BIT 2025: Toscana Promozione Turistica sottoscrive CarTES, la carta per il turista enogastronomico sostenibile

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Si è inaugurata oggi alle ore 10.00 la giornata clou della presenza della Toscana alla BIT2025. A presenziare a tutti gli appuntamenti in calendario quest’oggi l’assessore a Economia e Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras.

Il panel di apertura è stato quello dal titolo Green Tuscany con la sottoscrizione della Carta per il turista enogastronomico sostenibile – CarTES da parte della Toscana, la regione che si presenta alla BIT 2025 come meta preferita dagli italiani che fanno turismo enogastronomico secondo il Rapporto 2024 sul turismo enogastronomico italiano di AITE (Associazione Italiana Turismo Enogastronomico).

Erano presenti il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi, Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Robert Kropfitsch, Managing Partner Territori Sostenibili e Angelo Radica, presidente Associazione Nazionale Città del Vino.

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La Carta per il turista enogastronomico sostenibile è un vademecum creato da otto organizzazioni nazionali ed internazionali per fare esperienza in modo sostenibile dell’enogastronomia di un territorio, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale. La Toscana è la prima tra le regioni italiane a sottoscriverlo grazie ad una visione d’avanguardia che l’ha portata a stilare la Carta regionale del turismo sostenibile e a dare vita, giusto venticinque anni fa, a Vetrina Toscana: l’originale progetto che unisce gli operatori dell’enogastronomia intorno ai temi della sostenibilità, della tipicità e dell’autenticità dei territori.

“Il patto di sostenibilità su cui sta lavorando la Toscana promuove anche la qualità e l’autenticità della nostra offerta gastronomica – ha sottolineato Francesco Tapinassi – Per il 2025 l’obiettivo è ampliare la rete degli aderenti al progetto e lanciare una campagna mirata sul turismo enogastronomico, puntando anche sui piccoli borghi: destinazioni perfette per chi desidera vivere la tradizione e la cucina locale”.

“Ci fa molto piacere che la Toscana abbia aderito alla nostra carta – ha affermato Roberta Garibaldi – Abbiamo già avuto un importante riconoscimento in Croazia per il nostro lavoro. Stiamo sviluppando strumenti per le aziende per renderle capaci di misurare la loro effettiva sostenibilità. Allo stesso modo stiamo lavorando a dei tools da mettere a disposizione degli stessi turisti”.

“Città del vino – ha spiegato Angelo Radica – è un’associazione che dall’inizio si è posta l’obiettivo di tutelare il territorio, elemento basilare per qualsiasi attività imprenditoriale in ambito agricolo. Abbiamo un osservatorio che da ventitré anni indaga il mondo dell’enoturismo, da quando nessuno pensava al rapporto tra turismo ed enologia. Oggi più che mai diventano fondamentali le politiche di sostenibilità e tutela del territorio da parte degli amministratori locali”.

La Toscana è la regione leader in Italia per numero di registrazioni IG, con 90 prodotti tra DOP e IGP di cui 32 prodotti alimentari e 58 vini.  Sei i prodotti che, insieme, rappresentano l’88% del valore delle IG toscane: tra questi il Prosciutto Toscano DOP, i Cantuccini Toscani IGP e il Pecorino Toscano DOP contribuiscono con circa il 20% ciascuno, mentre olio Toscano IGP, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e Finocchiona IGP si attestano a poco meno del 10% a testa.  La Toscana, col 10,1%, è al primo posto per quanto riguarda l’incidenza delle certificazioni Città del Vino, Città dell’olio, Città del bio, Strade del vino, olio e sapori.

La regione ha creato, già venticinque anni fa, uno strumento ad hoc per il settore enogastronomico. Si tratta del progetto Vetrina Toscana, la più grande rete regionale a carattere pubblico in Italia nel settore. Nel 2021 è stata designata dalla Commissione Europea come “best practice” nella promozione dell’agroalimentare. Ha anche ricevuto il premio dal Gruppo Italiano Stampa Turistica per il Travel Food Award come: “Miglior Progetto di Marketing – Italia”. Attualmente vi sono iscritte 2.047 aziende tra cui: 1.201 ristoranti, 503 produttori e 343 botteghe.

Nell’ambito del progetto Vetrina Toscana e con l’obiettivo di promuovere il turismo enogastronomico, Toscana Promozione Turistica ha firmato degli accordi con Unione Regionale Cuochi Toscani, Slow Food Toscana, Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, AIS (Associazione Italiana Sommelier), Associazione Città del Vino, Associazione Città dell’olio, Associazione cità del tartufo. L’esito è stato quello di un fitto programma di azioni incrociate mirate a valorizzare al meglio lil turismo enogastronomico: importante attrattore e chiave di lettura del territorio che tocca i temi dell’accoglienza, del turismo sostenibile e dell’identità Toscana.

La sostenibilità è un driver di scelta delle esperienze a tema alimentare e gastronomico che genera attenzione e stimola alla partecipazione. Ben 1 turista su 2 vorrebbe trovare proposte green, in primis degustazioni, pranzi e/o cene a base solo di prodotti locali. Anche comportamenti aziendali ed iniziative ad impronta sociale sono tenuti in considerazione, sfatando in parte l’opinione diffusa che la sostenibilità riguardi solo l’ambiente.

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Per la Toscana la sostenibilità è da tempo un tema centrale, come conferma il progetto che ha portato alla creazione della prima Carta dei Valori. “Si tratta di un patto tra pubblico e privato – ha spiegato il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi – per promuovere la sostenibilità, una iniziativa con cui la Toscana si distingue non solo per l’adozione di un sistema che coinvolge le imprese attraverso un’adesione digitale alla Carta, ma anche per il notevole successo del progetto che ha visto circa cinquecento aziende aderenti. Un’azione concreta che sta permettendo di proporre pacchetti turistici di qualità, con una forte identità territoriale, che soddisfano sia il mercato BtoB che il BtoC, pronto a scoprire e prenotare esperienze legate alla sostenibilità”.

“Dopo l’adesione al manifesto valoriale – ha evidenziato Robert Kropfitsch, che per TPT ha elaborato il percorso sulla sostenibilità in Toscana – è ora partita l’attività di mappatura e conoscenza delle buone pratiche messe in atto dagli operatori, in particolar modo da quelli del settore ricettivo. Ad essi è stato proposto di partecipare alla piattaforma SUSTI per la rilevazione delle buone pratiche sui temi del risparmio energetico, gestione dell’acqua, gestione dei rifiuti, pratiche di mobilità e accessibilità alle strutture ricettive, gestione del personale, rapporti con la comunità, rapporti economici col territorio, comunicazione al cliente e coinvolgimento dei fornitori. La piattaforma progettata sulla base degli standard internazionali ISO 21401 e GSTC – I ha consentito di ottenere una prima fotografia delle attività sostenibili in essere. I risultati sono particolarmente lusinghieri tenuto conto che circa il 60% degli operatori aderenti alla carta dei valori ha in essere azioni di sostenibilità. In particolare, la dimensione ambientale risulta essere quella di maggior attenzione con circa il 60% di operatori attivi sulle dimensioni dell’efficientamento energetico, del risparmio delle risorse idriche della riduzione dei rifiuti e della mobilità sostenibile”.



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