Quanto costa vivere da single in Italia: confronto choc

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Un’analisi svela l’impatto economico della vita da single in Italia rispetto alla convivenza ed evidenzia costi più alti e minori risparmi nel tempo

Vivere da single in Italia costi e risparmi a confronto

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Negli ultimi anni sempre più italiani scelgono di vivere da soli, una tendenza in crescita che porta con sé un prezzo non indifferente. L’indipendenza, infatti, comporta spese più elevate rispetto alla vita di coppia, con una differenza economica che nel tempo può diventare significativa. Quali sono le voci di costo più pesanti e quanto incide realmente la vita da single sul bilancio personale?

Quanto costa vivere da soli in Italia

Secondo un’analisi di Moneyfarm, chi vive da solo spende mediamente 564 euro in più al mese rispetto a chi condivide le spese con un partner. Uno dei principali fattori che incidono sul bilancio dei single è la gestione delle spese domestiche: affitto, utenze e spese condominiali rappresentano una delle voci più onerose.

Chi vive da solo, infatti, deve sostenere interamente i costi di casa, mentre in coppia queste spese vengono divise. L’analisi di Moneyfarm mostra che il costo mensile medio per la casa si aggira intorno ai 949 euro per un single contro i 587 euro a testa per una coppia, con una differenza di 345 euro in più al mese.

Anche le spese alimentari sono più alte per chi vive da solo. Comprare porzioni ridotte fa aumentare il costo al chilo dei prodotti, incidendo sul bilancio personale. Chi vive solo spende in media 337 euro al mese per cibo e bevande, mentre chi condivide la spesa con un partner arriva a 266 euro a testa, con un divario di 71 euro mensili.

Non meno rilevanti sono le spese per il tempo libero e i viaggi. Uscire a cena, prenotare una vacanza o anche semplicemente andare al cinema ha un impatto economico maggiore per chi non può contare sulla condivisione dei costi. Le coppie spendono mediamente 71 euro al mese per ristoranti e hotel, mentre un single arriva a 100 euro, con una differenza del 41% in più.

Quanti sono i single in Italia

Nonostante i costi elevati, sempre più italiani scelgono di vivere da soli. Secondo i dati Istat, nel 2023 le famiglie composte da una sola persona rappresentavano il 34,4% del totale, con percentuali più alte nel Nord-Ovest e nel Centro Italia. A livello demografico, quasi la metà dei single (47%) ha più di 65 anni, mentre il 32% ha tra i 45 e i 64 anni e il restante 21% meno di 45 anni.

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Le ragioni di questa crescita sono molteplici. Da un lato, l’aumento dell’aspettativa di vita ha portato a un incremento del numero di vedovi e vedove, che oggi costituiscono circa il 35% delle persone sole. Dall’altro, cresce il numero di separati e divorziati che non si risposano, una categoria che comprende oltre 2 milioni di persone, in aumento rispetto agli anni precedenti.

Un aspetto interessante riguarda anche il divario di genere: tra gli under 45, gli uomini single sono il doppio rispetto alle donne (12% contro 6%). Tuttavia, con l’avanzare dell’età, questa tendenza si inverte: tra gli over 65, il numero di donne sole supera quello degli uomini, complice la maggiore longevità femminile.

Quanto costa vivere in coppia in Italia e il confronto con i single

Dal punto di vista finanziario, vivere in coppia rappresenta un’opportunità di risparmio significativa. Secondo i calcoli di Moneyfarm, in 25 anni una coppia può accumulare fino a 169.194 euro, una cifra che può arrivare a 240.000 euro se investita con criterio.

Il momento in cui si sceglie di andare a convivere incide notevolmente sul risparmio accumulato nel tempo. Chi inizia a condividere le spese a 25 anni, a 50 anni avrà risparmiato oltre 169.000 euro. Chi invece convive dai 35 anni, a 50 avrà messo da parte circa 101.500 euro, mentre chi inizia a 45 anni potrà risparmiare poco più di 33.800 euro.

Se poi si considera un piano di investimento dei 564 euro mensili risparmiati, le cifre diventano ancora più significative: un single che inizia a convivere a 25 anni potrebbe trovarsi a 50 anni con un capitale compreso tra 182.000 e 240.000 euro, a seconda del livello di rischio degli investimenti.

Su questo aspetto interviene anche Davide Cominardi, Investment Consultant Manager di Moneyfarm, che in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ sottolinea: “Quello che emerge dall’analisi è che la solitudine è una scelta che può avere conseguenze importanti anche dal punto di vista economico. La vita di coppia, al contrario, consente di ammortizzare diverse voci di spesa, con un risparmio che aumenta al crescere del periodo di vita insieme.

E che diventa particolarmente efficiente se accompagnato da un piano di investimenti. In un periodo segnato da incertezze globali come quelle degli ultimi anni, riuscire a mettere da parte dei risparmi è diventato un passo fondamentale per garantirsi una certa tranquillità personale di fronte agli imprevisti della vita”.

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