Il principio di invarianza delle offerte, disciplinato dall’articolo 108, comma 12, del D.Lgs. 36/2023, costituisce una pietra miliare nel sistema degli appalti pubblici.
Esso stabilisce che, dal momento dell’aggiudicazione, ogni variazione relativa alle offerte, inclusi i calcoli delle medie e delle soglie di anomalia, non può influire sull’esito della gara. Tale principio, confermato dalla recente sentenza del TAR Campania, sez. I (n. 2/2025), si pone come corollario dei principi di fiducia e di risultato, garantendo la stabilità degli esiti procedurali e la tutela degli interessi delle parti coinvolte.
Questo articolo esamina il quadro normativo, le implicazioni giurisprudenziali e le ricadute operative del principio di invarianza, offrendo un’analisi approfondita per le stazioni appaltanti e gli operatori economici.
Quadro Normativo di Riferimento
Articolo 108, comma 12, del D.Lgs. 36/2023
La norma prevede che:
“Ogni variazione che intervenga successivamente al provvedimento di aggiudicazione, anche in conseguenza di una pronuncia giurisdizionale, non è rilevante ai fini del calcolo delle medie e delle soglie di anomalia, né per l’individuazione della graduatoria definitiva.”
Questa disposizione introduce una deroga al meccanismo della regressione procedimentale, cristallizzando le medie e i punteggi calcolati al momento dell’aggiudicazione.
Principi Correlati
- Principio di Fiducia:
- L’invarianza delle medie si fonda sulla presunzione di legittimità dell’operato dell’amministrazione e degli operatori economici.
- Principio di Risultato:
- Garantisce la tempestiva conclusione della procedura e l’affidamento del contratto al miglior rapporto qualità-prezzo.
Giurisprudenza Rilevante
TAR Campania, Sez. I, Sentenza n. 2/2025
Nel caso in esame, il giudice ha confermato che l’esclusione di un concorrente per incongruità dell’offerta non comporta la ricalibrazione delle medie e dei punteggi attribuiti, qualora il provvedimento di aggiudicazione sia già stato adottato. Secondo il TAR:
- L’eventuale esclusione di un concorrente dopo l’aggiudicazione non può incidere sulla graduatoria definitiva, in quanto ciò comprometterebbe la stabilità e la continuità della gara.
- Il principio di invarianza è funzionale a evitare arretramenti procedimentali che potrebbero allungare ingiustificatamente i tempi di affidamento.
Consiglio di Stato, Sez. V, Sentenza n. 683/2021
La sentenza sottolinea che il principio di invarianza mira a:
- Garantire la continuità della gara e la stabilità dei suoi esiti;
- Impedire controversie strumentali da parte di concorrenti non utilmente collocati in graduatoria;
- Tutelare l’affidamento maturato medio tempore dai partecipanti alla gara.
Applicazioni Operative
Per le Stazioni Appaltanti
- Redazione dei Bandi:
- Prevedere clausole che esplicitino chiaramente l’applicazione del principio di invarianza, soprattutto in relazione al calcolo delle medie e delle soglie di anomalia.
- Gestione dei Procedimenti:
- Garantire la corretta determinazione delle medie e dei punteggi prima dell’aggiudicazione, per evitare contenziosi successivi.
- Autotutela Limitata:
- Utilizzare i poteri di autotutela solo per correggere errori materiali o per sanare evidenti vizi di legittimità, senza incidere sulla stabilità della graduatoria.
Per gli Operatori Economici
- Partecipazione Consapevole:
- Assicurarsi che l’offerta sia conforme ai requisiti della lex specialis e che gli eventuali rilievi siano sollevati prima dell’aggiudicazione.
- Tutela Giurisdizionale:
- Contestare il calcolo delle medie o delle soglie anomale entro i termini previsti, evitando ricorsi tardivi che potrebbero essere dichiarati inammissibili per difetto di interesse.
Criticità e Prospettive Future
Sebbene il principio di invarianza offra vantaggi in termini di stabilità e tempestività, esso solleva alcune criticità:
- Compatibilità con il Principio di Effettività della Tutela Giurisdizionale:
- La norma non preclude la contestazione dei criteri di calcolo delle medie, ma limita l’efficacia delle pronunce giurisdizionali successive all’aggiudicazione.
- Equilibrio tra Stabilità e Giustizia:
- Bilanciare la necessità di garantire la stabilità procedurale con il diritto dei concorrenti a una tutela effettiva.
Conclusioni
Il principio di invarianza delle offerte rappresenta un elemento cardine nel sistema degli appalti pubblici, promuovendo la stabilità e la tempestività delle procedure. Tuttavia, la sua applicazione richiede un equilibrio attento tra le esigenze di continuità amministrativa e i diritti degli operatori economici. Le stazioni appaltanti devono adottare misure preventive per minimizzare le criticità, mentre i partecipanti alle gare devono agire con diligenza e tempestività per tutelare i propri interessi.
Fonte: articolo di Luca Leccisotti (Dirigente amministrativo SSN ed esperto in Appalti)
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