Il primo ministro israeliano Netanyahu sta pianificando di rimuovere nel prossimo futuro dal suo incarico Ronen Bar: lo riporta il media locale Kan.
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Riparte il negoziato sulla tregua in Medio Oriente. Il segretario di Stato americano Rubio e Netanyahu hanno dichiarato che Trump e il premier israeliano hanno \”una strategia comune\” su Gaza e che \”si apriranno le porte dell’inferno se tutti gli ostaggi\” non saranno liberati da Hamas. Anche l’Iran nel mirino: gli ayatollah non avranno le armi nucleari, assicurano Washington e Tel Aviv.
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Le autorità libanesi hanno affermato di aver esteso a tempo indeterminato la sospensione dei voli in entrata e in uscita verso l’Iran, dopo aver inizialmente impedito agli aerei iraniani di atterrare a Beirut fino al 18 febbraio. Le autorità hanno deciso di \”incaricare il ministro dei lavori pubblici e dei trasporti di estendere il periodo di sospensione dei voli da e per l’Iran\”, ha detto ai giornalisti la portavoce della presidenza libanese Najat Charafeddine, senza specificare quando i voli sarebbero ripresi.
“,”postId”:”1b591d7a-baf2-4bed-aebe-3377dcd052d1″},{“timestamp”:”2025-02-17T14:56:49.808Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T15:56:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf resterà in Libano ‘in 5 punti strategici'”,”content”:”
Secondo il Times of Israel, gli Stati Uniti hanno autorizzato le Idf a rimanere in cinque punti strategici che non si trovano in aree edificate del Libano: una collina vicino a Labbouneh davanti alla città di confine israeliana di Shlomi, la cima di Jabal Blat davanti a Zar’it, una collina davanti ad Avivim e Malkia, una collina davanti a Margaliot, e una collina davanti a Metula.
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Le Idf hanno anche aumentato le loro difese sul lato israeliano del confine, con diverse nuove postazioni dell’esercito, una di fronte a ogni comunità israeliana, un rafforzamento della sorveglianza con più telecamere, radar e sensori ed il triplo del numero di truppe rispetto a prima della guerra.
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\”Data la situazione attuale, lasceremo temporaneamente un piccolo numero di truppe dispiegate in cinque punti strategici lungo il confine libanese, in modo da poter continuare a difendere il nostro popolo e in un modo che garantisca che non vi sia alcuna minaccia immediata\”, ha detto ai giornalisti il portavoce dell’esercito, tenente colonnello Nadav Shoshani.
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Il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha dichiarato che oggi chiederà, durante la riunione del governo, che si voti sull’attuazione del piano di conquista di Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, insistendo sul fatto che anche Israele deve unirsi alla richiesta del presidente Usa a Hamas di restituire immediatamente tutti gli ostaggi. Per il ministro esponente dell’ultradestra, Israele deve annettere la Striscia di Gaza settentrionale, il Corridoio di Filadelfia a sud e altre aree strategicamente importanti nell’enclave. Lo riporta il Times of Israel.
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L’ex ministro per la Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir, ha detto al premier Benjamin Netanyahu di essere pronto a tornare a far parte del governo se verranno interrotti gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem Post.
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\”Ti dico, se tornate in guerra, se fermate gli aiuti umanitari, il carburante, l’elettricità, in modo che non entri una briciola a Gaza finché non sarà tornato l’ultimo dei nostri ostaggi, se fate questo, non solo noi torneremo al governo, ma l’intero popolo israeliano e la destra politica ti sosterranno!\”, ha detto il leader di Otzma Yehudit in un incontro con Netanyahu.
