FIMAA * MERCATO IMMOBILIARE TRENTINO: RIGOTTI, «IL 2024 ANNO POSITIVO, INCREMENTO COMPRAVENDITE A +1,6%»

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16.36 – giovedì 13 febbraio 2025

Testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Fimaa presenta l’andamento del mercato immobiliare trentino. Crescita positiva per il 2024 e 2025 secondo le stime dell’associazione e dell’Agenzia delle Entrate e del collegio notarile.

Oggi FIMAA Trentino, rappresentata dal Presidente Severino Rigotti, ha illustrato i dati del mercato immobiliare provinciale relativi al quarto trimestre 2025. All’evento ha partecipato anche il rappresentante del Consiglio Notarile di Trento e Rovereto Silvia Mutschlechner offrendo una prospettiva sui dati notarili e sulle dinamiche di acquisto e vendita nella provincia.

Il 2024, secondo il Presidente di Fimaa Severino Rigotti – dal punto di vista delle compravendite immobiliari – è stato un anno positivo. Rispetto al 2023 si è riscontrato un incremento di compravendite dell’1,6 per cento. Questo deriva dal fatto che nel 2023 si registravano 4.630 compravendite effettuate sul territorio del Trentino mentre nel 2024 sono state 4.706.

Questo incremento è estremamente positivo perché, soprattutto nella seconda metà del 2023, di fronte a una richiesta importante di locazioni il mercato delle compravendite si era bloccato. Si era assistito ad un aumento dei tassi di interesse che rendeva difficoltoso per gli acquirenti, per esempio, ottenere il mutuo e quindi acquistare casa. Di conseguenza erano aumentate le richieste di locazione che non si riuscivano comunque a soddisfare stante la poca disponibilità di case in affitto.

Mettendoci nell’ottica delle prospettive per il 2025 nel mese di maggio sarà possibile fornire il trend delle vendite che si preannuncia positivo se partiamo dal semplice dato di crescita dell’1,6 per cento.
Se si mette a confronto il mese di ottobre 2024 con il mese di ottobre 2023 si registra il 15,5 per cento di compravendite in più, mentre nel raffronto tra il mese di novembre 2023 e novembre 2024 la percentuale addirittura fa registrare una diminuzione del 5,8 per cento. Il mese di dicembre 2024, raffrontato con il mese di dicembre 2023, porta ad una percentuale del -10 per cento. Questo ultimo dato tuttavia è falsato dal fatto che il mese di dicembre è il momento in cui tutti vorrebbero chiudere le compravendite: dal punto di vista della vendita reale si tratta di vendite maturate tempo prima.

Per il 2025 si prevede un incremento con la prospettiva di ritornare alla prevalenza delle vendite rispetto alla locazione che sta diventando proibitiva dal punto di vista economico; basti pensare che ci sono monolocali che vengono affittati a 800,00 €. Per capire come il mercato delle locazioni sia oneroso basti pensare che nel mese di gennaio 2025 c’erano a disposizione, per la città di Trento, solo 58 appartamenti contro una domanda di fatto incalcolabile.

Un dato positivo riferito alle vendite del 2024 è relativo al fatto che la quota di compravendita delle agenzie immobiliari è di oltre il 60% e questo fa ben sperare che gli acquirenti comprendano il valore effettivo del mediatore immobiliare che non deve essere più visto come un costo ma come un valore aggiunto, un supporto a 360 gradi nell’iter delle compravendite.

Si pensi, a titolo esemplificativo, alle valutazioni sulla conformità urbanistica di un immobile, la quale richiede l’attestato di prestazione energetica che ora è diventata fondamentale per effettuare una valutazione importante da riconnettersi soprattutto alla classificazione e quindi al risparmio energetico. Si tenga presente che dal 2030 tutti gli immobili dovranno essere costruiti ad emissione zero e ciò inciderà naturalmente sia sulla costruzione dei nuovi immobili che sulle compravendite che, inevitabilmente, subiranno un aumento; ciò non fermerà le vendite in quanto chi compra è cosciente che sta facendo un investimento su immobili di maggior valore.

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Chi offre sul mercato immobiliare i propri immobili dovrà fare i conti con l’esigenza di qualificarli nelle classi superiori, passando per esempio dalla classe G alla classe D.

Non ci dobbiamo però stupire che i costi degli immobili aumentino perché la richiesta da parte dell’acquirente aumenta rispetto ai requisiti dell’immobile stesso (caldaia nuova, cappotto, etc.). Gli aumenti sono stati anche indotti dalle guerre che hanno fatto aumentare i costi delle materie prime.
Va poi tenuto conto che con il Covid chi acquista non è più disposto ad andare in un immobile che non ha almeno uno spazio esterno, che non ha almeno un balcone, con la consapevolezza che ciò che accaduto potrebbe riaccadere e ciò ha portato al fenomeno della delocalizzazione nelle zone vicine a Trento sia per una ragione di costi ma anche per avere maggiori spazi.

Silvia Mutschlechner, in rappresentanza del Consiglio Notarile di Trento e Rovereto segnala che il 2024, grazie alla diminuzione dei tassi, si chiude con una percentuale positiva e soprattutto con un recupero rispetto al 2022 e al 2023.

Si spera quindi in una ripresa dei mutui in quanto il consumatore attende di capire dove si attesterà il tasso di interesse definito dalla Banca Centrale Europea. Mutschlechner, per le proiezioni del 2025, segnala che è ancora presto per comprendere quale andamento seguirà perché siamo solo a febbraio. Sicuramente si spera che la Banca Centrale Europea sia più decisa nel taglio dei tassi perché i mutui sono fondamentali per la tenuta e la ripresa del mercato.

Mutschlechner fa un affondo sull’aspetto demografico della nostra provincia che fa registrare un aumento della popolazione rispetto invece ad altre aree demografiche dell’Italia dove effettivamente c’è stata una leggera contrazione anche nei trasferimenti immobiliari. Va considerato che gli acquirenti, a fronte di un finanziamento interessante a livello di tasso, sono disposti ad investire anche somme notevoli nel mattone, perché è si tratta di un investimento che poi ritorna. La richiesta quindi è costante anche in prospettiva del fatto che i prezzi non caleranno.

Complessivamente il 2025 si preannuncia come positivo, caratterizzato da un consolidamento del mercato immobiliare, con una crescita moderata dei prezzi, una domanda sostenuta e un’attenzione crescente verso la sostenibilità e l’efficienza energetica.

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