Il Passaporto Turistico dell’Appennino Modenese

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Il Passaporto Turistico dell’Appennino Modenese è un’iniziativa nata nel 2022 che promuove il turismo naturalistico e sostenibile nella zona montana della provincia di Modena.
Ad oggi sono 24 i luoghi inclusi nel Passaporto: una selezione che offre ai visitatori l’opportunità di esplorare l’Appennino modenese in tutta la sua bellezza e varietà.

Il Passaporto Turistico può essere ritirato a partire da marzo 2025 al costo di 2€, presso gli uffici turistici di Sestola, Fanano e degli altri comuni dell’Appennino Modenese, oltre che presso gli uffici IAT-R Modena in Piazza Grande, IAT-R Terra di Motori presso il Museo Ferrari di Maranello e IAT Terre di Castelli a Castelvetro di Modena.

Al suo interno sono elencate le 24 località aderenti: i visitatori possono quindi raccogliere i timbri, originali e diversi per ciascuna località, presso le attività convenzionate indicate nel Passaporto.
Una volta collezionati 8, 16 e infine 24 timbri, i visitatori possono passare a ritirare presso gli uffici turistici di riferimento tre gadget di “In Appennino Modenese” per portare a casa con sé un ricordo indelebile dell’esperienza vissuta.

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Il progetto, nato da un’idea dei Comuni di Sestola e Fanano, si è sviluppato grazie alla collaborazione con gli altri comuni del territorio e con la Provincia di Modena nell’ambito delle attività di Promo-Commercializzazione del Territorio Turistico Bologna-Modena. Questa sinergia ha permesso di arricchire l’esperienza offerta ai turisti, combinando promozione territoriale e sostenibilità ambientale per incentivare la scoperta di luoghi autentici e suggestivi.


Scopri le località del Passaporto dell’Appennino Modenese

1. Lago Scaffaiolo (Fanano)

Un sentiero di 2h 30 con partenza da località Capanna Tassoni porta al Lago Scaffaiolo, il lago più alto dell’Emilia-Romagna, al confine con le province di Bologna e Pistoia. Qui si trova il Rifugio Duca Degli Abruzzi pronto ad accogliere e rifocillare i camminatori.

2. Croce Arcana (Fanano)

Attraverso la Via Romea Nonantolana, si raggiunge questo Passo che offre una vista mozzafiato su Emilia-Romagna e Toscana. Nei giorni più limpidi si possono scorgere persino il mar Tirreno e l’arcipelago toscano: un panorama unico.

3. Cascate del Doccione (Fanano)

Tutti possono godere della maestosità delle Cascate del Doccione, grazie un comodo sentiero adatto anche a persone con disabilità. Da lì si può proseguire in salita verso il Rifugio I Taburri, avvolto nel silenzio delle montagne, con vista sul crinale. Da non perdere a giugno l’ascesa verso il Monte Libro Aperto per la fioritura dei rododendri: un vero spettacolo per gli occhi!

4. Cimoncino (Fanano)

Stazione sciistica d’inverno, meta per camminatori e amanti delle MTB nelle altre stagioni, il Cimoncino è anche una vista panoramica sul “fratello maggiore”: il Monte Cimone. Da qui partono diverse camminate interessanti, tra cui quelle che conducono al Lago della Ninfa, al Passo Serre, al Lago del Terzo e al borgo abbandonato del Berceto.

5. Lago della Ninfa (Sestola)

Una meta in grado di attrarre turisti in tutte le stagioni grazie alla bellezza del lago e di ciò che lo circonda. Le sfumature di abeti, larici e faggi regalano colori sempre sorprendenti. Perfetto per le famiglie e per gli amanti della montagna.

6. Pian del Falco (Sestola)

Il grazioso villaggio in stile alpino, dove ha cominciato a svilupparsi il turismo legato allo sci, è oggi patria del downhill ma anche meta per tanti camminatori. Si può raggiungere in macchina, in seggiovia oppure a piedi con uno dei tanti sentieri che partono da Sestola e attraversano le pinete.

7. Passo del Lupo (Sestola)

Punto di partenza per il Comprensorio sciistico del Monte Cimone e anche per i camminatori in estate, si trova a pochi passi dal Lago della Ninfa e nei pressi del meraviglioso Giardino Botanico Esperia, un piccolo gioiello per gli appassionati della natura.

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8. Pian Cavallaro (Sestola)

La località più in alto del Passaporto, a 1880 metri s.l.m., offre una vista mozzafiato sulla valle.

9. Monte Cervarola (Montecreto)

Non sempre le vette più alte sono quelle più spettacolari: i panorama che si può apprezzare dalla vetta del Monte Cervarola è unico. Il luogo ideale per ammirare albe, tramonti e per godere momenti di pace.