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Il prefetto del Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, cardinale Michael Czerny, si recherà in visita pastorale in Libano dal 19 al 23 febbraio 2025. Czerny ha accettato l’invito a partecipare alla fine dell’Assemblea plenaria dei patriarchi e vescovi cattolici del Libano (Apecl), che si svolge dal 17 al 20 febbraio. Tra le attività previste nel programma della sua visita – si legge sul sito del Dicastero -, il prefetto pregherà nel Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa, si recherà alle tombe di San Charbel ad Annaya e del padre gesuita Peter-Hans Kolvenbach a Jamhour. Il card. Czerny, egli stesso gesuita, sosterà in preghiera al porto di Beirut in ricordo della drammatica esplosione del 4 agosto 2020 che ha provocato numerosi morti e feriti. In quell’occasione papa Francesco aveva esortato: \”Preghiamo per le vittime e per i loro familiari; e preghiamo per il Libano, perché, con l’impegno di tutte le sue componenti sociali, politiche e religiose, possa affrontare questo momento così tragico e doloroso e, con l’aiuto della comunità internazionale, superare la grave crisi che sta attraversando\”. Inoltre, nel 2024 il Pontefice aveva ricevuto in Vaticano i familiari delle vittime della tragedia. Durante l’intensa missione in Libano, il prefetto per lo Sviluppo umano integtrale avrà un colloquio con 30 organizzazioni cattoliche. Incontrerà anche i giovani che partecipano alla formazione alla pace della Leadership Academy for Peace (Lap) e all’educazione alla cittadinanza attiva della Christian Leadership Formation (Clef). Sono previsti anche incontri interreligiosi. Tra questi, visiterà a Tripoli il Mufti di Dar Al Fatwa, in quanto la collaborazione con la Chiesa locale è reciproca. Inoltre, visiterà la scuola Saydet al Hara e il progetto Forsa realizzato in collaborazione con Oum el Nour (Oen) e Al Manhaj, area conosciuta anche come \”favelas del Mediterraneo\”. Infine, il cardinale incontrerà alcuni migranti, sfollati interni e rifugiati assistiti dalla Caritas e dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs).
“,”postId”:”3d6982b1-c807-4200-99ec-55cc96457b59″},{“timestamp”:”2025-02-17T14:22:17.961Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T15:22:17+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf resterà in Libano ‘in 5 punti strategici'”,”content”:”
I soldati israeliani rimarranno in Libano in \”cinque punti strategici che controllano le comunità nel sud del Paese e le nostre comunità al confine\”. Lo ha affermato un funzionario israeliano. ”Allo stesso tempo – promette il funzionario – Israele continuerà a far rispettare il cessate il fuoco in Libano, come è stato chiaramente dimostrato finora, anche oggi”. In base all’accordo tra Hamas e Israele, l’Idf avrebbe dovuto ritirarsi dal Libano domani 18 febbraio.
“,”postId”:”81bc0a69-9966-4285-89e7-9d4ac7dc7d67″},{“timestamp”:”2025-02-17T13:40:02.513Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T14:40:02+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Israele rimarrà in 5 punti strategici in Libano\””,”content”:”
Israele rimarrà in Libano in \”cinque punti strategici che controllano le comunità nel Libano meridionale e le nostre comunità al confine\”: lo afferma un funzionario israeliano, confermando i precedenti rapporti riguardanti il ;;ritiro israeliano pianificato per domani. Lo riporta il Times of Israel. \”Allo stesso tempo – promette il funzionario – Israele continuerà a far rispettare con vigore il cessate il fuoco in Libano, come è stato chiaramente dimostrato finora, anche oggi\”. Un attacco delle Idf contro un’auto a Sidone ha ucciso oggi una persone che secondo Israele è un comandante di Hamas.
