Ascopiave annuncia più reti gas ed energie rinnovabili al 2028

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VENEZIA – Ascopiave vara il piano industriale al 2028 che prevede la cessione delle partecipazioni in EstEnergy ed Hera Comm (incasso previsto circa 290 milioni) per acquistare reti gas e nuovi impianti fotovoltaici. Il gruppo trevigiano annuncia anche i principali dati economici del bilancio preconsuntivo dell’anno scorso: i ricavi si attestano a 193 milioni, in crescita di 13 milioni (+ 6,8%), l’ebitda raggiunge i 96 milioni (da 94,5 milioni del 2023) mentre cala del 12,8% l’utile netto a 32 milioni (erano 36,7). Il capitale investito netto si attesta a 1.263 milioni, il patrimonio netto raggiunge quota 869 milioni (erano 838,4 nel 2023). La cedola per l’esercizio 2024 è di 15 centesimi, poi salirà di 1 cent l’anno fino al 2028.


L’IMPRESA

Nel nuovo piano strategico approvato ieri il gruppo trevigiano prevede il raggiungimento di un ebitda di 161 milioni (+ 66 milioni sul preconsuntivo 2024), un risultato netto al 2028 di 41 milioni (+ 9 milioni) e investimenti netti, per l’intero arco di piano 2025-2028, di 871 milioni. La Posizione finanziaria netta al 2028 è valutata in crescita a 690 milioni di euro contro i 394 milioni del preconsuntivo 2024. «Grazie alla recente acquisizione concordata con A2A – spiega il presidente e Ad di Ascopiave Nicola Cecconato – il nostro gruppo rafforzerà ulteriormente la propria posizione nel settore regolato della distribuzione gas, realizzando un significativo balzo dimensionale che la collocherà tra i primissimi operatori nazionali del mercato».

C’è anche la diversificazione. «Oggi dalle energie rinnovabili arriva circa il 20% del nostro fatturato. Vogliamo dare seguito ai progetti che abbiamo messo in campo in particolare la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici a Mogliano (in funzione entro fine anno) e a Paese, nel Trevigiano – osserva Cecconato -. Il secondo impianto, che dovrebbe entrare in funzione l’anno prossimo, verrà realizzato su un’area industriale dismessa e servirà a produrre idrogeno verde destinato ai mezzi di trasporto pubblico locale trevigiana Mom. Abbiamo già investito 20 milioni in questi due progetti e alla fine ne investiremo altri 51, mentre nell’eolico al Sud abbiamo impegnato quasi 40 milioni. Ma stiamo valutando anche lo sviluppo di produzione di biometano e di gas sintetico. Non abbiamo ancora individuato dei siti, sono ancora in fase di programmazione». E l’idroelettrico? «Oggi gestiamo 27 impianti tra Veneto, Lombardia e Piemonte: per il momento le gare sono partite solo in Lombardia e abbiamo partecipato a una di queste», risponde Cecconato.
Ma il cuore dell’attività resta la distribuzione di gas. «L’operazione che chiuderemo a fine giugno-inizio luglio con A2a, un investimento di 460 milioni, porterà la nostra rete gestita da 15mila a più di 20mila chilometri, da 876mila utenti a 1,361 milioni di utenti – afferma il presidente di Ascopiave -. E poi ci saranno tutti gli investimenti correlati con al distribuzione del gas, nuovi allacci, pose di tratti di rete».

Nel frattempo avete stretto un’alleanza con Asgm- Aim, la multiutility di Verona e Vicenza. «È un tavolo di lavoro dove stiamo studiando la possibilità di andare a siglare degli accordi per investimenti in comune su distribuzione ed energie rinnovabili – evidenzia Cecconato – . Se dovesse cambiare qualcosa sul panorama della distribuzione elettrica, la proroga per vent’anni delle concessioni non è infatti ancora operativa, siamo pronti a partecipare anche alle gare».

MISURATORI ELETTRONICI

Nel quadriennio 2025-2028 il gruppo prevede di realizzare investimenti per un ammontare complessivo pari a 871 milioni. Saranno in parte finanziati attraverso la cessione delle partecipazioni in EstEnergy ed Hera Comm. «Tra giugno e luglio 2025 eserciteremo l’opzione di vendita sul 25% di EstEnergy, 238 milioni da incassare, mentre il 3% di Hera Comm verrà ceduto nel 2026 e vale circa 53 milioni», ricorda Cecconato. Per l’efficienza si punta su digitale e anche IA. Prevista la posa di circa 255.300 misuratori elettronici e altre infrastrutture di misura, per un investimento totale di circa 43 milioni. I ricavi sono previsti crescere da 193 a 309 milioni nel 2028.
 





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