Emanato l’Atto di indirizzo, le priorità del MIM in 10 punti

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Il Ministero dell’istruzione e del Merito ha emanato l’atto di indirizzo con il quale ha individuato gli indirizzi programmatici e le linee strategiche che orienteranno la sua azione nell’anno 2025 e nel triennio 2025-2027; atto di indirizzo le cui priorità costituiscono l’esplicitazione del programma di Governo in relazione alle aree di competenza del MIM, anche in coerenza con i documenti di programmazione economico-finanziaria e la programmazione di bilancio per il triennio 2025-2027.

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Le priorità politiche che ispireranno l’azione del Ministero per l’anno 2025 e per il triennio 2025- 2027, che riflettono in modo puntuale gli ambiti di intervento, nonché gli strumenti organizzativi e gestionali, sono indicate in dieci punti.

L’Atto di indirizzo, sviluppato in 24 pagine e comprensivo anche di alcuni interventi già a consuntivo, può sembrare un po’ ambizioso, ma cerca di individuare passaggi e priorità per realizzare un sistema d’istruzione e formazione più efficace.

Tuttavia, per la realizzazione di tanto obiettivo, avrà bisogno, comunque, di azioni amministrative efficienti per tempestività, chiarezza e funzionalità.

In sintesi, il decalogo degli ambiti di intervento.

1) Promuovere il miglioramento del Sistema nazionale di istruzione e formazione attraverso la valorizzazione del personale della scuola
2) Rispetto della persona e contrasto al bullismo
3) Valorizzare la filiera tecnologico-professionale e rafforzare il raccordo scuola-lavoro
4) Garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti il diritto allo studio, promuovere l’inclusione scolastica dei più fragili e l’integrazione degli studenti stranieri, contrastare la dispersione scolastica e i divari territoriali negli apprendimenti, favorire l’accesso precoce al sistema integrato 0-6
5) Sostenere le autonomie scolastiche e rafforzare il sistema nazionale di valutazione, anche ai fini dell’internazionalizzazione del sistema scolastico
6) Supportare il processo di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico
7) Potenziare l’offerta formativa nelle Istituzioni scolastiche del sistema educativo di istruzione e formazione in chiave di personalizzazione e aggiornare le Indicazioni Nazionali
8) Semplificare e innovare la Scuola
9) Rafforzare la capacità amministrativa, gestionale e comunicativa del Ministero e delle Istituzioni scolastiche
10) Attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Per quanto riguarda il Miglioramento del sistema di istruzione attraverso la valorizzazione del personale, l’atto di indirizzo elenca in particolare gli obiettivi del PNRR per il reclutamento del personale scolastico, mediante i numerosi concorsi in corso nel biennio 2024-25.

La specializzazione di docenti di sostegno attraverso la formazione affidata all’INDIRE e l’incremento in organico di diritto di posti di sostegno dovrebbe favorire la continuità didattica per gli alunni con disabilità e contribuire a stabilizzare il precariato nel settore.

Saranno incentivate le figure chiave dei docenti tutor e orientatori 

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Saranno previsti un incremento salariale e nuove risorse per il miglioramento dell’offerta formativa.

Per attuare il Rispetto della persona e il contrasto al bullismo, l’Atto prevede il rafforzamento delle misure contro il bullismo e il cyber bullismo e richiama, in proposito, quanto previsto dalla recente legge sulla valutazione del comportamento degli studenti (legge 1° ottobre 2024, n. 150), anche per prevenire il bullismo nella scuola.

È previsto anche un Progetto Educazione al rispetto e un tavolo tecnico per la prevenzione del bullismo.

Per il terzo punto del decalogo Valorizzare la filiera tecnologico-professionale e il raccordo scuola-lavoro, l’Atto prevede il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale con l’istituzione di Campus tecnologici e la riforma degli istituti tecnici e professionali, la creazione della Struttura tecnica di missione per promuovere il legame tra scuola e mondo del lavoro, nonché il supporto alla sperimentazione del Liceo Made in Italy.

Per Garantire il diritto allo studio e contrastare la dispersione scolastica, l’Atto prevede, a favore di alunni stranieri, il rafforzamento dell’insegnamento dell’italiano, e, nei confronti di alunni ritenuti fragili, l’attivazione di presidi psicologici.

Per il contrasto alla dispersione sono confermati i piani per la riduzione dei divari territoriali.

in riferimento alle risorse del PNRR è previsto l’incremento di asili nido.

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Per il Sostegno alle autonomie scolastiche e il rafforzamento del sistema di valutazione l’Atto prevede ulteriori controlli per il contrasto ai diplomifici e l’introduzione di test INVALSI sulle competenze digitali.

L’annoso problema della Riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico è affrontato prevedendo investimenti per la sicurezza e l’adeguamento antisismico, il potenziamento di mense e e palestre, con priorità alle regioni del Mezzogiorno, come previsto dal PNRR, nonché un piano triennale per scuole innovative e sicure.

Non poteva mancare nell’Atto di indirizzo un argomento di attualità come la Personalizzazione dell’offerta formativa e aggiornamento delle Indicazioni Nazionali. Sono previsti maggiori fondi per tutor e orientatori, il potenziamento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Ritorna la proposta di introdurre classi del metodo Montessori nella scuola secondaria di primo grado.

L’ottavo punto del decalogo, Semplificare e innovare la scuola, prevede la digitalizzazione della gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche, l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito scolastico nel rispetto delle normative sulla privacy.

Per il Rafforzamento della capacità amministrativa e comunicativa del MIM sono previsti la digitalizzazione del sistema di risposta agli utenti e la formazione per dirigenti tecnici e ispettivi per monitorare la qualità dell’insegnamento.

Infine, per l’Attuazione delle misure del PNRR viene confermato il contrasto alla dispersione scolastica e la riduzione dei divari territoriali, l’estensione del tempo pieno nelle scuole, la digitalizzazione della didattica e potenziamento delle infrastrutture scolastiche e il proseguimento del modello Scuola Futura Campus per la formazione digitale.

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