strutture realizzate senza autorizzazioni in aree di alto valore ambientale e paesaggistico. Nel Parco Nazionale del Cilento, a Castellabate, è stato scoperto un complesso turistico abusivo di 23.000 mq con 83 unità abitative, mentre a Camerota sono stati posti i sigilli a un residence di 5 appartamenti. Non meno gravi i casi di ville e piscine abusive: quattro villette con sei piscine sono state sequestrate a Somma Vesuviana, vicino al sito archeologico della Domus Villa Augustea, mentre lungo la costa del Lago Patria (Giugliano) è stato bloccato un altro complesso residenziale. Impressionante il caso di Rocca d’Evandro, dove due ettari di bosco sono stati rasi al suolo per far spazio a opifici industriali, e quello di Morcone, dove una cava illegale veniva scavata in verticale tra gli alberi, per evitare di essere individuata dall’alto. L’operazione Bosco Sicuro ha permesso di contrastare i tagli furtivi nelle montagne del Partenio, del Matese e dei Picentini. A Montecorvino Rovella, i militari hanno sequestrato 500 quintali di legna non tracciata.
FIUMI SOTTO ATTACCO – L’operazione Fiume Sicuro ha portato a 74 reati accertati, con sequestri e sanzioni per oltre 229.000 euro. Tra i casi più eclatanti, lo scavo abusivo di 3.000 mc di ghiaia dal fiume Calore, un impianto di frantumazione illegale sequestrato nel sito protetto del Fiume Alento, e una discarica di 8.000 mq scoperta sulla sponda del Tusciano, a Eboli. Massima attenzione anche al torrente Solofrana, dove su 44 aziende controllate, ben 13 sono state deferite e 7 sequestrate, tra cui quattro concerie e un impianto di macellazione di 3.000 mq. Nell’ambito dell’operazione Rinascita Sarno, condotta con i carabinieri Noe, sono stati scoperti 38 scarichi illegali e comminate sanzioni per 90.000 euro. Nelle province di Caserta e Salerno, gli scarichi dei reflui zootecnici continuano a rappresentare una grave emergenza ambientale: i controlli hanno portato a 33 denunce e 27 sequestri, per un totale di 101 aziende verificate.
ROGHI TOSSICIE TRAFFICO DI RIFIUTI – La battaglia contro i roghi illegali e lo smaltimento illecito dei rifiuti ha visto 636 interventi, con 277 attività controllate e 65 sequestrate. Decine di officine e carrozzerie abusive sono state chiuse perché prive di autorizzazioni e responsabili dell’abbandono indiscriminato di rifiuti pericolosi. BInoltre, l’operazione Autodemolitori ha portato al sequestro di cinque aziende prive di autorizzazioni ambientali e all’individuazione di un traffico illecito di rifiuti metallici tra sei società nel beneventano. A Casaluce è stata scoperta una discarica illegale di 45.000 mq, mentre a Caivano un’altra di 4.000 mq, contenente anche rifiuti pericolosi. Le indagini hanno evidenziato un uso sempre più diffuso di fototrappole e minitelecamere per identificare chi abbandona rifiuti nelle campagne e nei pressi del Vesuvio.
INCENDI BOSCHIVI: LOTTA AI PIROMANI – Il 2024 ha registrato un incremento degli incendi boschivi, con 452 eventi e oltre 5.900 ettari andati in fumo. La provincia più colpita è stata Salerno, con 184 incendi, seguita da Avellino (104) e Caserta (60). Le indagini hanno portato alla denuncia di 38 presunti incendiari e all’applicazione di 5 misure cautelari. Particolarmente gravi gli incendi dolosi a Gragnano, Mercogliano e sul Vesuvio, dove il rogo di agosto ha devastato 16 ettari di macchia mediterranea. Oltre alla repressione, è stata intensificata l’attività di prevenzione, con 422 sanzioni per il mancato rispetto dei divieti di abbruciamento e altre violazioni.
BRACCONAGGIO – L’attività contro la caccia illegale ha portato a 260 denunce e 150 sequestri. A Forio d’Ischia, un uomo è stato arrestato mentre cacciava con un’arma clandestina e 400 cartucce, mentre altre operazioni hanno portato al sequestro di centinaia di uccelli destinati al mercato nero, tra cui cardellini, lucherini e verzellini. Anche il commercio illegale di animali è finito sotto la lente dei Forestali: a Sant’Arpino, un garage senza aerazione ospitava 35 pappagalli e sei cuccioli di cane in condizioni disumane.
SICUREZZA ALIMENTARE – Infine, l’attività di controllo nel settore alimentare ha permesso di bloccare il commercio di cibi non tracciati o scaduti, con 56 denunce e 151 sanzioni per un totale di quasi mezzo milione di euro. Tra le operazioni più rilevanti, il sequestro di 898 kg di pesce surgelato scaduto nell’avellinese, di 1.000 kg di miele illegale nel salernitano, e di 172 ettolitri di vino conservato in ambienti non idonei. Particolarmente significativo il contrasto alle frodi sui prodotti tipici: nel Parco Nazionale del Vesuvio sono stati sequestrati pomodori spacciati per DOP, mentre nel casertano sono state scoperte aziende che miscelavano latte vaccino al 30% con quello di bufala, compromettendo la qualità della mozzarella.
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