“,”postId”:”0c425d9f-decd-4ae1-9d77-bf3815d8fa4e”},{“timestamp”:”2025-02-17T13:02:02.883Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T14:02:02+0100″,”video”:{“videoId”:”988727″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/striscia-gaza-jabalia-immagini-drone-video-988727″},”altBackground”:true,”title”:”Striscia di Gaza, Jabalia rasa al suolo: le immagini dal drone. VIDEO”,”postId”:”5b4f2ec1-30f5-4f23-bd4b-9ea5b88270fd”},{“timestamp”:”2025-02-17T12:39:51.465Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T13:39:51+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, nella notte operazioni antiterrorismo in Cisgiordania”,”content”:”
\”La notte scorsa le forze di sicurezza israeliane hanno condotto attività antiterrorismo in tutta la Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr)\”, ha reso noto oggi su Telegram l’esercito (Idf). \”Ad Hableh, i soldati hanno arrestato un individuo ricercato e hanno trovato un fucile M-16 e due pistole durante le perquisizioni condotte nella sua casa. A Idna, sono stati confiscati fondi terroristici per un valore di centinaia di migliaia di shekel e sono stati arrestati due individui ricercati. A Deir Abu Mash’al sono stati arrestati sette individui ricercati e ad Al Aroub due individui ricercati. A Usarin è stato arrestato un altro individuo ricercato\”, si legge nel comunicato stampa. \”Le forze di sicurezza israeliane stanno continuando l’operazione antiterrorismo nella Samaria settentrionale. Ieri sera, le forze di sicurezza israeliane hanno trovato e confiscato diverse armi a Jenin e smantellato diversi Ied (ordigni esplosivi improvvisati, ndr) a Tulkarm – conclude l’Idf -. Le forze di sicurezza israeliane continuano a operare in Giudea e Samaria per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei civili israeliani\”.
“,”postId”:”5e53e0b4-d741-46c6-b7f3-0664b57d9ec3″},{“timestamp”:”2025-02-17T12:33:11.247Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T13:33:11+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: sostegno a piano Trump per \”una Gaza diversa\””,”content”:”
\”Il giorno dopo la guerra a Gaza, non ci saranno né Hamas né l’Autorità nazionale palestinese\”, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. \”Sono impegnato nel piano del presidente degli Stati Uniti Trump per la realizzazione di una Gaza diversa\”, ha detto il premier come riporta Haaretz.
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Chahine, hanno detto fonti dell’IDF e dello Shin Bet, era coinvolto nell’organizzazione di attacchi terroristici contro civili israeliani finanziati e voluti dall’Iran. \”Era una elemento significativo all’interno di Hamas ed è stato coinvolto per tutta la durata della guerra in vari attacchi terroristici, tra cui il lancio di razzi contro Israele\”, ha fatto sapere l’IDF, citata dal Times of Israel.
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Il presidente libanese Joseph Aoun ha detto di temere che Israele non rispetterà la deadline, prevista per domani, per il pieno ritiro delle sue truppe dal Libano, come previsto dall’accordo raggiunto a novembre. ”Temiamo che un ritiro completo non possa essere effettuato domani”, ha detto Aoun, secondo quanto si legge in una nota della presidenza di libanese.
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In ogni caso ”l’importante è ottenere il ritiro israeliano e la consegna delle armi da parte di Hezbollah, come previsto dall’accordo che i libanesi hanno concordato”, ha aggiunto Aoun.
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Il vertice dei cinque Paesi arabi, tra cui Egitto e Giordania, previsto per giovedì a Riad per rispondere al piano di Donald Trump per Gaza, è stato rinviato a venerdì ed esteso ai sei Paesi del Golfo, hanno fatto sapere fonti diplomatiche arabi. Un funzionario saudita ha dichiarato, in condizione di anonimato, che il \”mini-vertice arabo\” si terràil \”21 febbraio\” e non il 20 come inizialmente previsto, specificando che \”riunirà i leader dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), nonché Egitto e Giordania, per esaminare le alternative arabe ai piani di Trump per Gaza\”.
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L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato su Telegram che oggi \”i jet da combattimento dell’Iaf (l’Aeronautica militare, ndr) hanno colpito ed eliminato il terrorista Muhammad Shaheen nella zona di Sidone\”, in un’operazione congiunta con le forze di sicurezza. \”Shaheen era a capo del Dipartimento operativo di Hamas in Libano\”, prosegue il messaggio. \”Shaheen è stato eliminato dopo aver pianificato di recente attacchi terroristici, diretti e finanziati dall’Iran, dal territorio libanese contro i cittadini dello stato di Israele – conclude il comunicato stampa -. Shaheen era una fonte significativa di conoscenza all’interno dell’organizzazione terroristica ed è stato responsabile durante la guerra di vari attacchi terroristici e lanciarazzi diretti ai civili israeliani\”.
