Aumento dei costi energetici: Confartigianato Padova lancia l’allarme, De Poli propone soluzioni urgenti

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Il 2025 si apre con un nuovo allarme per le imprese italiane: i costi energetici, che già rappresentano una delle sfide più gravi per le PMI, sono destinati ad aumentare ulteriormente, con un incremento del 19% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che preoccupa particolarmente le piccole e medie imprese di Padova, già alle prese con una congiuntura economica incerta e una concorrenza sempre più agguerrita.

Il tema è stato sollevato durante un incontro al Senato, dove Confartigianato Imprese Padova, rappresentata dal presidente Gianluca Dall’Aglio e dai suoi collaboratori, ha presentato la situazione critica che le imprese locali stanno affrontando. Il Senatore Antonio De Poli ha accolto l’allarme, sottolineando la necessità di un intervento tempestivo per contrastare l’impatto dei rincari energetici.

“È fondamentale pianificare una strategia nazionale per affrontare il caro-energia,” ha dichiarato De Poli, promotore dell’incontro in Senato. “Il Governo sta lavorando su due fronti: il potenziamento della capacità di stoccaggio del gas per gestire meglio i picchi di prezzo e l’accelerazione verso le fonti rinnovabili per contenere l’aumento dei costi dell’elettricità.” Il senatore ha aggiunto che il Veneto, pur vantando il maggior numero di impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) in Italia, non è immune agli effetti di questi aumenti, che stanno mettendo a rischio la sostenibilità economica delle PMI.

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Il piano del Governo prevede, inoltre, incentivi per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione 320 milioni di euro nel quadro del PNRR per le aziende che investono in impianti fotovoltaici e mini eolici.

Il rialzo del Prezzo Unico Nazionale (PUN), che ha raggiunto i 143€/MWh a gennaio 2025, rappresenta uno dei principali fattori che alimentano i rincari. Un aumento del 44% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che conferma l’Italia come uno dei paesi europei con le tariffe energetiche più alte, ben superiori a quelle di Francia e Spagna. Questa disparità di costi sta gravando in modo significativo sulle piccole e medie imprese, che vedono aumentare i costi di produzione e ridurre i margini di guadagno.

I settori maggiormente colpiti sono quelli della meccanica, carta, autoriparazione, legno e servizi, che registrano un incremento dei costi della materia energia di circa il 35%. La situazione si aggrava ulteriormente per le imprese che, oltre al rincaro dei costi energetici, devono far fronte a un contesto geopolitico instabile e alla crisi economica che sta interessando in particolare la Germania, importante partner commerciale per il Veneto e il Nordest.

Anche la situazione del Veneto è preoccupante: la regione, che consuma più di quanto riesca a produrre, è costretta a fare affidamento sulle importazioni di energia elettrica, soprattutto dalla Francia e dalla Svizzera. Nonostante gli investimenti nelle fonti rinnovabili, il fotovoltaico non è ancora in grado di colmare il deficit produttivo, e i capannoni industriali della provincia di Padova, pur essendo tra i più equipaggiati con impianti FER, non producono energia sufficiente per soddisfare la domanda.

Tuttavia, Confartigianato propone soluzioni concrete, come l’installazione di pannelli solari sui tetti dei 16.912 capannoni della provincia, un intervento che potrebbe coprire l’84,5% del fabbisogno energetico delle imprese locali. “Questa è una strada che dobbiamo percorrere con determinazione per ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili e sostenere le PMI,” ha dichiarato Gianluca Dall’Aglio.

Il dibattito sull’energia nucleare, vista come una possibile soluzione a lungo termine per l’indipendenza energetica, si sta intensificando. Tuttavia, Confartigianato sollecita misure immediate per affrontare la crisi energetica, come incentivi per l’autoproduzione di energia e una revisione urgente del mercato elettrico, al fine di ridurre i costi per le PMI.

L’associazione chiede interventi urgenti da parte del Governo, come la riduzione degli oneri di sistema e il potenziamento degli incentivi per l’efficienza energetica. La revisione del mercato energetico nazionale è fondamentale per allineare i costi alle medie europee, garantendo così maggiore competitività per le imprese italiane.

“Le PMI hanno bisogno di risposte rapide,” ha dichiarato Federico Boin, vicepresidente di Confartigianato Padova. “Senza interventi concreti, rischiamo di compromettere l’eccellenza produttiva che da sempre caratterizza il nostro territorio.”

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La situazione economica e energetica delle piccole e medie imprese è sempre più critica, e il governo, le istituzioni locali e le imprese stesse sono chiamati a collaborare per trovare soluzioni sostenibili e immediate. Solo con interventi rapidi e mirati sarà possibile superare la crisi senza compromettere la competitività delle nostre imprese.





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