E-commerce, le soluzioni Ue per una maggiore sostenibilità > ReteAmbiente

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


Milano, 11 febbraio 2025 – 10:21

Economia sostenibile / circolare / Esg (Attualità)

(Irene Manca)

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Parole chiave Parole chiave:

Economia sostenibile / circolare / Esg |

Mercato / Commercio |

Responsabilità estesa

La Commissione europea spinge per un commercio online più sostenibile e annuncia nuovi provvedimenti per espandere la responsabilità estesa del produttore (Epr) ad ulteriori categorie di beni.

 

Lo si apprende dalla Comunicazione del 5 febbraio 2025 con cui la Commissione fa il punto sulle soluzioni attualmente in atto a livello europeo per ridurre gli impatti ambientali derivanti dall‘utilizzo sempre più massiccio delle piattaforme di commercio elettronico per l’acquisto di beni (cd. e-commerce), spesso venduti a basso prezzo e provenienti da Paesi extra Ue.

 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Una delle soluzioni, si evince dal documento, è quella di spingere sui regimi “Epr” che prevedono la responsabilizzazione dei produttori dalla progettazione ecosostenibile dei beni alla loro gestione economica una volta a fine vita.

 

La Commissione fa sapere che sul punto è in previsione una nuova proposta legislativa sull’economia circolare (Circular economy act) con cui l’Ue provvederà ad allargare ad ulteriori categorie di beni la disciplina sulla responsabilità estesa del produttore. E sollecita l’approvazione della proposta di direttiva Ue sull’Epr per il settore tessile che dovrà applicarsi anche agli operatori dell’e-commerce.

 

Ricordiamo peraltro che l’Italia nel 2024 ha già provveduto ad introdurre norme ad hoc sull’Epr nel settore del commercio elettronico (articolo 178-quater, Dlgs 152/2006).

documenti di riferimento

Progettazione ecocompatibile dei prodotti, il complesso delle disposizioni eurounitarie e nazionali

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

In un’ottica di economia circolare, l’Unione europea ha fin dal 2009 adottato norme sulla progettazione sostenibile dei beni. Trattasi di norme che obbligano i produttori a fabbricare determinate categorie di oggetti secondo precisi standard di settore volti alla tutela dell’ambiente. E che obbligano anche gli altri soggetti della filiera, come i distributori, ad adempimenti connessi. Le norme europee hanno dapprima riguardato solo beni energivori, come gli elettrodomestici. Con il nuovo regolamento 2024/1781/Ue, vigente da luglio 2024, gli obblighi di ecodesign si applicano invece a tutte le categorie di prodotti per le quali l’Ue stabilisce delle specifiche tecniche di dettaglio. Nel Dossier, il quadro dell’evoluzione normativa in corso, l’esame dei relativi provvedimenti di settore, un focus sul regime transitorio. Aggiornato al nuovo regolamento europeo sulla commercializzazione dei prodotti da costruzione, che prevede specifiche regole di ecoprogettazione, in vigore dal 7 gennaio 2025

Responsabilità estesa del produttore (cd. “Epr”), il panorama normativo tra norme vigenti e provvedimenti attesi

I produttori di determinati prodotti, tra i quali gli imballaggi, gli oli, i prodotti elettronici, gli pneumatici, le pile, sono responsabili finanziariamente e organizzativamente della loro gestione a fine vita, cioè quando tali prodotti diventano rifiuti. Tale regime di obblighi si chiama “Responsabilità estesa del produttore” (Epr). Si presenta il quadro ragionato sulla responsabilità estesa del produttore (Epr) definita dal Dlgs 152/2006 con il check-point dei vari Epr scheme vigenti, aggiornato alle ultime novità della legge 166/2024 di conversione del decreto-legge 131/2024 che applica anche alla distribuzione di prodotti on line le regole sulla responsabilità estesa del produttore

Piattaforme online, le prime specifiche regole per ambiente e sicurezza sul lavoro

Le piattaforme online, intese come servizi digitali che ricevono, archiviano e rendono accessibili informazioni al pubblico, rappresentano un elemento fondamentale della trasformazione tecnologica in atto. Tuttavia, il loro impatto non si limita al mondo virtuale: il funzionamento e la gestione di tali piattaforme possono avere implicazioni rilevanti anche sul piano ambientale e sulla sicurezza dei lavoratori. Per questo motivo, sia l’Unione Europea che il Legislatore italiano hanno intrapreso azioni normative per minimizzare i rischi associati a tali aspetti. L’approfondimento offre il quadro normativo di riferimento, aggiornato alla direttiva Ue dell’ottobre 2024



Source link

Prestito personale

Delibera veloce

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link