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Un alto ufficiale di Hamas, Mohammed Shahin, è stato ucciso in un raid aereo israeliano condotto con un drone a Sidone, nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, confermando quanto aveva in precedenza scritto il quotidiano saudita al-Hadath. Il miliziano di Hamas è stato colpito perché, ha riferito l’esercito israeliano, stava pianificando un attacco contro Israele.
“,”postId”:”e01a8dbf-2cd6-44f4-96c0-ac8b6d98e3f4″},{“timestamp”:”2025-02-17T11:07:31.102Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T12:07:31+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Gli americani prepotenti su Gaza\””,”content”:”
\”Le dichiarazioni prepotenti degli americani e le richieste di occupare parti di un Paese sono una manifestazione della natura brutta, violenta, saccheggiatrice e autoritaria delle potenze arroganti e della complessa rete del sionismo\”: lo ha detto oggi il leader iraniano Ali Khamenei. Lo riporta l’Irna. Le sue parole seguono le recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di voler acquistare e controllare Gaza. Khamenei ha inoltre chiesto ai funzionari iraniani di concentrarsi sul contrasto alle \”minacce software dei nemici\” e ha affermato: \”Oggi, le potenze arroganti e coloniali sono arrabbiate con l’Iran, a causa della resistenza del Paese contro di loro\”.
“,”postId”:”48199425-9baf-4f61-a155-1906937fbb5e”},{“timestamp”:”2025-02-17T11:01:28.081Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-17T12:01:28+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Khamenei: \”L’Iran può contrastare le minacce di una guerra dura\””,”content”:”
\”Oggi, l’Iran islamico si trova a un livello estremamente alto in termini di capacità di contrastare le minacce di una guerra dura\”: lo ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei. \”La rabbia dei colonialisti del mondo è dovuta al fatto che la Repubblica islamica è stata in grado di continuare, di rimanere ferma e di mostrare loro il suo potente pugno\”, ha detto Khamenei, durante un discorso pubblico nella città settentrionale di Tabriz, nella provincia dell’Azerjaijan orientale, come si legge sul suo profilo su X. Il leader iraniano ha menzionato nel suo discorso \”minacce\” da parte di \”nemici\” che punterebbero a manipolare l’opinione pubblica iraniana e a dividere la società ma si sarebbero rivelate inefficaci. \”Fino ad oggi, le tentazioni del nemico non sono state in grado di scuotere i cuori del nostro popolo o di dissuadere i nostri giovani dalla loro determinazione e dall’andare avanti\”, ha detto la Guida suprema, riporta Mehr.
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Il Libano ha chiesto ai garanti della tregua di ordinare a Israele di ritirare le sue truppe dal sud del Paese entro il 18 febbraio, nuova scadenza stabilita dopo l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah alla fine di novembre. \”I garanti dell’accordo devono assumersi la loro responsabilita’ fornendoci assistenza\”, ha affermato la presidenza libanese in una nota \”Stiamo continuando i contatti a diversi livelli per spingere Israele a rispettare l’accordo, a ritirarsi nella data prevista e a liberare i prigionieri\”. Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha dichiarato domenica che spetta al governo libanese spingere Israele a ritirare le sue truppe entro martedì. Secondo i termini dell’accordo, l’esercito israeliano avrebbe dovuto completare il ritiro dal Libano meridionale entro il 26 gennaio e lasciare schierati solo l’esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite. Hezbollah avrebbe dovuto smantellare le sue infrastrutture nel sud e ritirarsi a nord del fiume Litani. Ma la scadenza è stata posticipata al 18 febbraio. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Ani, l’esercito israeliano conduce operazioni quotidiane minando edifici al confine e continuando a compiere attacchi in tutto il Paese.
