A Gaza le scuole non ci sono più. In 15 mesi le bombe hanno colpito oltre 1000 edifici

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Nei primi 7 giorni di gennaio 2025, l’esercito israeliano ha effettuato 5 attacchi su 5 diversi edifici educativi nella Striscia di Gaza. Gli attacchi hanno ucciso 3 bambini. I feriti almeno 10. Di attacchi come questo Israele ne ha fatti oltre 1000 a partire dal 7 ottobre 2023.

A 26 settembre 2024, le vittime del conflitto a Gaza accertate superato 650 civili tra studenti universitari e studenti delle scuole di grado minore. A questo numero si devono aggiungere più di 110 educatori. In questi mesi, abbiamo imparato che i numeri di Gaza non restituiscono la portata di divastazione che 15 mesi di bombardamenti continui hanno provocato. Sappiamo però grazie a diverse agenzie umanitarie che l’accesso a molte aree della Striscia è stato gravemente ostacolato, complicando ulteriormente le operazioni di monitoraggio.

A Gaza le scuole non ci sono più, si stima che 625.000 bambini in età scolare a Gaza avevano perso un anno intero di educazione scolastica, con circa 58.000 bambini che non sono riusciti ad iniziare la prima elementare nell’anno accademico 2024. L’educazione superiore è stata anch’essa gravemente danneggiata: entro maggio 2024 tutte e 12 gli edifici di istruzione superiore della Striscia erano stati distrutti o danneggiati, interrompendo l’accesso all’istruzione per circa 90.000 studenti universitari.

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Fonte immagine: Education Cluster report, dicembre 2024

Dal punto di vista psicologico, un rapporto dell’UNICEF di agosto ha stimato che quasi tutti i bambini di Gaza, oltre un milione, avessero urgente bisogno di supporto psicologico e psicosociale (MHPSS). In termini di bambini separati o non accompagnati, a febbraio 2024 erano circa 17.000, mentre 4.000 bambini risultano dispersi o sono stati sepolti sotto le macerie tra ottobre 2023 e giugno 2024. I numeri di bambini dispersi e rimasti sotto le macerie, con ogni probabilità sono più elevati a causa della continua violenza e delle difficoltà nella raccolta dei dati.

Queste informazioni evidenziano non solo il devastante impatto sulle vite umane, ma anche le sfide enormi per la ricostruzione e la ripresa delle funzioni educative e di supporto psicologico nella regione.

L’istruzione è un pilastro fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi società, ma in situazioni di conflitto, le scuole diventano spesso bersagli e vittime collaterali della guerra. Nella Striscia di Gaza, il sistema educativo ha subito danni catastrofici a causa delle ostilità in corso. Il rapporto della Education Cluster (EC) di dicembre 2024 fornisce un’analisi dettagliata sull’entità delle distruzioni alle infrastrutture scolastiche e sulle implicazioni per studenti e insegnanti. Attraverso l’uso di immagini satellitari e verifiche sul campo, il rapporto evidenzia l’impatto devastante degli attacchi sulle scuole e sottolinea la necessità di interventi urgenti per ripristinare l’accesso all’istruzione.

Dal 7 ottobre 2023, la popolazione di Gaza ha subito un’escalation di violenza senza precedenti, che ha avuto ripercussioni dirette sull’istruzione. Gli attacchi alle scuole non solo hanno distrutto edifici, ma hanno anche compromesso il benessere psicologico di studenti, insegnanti e comunità scolastiche. Per monitorare e documentare i danni, l’Education Cluster ha attivato un team di valutazione specializzato (Education Cluster Assessment Team – ECAT), che ha condotto analisi attraverso dati raccolti sul campo e immagini satellitari fornite da UNOSAT e Maxar.

Metodologia della valutazione dei danni 

Il rapporto si basa su un’approfondita analisi delle immagini satellitari, elaborate con tecniche avanzate di rilevamento dei cambiamenti tramite il software ArcGIS Pro. Questo processo include la differenziazione tra immagini pre-conflitto e post-conflitto per identificare le aree colpite e classificare il livello di danno. Le scuole sono state georeferenziate rispetto ai siti colpiti per fornire un quadro chiaro della gravità della distruzione.

