Un bilancio di poco negativo nel saldo tra le aperture e le chiusure delle nuove imprese nel 2024. Dopo un triennio in cui il segno era stato sempre di segno opposto e positivo. Sono alcuni elementi che emergono dai dati diffusi dalla Camera di Commercio per il territorio di Ravenna sull’andamento demografico delle aziende, basati sull’analisi di Movimprese ed elaborati dall’Osservatorio dell’economia della stessa Camera di Commercio. Dal 2009, son seimila le aziende in meno sul territorio provinciale.
A livello nazionale Ravenna si colloca all’85esimo posto per tasso di crescita imprenditoriale nel 2024. Nello specifico, al netto delle chiusure d’ufficio, nell’anno appena concluso alle 1.992 iscrizioni di nuove attività economiche hanno fatto eco 1.975 cessazioni di attività esistenti, per un tasso di crescita della base imprenditoriale che si attesta a -0,14% contro il + 0,29% del 2023. I settori che trainano sono il turismo e i servizi e costruzioni, mentre soffrono manifattura, commercio, agricoltura e logistica.
“Espressione di creatività e delle tradizioni – ha evidenziato Giorgio Guberti, presidnete della Camera di commercio di Ferrara Ravenna – la piccola e media impresa è un carattere essenziale dell’identità ravennate con le sue inimitabili specializzazioni e competenze. In un contesto di persistenza di rischi e incertezza, serve una visione chiara del futuro e uno sforzo condiviso per rilanciare la fiducia e gli investimenti. Infrastrutture, materiali e immateriali, conoscenza e formazione, come pure le connessioni – indispensabili nell’economia digitale – sono cruciali per sostenere la competitività e consentire anche alle piccole imprese di sviluppare metodi produttivi innovativi e accedere a nuovi mercati. Il territorio ravennate – ha concluso il presidente della Camera di commercio – vanta un patrimonio inestimabile fatto di storia, di economia, di arte e cultura che va difeso, preservato e rilanciato, così come va sostenuto il suo essere, insieme, comunità locale forte e coesa e patrimonio dell’umanità. Ravenna e il suo territorio hanno tutte le qualità per affrontare il futuro, per farsi ammirare e per migliorarsi”.
Leggi le notizie di RavennaToday su WhatsApp: iscriviti al canale
Bene il settore delle costruzioni nonostante la riduzione dei bonus
A livello settoriale, il risultato del 2024 riflette dinamiche eterogenee tra i vari comparti. Fra i più dinamici, in termini di crescita imprenditoriale, sono ancora il comparto delle Costruzioni, nonostante la secca riduzione dei bonus legati al mondo dell’edilizia, e quello delle attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione, sulla scia della ripresa del generale andamento del turismo. A fronte di questi risultati positivi, i settori più tradizionali continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese (Agricoltura, Commercio, Manifattura e Logistica). Oltre alle Costruzioni, che hanno fatto registrare un incremento ancora elevato (+96 unità il saldo totale dello stock rispetto al 2023, al netto delle cancellazioni d’ufficio), il cui trend risente positivamente della performance dell’Artigianato (+66 unità) ed è il settore che cresce di più, tra i comparti che nel 2024 hanno fatto registrare i risultati migliori in termini di stock, si annovera anche la filiera delle imprese turistiche, di cui Alloggio e ristorazione con +41 unità; si accompagna un vivace interesse per le attività ricreative e che favoriscono la crescita delle Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+26). In crescita, in ragione d’anno, anche il Credito (+42), le Consulenze professionali, tecniche e scientifiche (+34), il Noleggio, agenzie-viaggio e servizi di supporto (+31), Servizi ICT (+7) e le Altre attività dei servizi (+7). Sul versante opposto, nell’indotto dell’edilizia, andamento negativo per le Attività immobiliari (-13); anche i settori più tradizionali continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese. Nell’Agricoltura il bilancio di fine anno evidenzia una riduzione complessiva di 188 imprese in meno; il Commercio ha perso 84 unità, l’Industria manifatturiera -19 e la Logistica presenta una perdita di 7 imprese.
Quasi 70 le imprese artigiane in più. Aumentano le iniziative giovanili
Più dinamico il sistema delle imprese Artigiane; il contributo dell’artigianato al saldo generale è stato positivo e pari a +69 unità, come differenza tra 758 nuove imprese artigiane nate tra gennaio e dicembre e 689 che, nello stesso periodo, hanno cessato di operare. Il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane (+0,70%) segnala però un arretramento, di quasi cinque decimali (circa mezzo punto percentuale) rispetto allo stesso periodo del 2023 (quando era arrivato a +1,19%). La lettura dei dati dal punto di vista delle forme organizzative, conferma il rafforzamento strutturale del tessuto imprenditoriale ravennate, in atto ormai da anni, che appare rafforzato grazie alla significativa espansione delle imprese costituite in forma di società di capitali, cresciute del +2,9% rispetto al 2023 (+261 unità il saldo fra iscrizioni e cancellazioni, in miglioramento rispetto al +222 dell’anno prima). Questo progresso avviene a scapito delle altre forme organizzative, il cui numero si è complessivamente ridotto di oltre 310 unità (-137 le società di persone, -159 le imprese individuali, -18 le residuali “altre forme”).
Abbonati alla sezione di inchieste Dossier di RavennaToday
Crescono le imprese giovanili: il saldo netto annuale della movimentazione (cioè la differenza fra iscrizioni e cancellazioni volontarie) è ancora largamente positivo (+258; era +379 nel 2023); positivo anche il tasso di variazione relativo (+10,3% ed era +15,3% nel 2023) anche se in rallentamento, mentre era stato progressivamente in crescita fino al 2023. Per le imprese femminili, nel 2024, il saldo della movimentazione tra aperture e chiusure è invece negativo (-37, ed era positivo e pari a +34 nell’anno precedente); l’andamento del tasso annuale scende a -0,47%, dal +0,42 dell’anno prima. Per le imprese straniere la differenza tra aperture e chiusure, sempre positiva (+235 unità), risulta però lievemente inferiore rispetto al dato del 2023 (+281). Regredisce, seppure di poco, il tasso di crescita annuale (+5,1% contro il +5,5% del 2023).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link