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\”L’ambasciatore Hossam Zaki, vicesegretario generale aggiunto della Lega Araba, ha confermato che il vertice arabo previsto al Cairo il 27 febbraio potrebbe essere rinviato di alcuni giorni ‘per motivi logistici’\”: lo scrive il sito Al Masrawy sintetizzando un’intervista concessa dal dirigente a una tv. \”Zaki ha spiegato che l’obiettivo principale del vertice è quello di organizzare un evento arabo di massimo livello per formulare una posizione forte e solidale sulla causa palestinese, in particolare riguardo alla questione dello sfollamento\”, aggiunge il sito senza fornire dettagli sui ‘motivi logistici’. \”La ragione riguarda i calendari e gli impegni dei leader. L’Egitto vuole che il giorno del vertice veda la presenza del maggior numero possibile di leader\”, ha detto il vicesegretario generale aggiunto dell’organizzazione degli Stati arabi, come si sente nell’intervista rilanciata sul proprio canale Youtube da una nota conduttrice dall’emittente On Tv, Lameis al Hadidi. \”Se le date verranno modificate, si tratterà solo di pochi giorni\”, dice Zaki. \”Si tratta di motivi logistici, non politici\”, ha sottolineato il dirigente.
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Le Idf hanno condotto un raid aereo nel sud del Libano e più precisamente a Sidone, dove con un drone è stata colpita un’auto. Lo scrivono i media libanesi alla vigilia del giorno in cui le truppe israeliane dovrebbero ritirarsi dal Libano, secondo quanto previsto dall’accordo raggiunto a novembre con Hezbollah. ”Un drone nemico israeliano ha colpito un veicolo sull’autostrada” a Sidone, ha riferito l’agenzia di stampa libanese Nna, aggiungendo che ”l’autista era ancora all’interno” dell’auto quando è stata colpita.
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“L’ambasciatore Hossam Zaki, vicesegretario generale aggiunto della Lega Araba, ha confermato che il vertice arabo previsto al Cairo il 27 febbraio potrebbe essere rinviato di alcuni giorni ‘per motivi logistici'”: lo scrive il sito Al Masrawy sintetizzando un’intervista concessa dal dirigente a una tv.
Il primo ministro israeliano Netanyahu sta pianificando di rimuovere nel prossimo futuro dal suo incarico Ronen Bar: lo riporta il media locale Kan.
Riparte il negoziato sulla tregua in Medio Oriente. Il segretario di Stato americano Rubio e Netanyahu hanno dichiarato che Trump e il premier israeliano hanno “una strategia comune” su Gaza e che “si apriranno le porte dell’inferno se tutti gli ostaggi” non saranno liberati da Hamas. Anche l’Iran nel mirino: gli ayatollah non avranno le armi nucleari, assicurano Washington e Tel Aviv.
Approfondimenti:
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Libano prolunga sine die sospensione voli da e per Iran
Le autorità libanesi hanno affermato di aver esteso a tempo indeterminato la sospensione dei voli in entrata e in uscita verso l’Iran, dopo aver inizialmente impedito agli aerei iraniani di atterrare a Beirut fino al 18 febbraio. Le autorità hanno deciso di “incaricare il ministro dei lavori pubblici e dei trasporti di estendere il periodo di sospensione dei voli da e per l’Iran”, ha detto ai giornalisti la portavoce della presidenza libanese Najat Charafeddine, senza specificare quando i voli sarebbero ripresi.
Idf resterà in Libano ‘in 5 punti strategici’
Secondo il Times of Israel, gli Stati Uniti hanno autorizzato le Idf a rimanere in cinque punti strategici che non si trovano in aree edificate del Libano: una collina vicino a Labbouneh davanti alla città di confine israeliana di Shlomi, la cima di Jabal Blat davanti a Zar’it, una collina davanti ad Avivim e Malkia, una collina davanti a Margaliot, e una collina davanti a Metula.
Le Idf hanno anche aumentato le loro difese sul lato israeliano del confine, con diverse nuove postazioni dell’esercito, una di fronte a ogni comunità israeliana, un rafforzamento della sorveglianza con più telecamere, radar e sensori ed il triplo del numero di truppe rispetto a prima della guerra.