10. Le Polle (Riolunato)

Stazione sciistica e punto di partenza per tante escursioni verso le vette del Cimone. Un angolo incantevole dove il tempo scorre lento tra il bosco e il piccolo lago artificiale.

11. Passo Cento Croci (Riolunato)

Il Passo delle Cento Croci è situato lungo la Via Vandelli, il cammino che da Modena porta fino a Massa Carrara. La vista che si apre sul Monte Cimone non appena si supera il passo vi lascerà senza parole.

12. Lago Santo (Pievepelago)

Uno specchio d’acqua a 1500 metri da cui partono sentieri che conducono alle vette più vicine. Oltre al Monte Giovo e al Monte Rondinaio è possibile percorrere anche il tour dei laghi ammirando la bellezza incontaminata del Lago Baccio e del Lago Turchino.

13. Sant’Annapelago (Pievepelago)

Da questa frazione di Pievepelago parte il “Sentiero delle Cascate”, un anello adatto a tutti, prevalentemente all’ombra, dove si possono incontrare diversi salti d’acqua molto suggestivi.

14. Capanne Celtiche (Fiumalbo)

Un antico insediamento celtico immerso nei boschi di faggi, caratterizzato da capanne in pietra con tetto a lastre di arenaria, testimonianza di un passato affascinante.

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15. San Pellegrino in Alpe (Frassinoro)

Al confine tra l’Appennino Modenese e la Garfagnana (Toscana), San Pellegrino in Alpe è un luogo pieno di spiritualità e di storia. Meta apprezzata dai ciclisti su strada e traguardo del Giro d’Italia, è anche punto d’arrivo iconico per molti motociclisti attraverso il Passo delle Radici.

16. Parco Monte Santa Giulia (Palagano)

Il Parco si estende su una superficie di 28 ettari. All’ingresso è situato il Memorial Santa Giulia, un imponente complesso scultoreo, composto da quattordici grandi monoliti in pietra, opera di artisti di diverse nazionalità, simboleggiante la pace, la libertà e la fratellanza. Il perimetro del Parco offre un bellissimo panorama sulle vette che contornano l’Appennino.

17. Piane di Mocogno (Lama Mocogno)

Sci di fondo e non solo in questa bella località che si è saputa rinnovare negli anni sia d’inverno che d’estate, anche grazie a trekking, mountain bike e al parco avventure, meta preferita dai più piccoli.

18. Ponte d’Ercole (Polinago)

Un luogo facilmente raggiungibile, conosciuto anche come Ponte del Diavolo, per cui l’aggettivo magico non è sprecato. Un monolite di oltre 30 metri, creato dall’erosione dell’acqua per secoli, ha dato vita a una delle leggende più affascinanti e mistiche dell’Appennino modenese.

19. Riserva Orientata Naturale di Sassoguidano (Pavullo nel Frignano)

Situata poco al di fuori del centro abitato di Pavullo, la Riserva è di grande interesse non solo per l’ambiente naturale ma anche per gli elementi storici come antiche torri e mulini ad acqua. Tre itinerari tematici attraversano l’area.

20. Cascate del Bucamante (Serramazzoni)

Il nome delle cascate deriva dall’incontro amoroso tra due amanti: un pastore e un’aristocratica, che la leggenda racconta si siano gettati nelle acque per rendere eterno il loro amore.

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21. Parco dei Sassi di Roccamalatina (Guiglia/Marano sul Panaro/Zocca)

Un’area protetta ricca di flora e fauna, con antichissime guglie di arenaria che spiccano sul paesaggio e svettano sulla valle del fiume Panaro. Qui si possono percorrere cento chilometri di sentieri tra boschi, castagneti e borghi antichi.

22. Monte Terminale e Linea Gotica (Montese)

Il Monte rappresenta una vivida testimonianza della storia più cruda e recente del nostro Appennino. Fortificato dai soldati tedeschi a partire dall’estate 1944, fu poi conquistato il 3 marzo 1945, dopo un furioso combattimento, dagli uomini della 10ma Divisione da montagna americana. In vetta troverete alcune trincee recuperate e un piccolo oratorio.

23. Sassomorello (Prignano)

Un borgo arroccato su un suggestivo sperone roccioso di granito scuro (ofiolite) da cui il toponimo e con una splendida vista sull’Appennino che lo circonda.

24. Le Ofioliti del Monte Calvario e Poggio Medola (Montefiorino)

Un percorso didattico volto alla scoperta del sito geologico e delle ofioliti che caratterizzano la zona. Una zona protetta con diversi habitat da tutelare e da conoscere a fondo.





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