È in corso a Potenza il XII congresso regionale della Fim Cisl. Riuniti al Park Hotel 80 delegati in rappresentanza di 2.650 iscritti alla federazione che saranno chiamati ad eleggere gli organi dirigenti del sindacato per il prossimo quadriennio. Aprendo i lavori, il segretario generale Gerardo Evangelista ha tracciato un bilancio del lavoro svolto in questi anni evidenziando le molte criticità che sta attraversando il comparto metalmeccanico lucano, a partire dalla crisi del polo automotive di Melfi. «Crisi geopolitiche, transizione ecologica, digitalizzazione e trasformazioni industriali stanno ridefinendo il mondo del lavoro e, in particolare, il settore metalmeccanico, alle prese con un vero e proprio salto di paradigma: dall’economia basata sulle fonti fossili all’economia fondata sulle terre rare. La nostra regione, con la presenza di un polo strategico come Stellantis a San Nicola di Melfi, è al centro di queste trasformazioni. Dunque, oggi più che mai, serve un sindacato forte, innovativo e partecipativo, capace di affrontare le sfide del futuro e garantire ai lavoratori diritti, tutele e nuove opportunità». Evangelista ha rimarcato che «la transizione ecologica è la sfida del nostro tempo, un processo inevitabile e necessario per ridurre le emissioni di CO₂, contrastare il cambiamento climatico e costruire un modello di sviluppo più sostenibile. Tuttavia, questa transizione non può avvenire sulle spalle dei lavoratori, con la perdita di posti di lavoro o con la chiusura di stabilimenti strategici. La crisi del settore automotive necessita di risposte incisive anche a livello europeo. Proprio per questo lo scorso 5 febbraio siamo stati a Bruxelles per partecipare alla manifestazione dei metalmeccanici del settore automotive organizzata da IndustriAll Europe. Con la stessa determinazione e attenzione, vogliamo lavorare per difendere l’occupazione nelle numerose aziende metalmeccaniche della Basilicata e per dotare le aree industriali della regione di una governance capace di attrarre nuovi investimenti produttivi e attivare nuove opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani diplomati e laureati».
“La partecipazione è cambiamento, così abbiamo titolato il nostro slogan congressuale, è con questo spirito che i metalmeccanici stanno partecipando numerosi alle iniziative di sciopero per conquistare il loro contratto”. Così il Segretario generale della FIM Ferdinando Uliano intervenendo al Congresso della dei metalmeccanici CISL della Basilicata.
Le associazioni imprenditoriali devono sapere che i metalmeccanici sono determinati a rinnovare il proprio contratto sia nelle parti salariali che in quelle normative.
Sul Contratto Federmeccanica e Assistal stanno avendo una posizione durissima di fatto hanno abbandonato il tavolo negoziale e non intendono riaprire la trattativa, per questo abbiamo dichiarato ulteriori 8 ore di sciopero e il blocco di tutte le flessibilità e degli straordinari.
Il Segretario FIM poi rispetto alla più grande realtà metalmeccanica della regione il sito Stellantis di Melfi dice: “siamo nella fase di partenza di un nuovo piano che auspichiamo determini volumi sufficienti a riportare al lavoro tutti i lavoratori oggi in cassa integrazione. Rimane però da risolvere il problema enorme legato all’indotto e alla componentistica auto legato alla produzione delle motorizzazioni endotermiche e su cui specie qui in Basilicata abbiamo chiesto a Stellantis di assumersi una responsabilità forte e diretta. Il prossimo 11 marzo incontreremo il Governo per fare il punto sulle nuove produzioni previste a Melfi e agli impegni presi per gli altri stabilimenti. È importante fare presto nella produzione dei sette nuovi veicoli di Melfi e fare in modo che anche il primo modello in partenza in questi primi mesi dell’anno sia motorizzato anche in versione ibrida, perché non possiamo permetterci di perdere il consumatore che in questa fase è orientato più sui modelli ibridi che su quelli elettrici. E non possiamo trovarci nella situazione assurda di aver fatto un investimento importante su Melfi e di non avere la possibilità di crescere con nuovi prodotti e occupazione”.
Il Segretario FIM ricorda anche la grande manifestazione fatta il 5 febbraio scorso a Bruxelles – “ci aspettiamo dice una inversione di rotta bisogna rivedere il sistema delle multe sul settore auto che metterebbe definitivamente ko il settore. Servono come abbiamo detto ai parlamentari europei interventi concreti di politica industriale per rilanciare il settore a cominciare dall’abbattimento del costo dell’energia, potenziare gli investimenti, investire in formazione e ricerca.
“Uliano ha poi parlato della situazione internazionale – “ i nuovi scenari geopolitici dalla guerra in Ucraina a quella in Medio Oriente, ma anche la situazione del Nord Africa e del Sud America ci impongono una riflessione seria rispetto al ruolo dell’Europa, mettendo da parte anacronistici sovranismi e impostazioni liberiste. Non possiamo – dice- permetterci di mettere a rischio la nostra condizione sociale e democratica, per farlo dobbiamo prima di tutto difendere il lavoro e l’industria.
Davanti alla guerra dei dazi che la nuova presidenza degli USA ha inaugurato – dice Uliano – dobbiamo evitare che succeda quanto accaduto durante il covid bisogna investire sulle produzioni industriali strategiche – il documento Draghi- è un buon punto di partenza.
Sulla siderurgia ad esempio, pensando all’ex-Ilva- se riteniamo sia strategica lo Stato deve avere un ruolo dentro la governance e l’assetto societario.
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