“Data la situazione attuale, lasceremo temporaneamente un piccolo numero di truppe dispiegate in cinque punti strategici lungo il confine libanese, in modo da poter continuare a difendere il nostro popolo e in un modo che garantisca che non vi sia alcuna minaccia immediata”, ha detto ai giornalisti il portavoce dell’esercito, tenente colonnello Nadav Shoshani.
Smotrich: ‘Israele deve annettere una parte di Gaza’
Il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha dichiarato che oggi chiederà, durante la riunione del governo, che si voti sull’attuazione del piano di conquista di Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, insistendo sul fatto che anche Israele deve unirsi alla richiesta del presidente Usa a Hamas di restituire immediatamente tutti gli ostaggi. Per il ministro esponente dell’ultradestra, Israele deve annettere la Striscia di Gaza settentrionale, il Corridoio di Filadelfia a sud e altre aree strategicamente importanti nell’enclave. Lo riporta il Times of Israel.
Ben-Gvir a Netanyahu: ‘stop aiuti a Gaza e torno nel governo’
L’ex ministro per la Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir, ha detto al premier Benjamin Netanyahu di essere pronto a tornare a far parte del governo se verranno interrotti gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem Post.
“Ti dico, se tornate in guerra, se fermate gli aiuti umanitari, il carburante, l’elettricità, in modo che non entri una briciola a Gaza finché non sarà tornato l’ultimo dei nostri ostaggi, se fate questo, non solo noi torneremo al governo, ma l’intero popolo israeliano e la destra politica ti sosterranno!”, ha detto il leader di Otzma Yehudit in un incontro con Netanyahu.
Vaticano: da mercoledì il card.Czerny in visita in Libano
Il prefetto del Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, cardinale Michael Czerny, si recherà in visita pastorale in Libano dal 19 al 23 febbraio 2025. Czerny ha accettato l’invito a partecipare alla fine dell’Assemblea plenaria dei patriarchi e vescovi cattolici del Libano (Apecl), che si svolge dal 17 al 20 febbraio. Tra le attività previste nel programma della sua visita – si legge sul sito del Dicastero -, il prefetto pregherà nel Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa, si recherà alle tombe di San Charbel ad Annaya e del padre gesuita Peter-Hans Kolvenbach a Jamhour. Il card. Czerny, egli stesso gesuita, sosterà in preghiera al porto di Beirut in ricordo della drammatica esplosione del 4 agosto 2020 che ha provocato numerosi morti e feriti. In quell’occasione papa Francesco aveva esortato: “Preghiamo per le vittime e per i loro familiari; e preghiamo per il Libano, perché, con l’impegno di tutte le sue componenti sociali, politiche e religiose, possa affrontare questo momento così tragico e doloroso e, con l’aiuto della comunità internazionale, superare la grave crisi che sta attraversando”. Inoltre, nel 2024 il Pontefice aveva ricevuto in Vaticano i familiari delle vittime della tragedia. Durante l’intensa missione in Libano, il prefetto per lo Sviluppo umano integtrale avrà un colloquio con 30 organizzazioni cattoliche. Incontrerà anche i giovani che partecipano alla formazione alla pace della Leadership Academy for Peace (Lap) e all’educazione alla cittadinanza attiva della Christian Leadership Formation (Clef). Sono previsti anche incontri interreligiosi. Tra questi, visiterà a Tripoli il Mufti di Dar Al Fatwa, in quanto la collaborazione con la Chiesa locale è reciproca. Inoltre, visiterà la scuola Saydet al Hara e il progetto Forsa realizzato in collaborazione con Oum el Nour (Oen) e Al Manhaj, area conosciuta anche come “favelas del Mediterraneo”. Infine, il cardinale incontrerà alcuni migranti, sfollati interni e rifugiati assistiti dalla Caritas e dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs).
Idf resterà in Libano ‘in 5 punti strategici’
I soldati israeliani rimarranno in Libano in “cinque punti strategici che controllano le comunità nel sud del Paese e le nostre comunità al confine”. Lo ha affermato un funzionario israeliano. ”Allo stesso tempo – promette il funzionario – Israele continuerà a far rispettare il cessate il fuoco in Libano, come è stato chiaramente dimostrato finora, anche oggi”. In base all’accordo tra Hamas e Israele, l’Idf avrebbe dovuto ritirarsi dal Libano domani 18 febbraio.
