Il 2024 registra una crescita delle start-up innovative in Italia, che raggiungono quota 11.565. Lombardia, Campania e Lazio guidano la classifica regionale, mentre il settore più rappresentato è la produzione di software. Tuttavia, restano criticità legate alla digitalizzazione: il 43,9% delle start-up ha un livello di digital attitude medio-basso, segno che c’è ancora strada da fare nell’adozione di strumenti digitali avanzati. L’Osservatorio Cribis evidenzia i principali trend del settore.
Un ecosistema in crescita
Alla fine del 2024 l’Italia conta 11.565 start-up innovative, segno che nel nostro paese si continua a fare impresa e soprattutto ad innovare. Le start-up innovative a conduzione femminile o a partecipazione femminile sono 1.624, mentre le imprese la cui media delle età dei soci e degli amministratori è inferiore a 35 anni sono 3.695. L’area con la concentrazione maggiore di realtà innovative è il Nord-Ovest (35,1%), seguito da Sud Italia e isole (27,7%), Centro (20%) e Nord-Est (17%). L’osservatorio fotografa una situazione molto simile rispetto a quella dello scorso anno in termini di distribuzione geografica. La regione italiana che presenta il maggior numero di start-up innovative è la Lombardia con una percentuale parti al 27,5%, seguita dalla Campania (12%) e dal Lazio (11,6%).
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L’attività prevalente svolta dalle realtà innovative italiane è la produzione di software non connessi all’edizione (35,2%). Da segnalare anche la percentuale delle imprese che si occupano di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali – ad esclusione delle biotecnologie – e dell’ingegneria (11%), dei portali web (5,6%) e di quelle che svolgono consulenze nel settore delle tecnologie dell’informatica (4,6%).
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Nel 2024, il 43,9% delle start-up innovative in Italia presenta un livello di digital attitude medio-basso, indicando che queste imprese investono poco o nulla in digital marketing, digital transformation e nell’utilizzo di Internet come canale per il business. Il 19% delle start-up ha un livello medio di Digital Attitude, mentre quello del 18% è basso. Questi dati evidenziano come gli investimenti in strumenti digitali rappresentino un’opportunità ancora da sfruttare.
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L’innovation score, che valuta il livello di innovazione delle imprese, mostra che per il 32,4% del campione il punteggio è medio. Il 29% si colloca su un livello medio-alto, mentre il 21,6% presenta un livello medio-basso. Le start-up devono ancora compiere significativi progressi in aree cruciali, come la crescita della produttività e dell’autonomia patrimoniale, la presenza di brevetti innovativi, l’orientamento alla ricerca e sviluppo (R&d) e il grado di internazionalizzazione.
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