Classificazione dei danni alle scuole Le scuole sono state classificate in cinque categorie basate sulla gravità dei danni:

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  1. Colpite direttamente: almeno un edificio scolastico è stato colpito direttamente, con danni strutturali gravi.
  2. Danneggiate: presenza di danni significativi entro un raggio di 30 metri dalla scuola.
  3. Probabilmente danneggiate: danni rilevati tra i 30 e i 70 metri dalla scuola, con possibile impatto strutturale moderato.
  4. Possibili danni: danni individuati tra i 70 e i 100 metri dalla scuola, con minori implicazioni sulla struttura.
  5. Sconosciuto: nessun danno rilevato entro un raggio di 100 metri.

L’analisi satellitare aggiornata al 1 dicembre 2024 ha identificato un livello allarmante di distruzione:

  • 396 scuole hanno subito un impatto diretto, rappresentando il 70,2% del totale delle scuole di Gaza.
  • 100 scuole sono state classificate come danneggiate, il 17,7% del totale.
  • 41 scuole sono probabilmente danneggiate, il 7,3%.
  • 11 scuole sono potenzialmente danneggiate, il 2%.
  • 16 scuole non hanno riportato danni evidenti.

Questi numeri evidenziano che il 95,2% delle scuole ha subito almeno un certo grado di distruzione. Inoltre, almeno 80 scuole sono state completamente distrutte, mentre 66 scuole hanno perso più della metà della loro struttura.

Impatto sulla popolazione scolastica Il conflitto ha avuto effetti devastanti sugli studenti e sul personale scolastico:

  • Oltre 12.800 studenti e 800 tra insegnanti e personale amministrativo sono stati uccisi.
  • Più di 19.110 studenti e 2.460 insegnanti sono rimasti feriti.
  • 625.000 bambini in età scolare non hanno avuto accesso all’istruzione per oltre un anno.
  • 90.000 studenti universitari sono stati privati dell’istruzione a causa della distruzione di tutte le 12 istituzioni di istruzione superiore.
  • 58.000 bambini non hanno potuto iniziare il primo anno scolastico nel 2024.

Secondo il Ministero dell’Istruzione e dell’Istruzione Superiore di Gaza, il conflitto ha lasciato l’85% delle scuole fuori servizio, causando un’interruzione dell’istruzione di due anni. Inoltre, l’esercito israeliano ha distrutto 1.166 istituti educativi, tra cui 927 scuole, università, asili e centri di apprendimento.

 Nonostante le difficoltà, alcuni segnali di speranza emergono con la graduale riapertura delle scuole. Il Ministero dell’Istruzione ha elaborato un piano di emergenza in collaborazione con organizzazioni locali e internazionali per garantire la ripresa dell’istruzione. Questo piano prevede:

  • L’avvio del 2024/2025 con misure straordinarie.
  • Sessioni speciali di esami per gli studenti delle scuole superiori.
  • Riabilitazione delle scuole danneggiate e creazione di scuole temporanee e tende educative.
  • Potenziare l’apprendimento online e l’istruzione domiciliare per recuperare il tempo accademico perso.
  • Fornire programmi di supporto psicologico intensivo per studenti e insegnanti.

 Il Ministero dell’Istruzione ha sollecitato le organizzazioni per i diritti umani a documentare i crimini contro studenti e istituzioni educative a Gaza. Inoltre, ha chiesto alla comunità internazionale di fornire supporto urgente per la ricostruzione delle scuole e il ripristino dell’accesso all’istruzione.

 Secondo l’Ufficio Governativo dei Media di Gaza, il danno economico subito dal settore educativo a causa del conflitto ammonta a oltre 2 miliardi di dollari.

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Questo scenario cristallizza un divario incolmabile tra quelle che erano prima le scuole di Gaza e quello che sono ora: polvere e rovine. L’anno scolastico 2024/2025 però, è ricomnciato in diversi campi profughi della striscia di Gaza. Quelle che prima erano le scuole di Gaza oggi sono le tende di Gaza.

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