Media: “Israele rimarrà in 5 punti strategici in Libano”
Israele rimarrà in Libano in “cinque punti strategici che controllano le comunità nel Libano meridionale e le nostre comunità al confine”: lo afferma un funzionario israeliano, confermando i precedenti rapporti riguardanti il ;;ritiro israeliano pianificato per domani. Lo riporta il Times of Israel. “Allo stesso tempo – promette il funzionario – Israele continuerà a far rispettare con vigore il cessate il fuoco in Libano, come è stato chiaramente dimostrato finora, anche oggi”. Un attacco delle Idf contro un’auto a Sidone ha ucciso oggi una persone che secondo Israele è un comandante di Hamas.
Striscia di Gaza, Jabalia rasa al suolo: le immagini dal drone. VIDEO
Idf, nella notte operazioni antiterrorismo in Cisgiordania
“La notte scorsa le forze di sicurezza israeliane hanno condotto attività antiterrorismo in tutta la Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr)”, ha reso noto oggi su Telegram l’esercito (Idf). “Ad Hableh, i soldati hanno arrestato un individuo ricercato e hanno trovato un fucile M-16 e due pistole durante le perquisizioni condotte nella sua casa. A Idna, sono stati confiscati fondi terroristici per un valore di centinaia di migliaia di shekel e sono stati arrestati due individui ricercati. A Deir Abu Mash’al sono stati arrestati sette individui ricercati e ad Al Aroub due individui ricercati. A Usarin è stato arrestato un altro individuo ricercato”, si legge nel comunicato stampa. “Le forze di sicurezza israeliane stanno continuando l’operazione antiterrorismo nella Samaria settentrionale. Ieri sera, le forze di sicurezza israeliane hanno trovato e confiscato diverse armi a Jenin e smantellato diversi Ied (ordigni esplosivi improvvisati, ndr) a Tulkarm – conclude l’Idf -. Le forze di sicurezza israeliane continuano a operare in Giudea e Samaria per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei civili israeliani”.
Netanyahu: sostegno a piano Trump per “una Gaza diversa”
“Il giorno dopo la guerra a Gaza, non ci saranno né Hamas né l’Autorità nazionale palestinese”, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Sono impegnato nel piano del presidente degli Stati Uniti Trump per la realizzazione di una Gaza diversa”, ha detto il premier come riporta Haaretz.
Idf: “Eliminato a Sidone il capo operativo di Hamas in Libano” (2)
Chahine, hanno detto fonti dell’IDF e dello Shin Bet, era coinvolto nell’organizzazione di attacchi terroristici contro civili israeliani finanziati e voluti dall’Iran. “Era una elemento significativo all’interno di Hamas ed è stato coinvolto per tutta la durata della guerra in vari attacchi terroristici, tra cui il lancio di razzi contro Israele”, ha fatto sapere l’IDF, citata dal Times of Israel.
Presidente Libano: “Temo che Israele non rispetti la deadline per il ritiro”
Il presidente libanese Joseph Aoun ha detto di temere che Israele non rispetterà la deadline, prevista per domani, per il pieno ritiro delle sue truppe dal Libano, come previsto dall’accordo raggiunto a novembre. ”Temiamo che un ritiro completo non possa essere effettuato domani”, ha detto Aoun, secondo quanto si legge in una nota della presidenza di libanese.
In ogni caso ”l’importante è ottenere il ritiro israeliano e la consegna delle armi da parte di Hezbollah, come previsto dall’accordo che i libanesi hanno concordato”, ha aggiunto Aoun.
Vertice Paesi arabi su Gaza rimandato a venerdì
Il vertice dei cinque Paesi arabi, tra cui Egitto e Giordania, previsto per giovedì a Riad per rispondere al piano di Donald Trump per Gaza, è stato rinviato a venerdì ed esteso ai sei Paesi del Golfo, hanno fatto sapere fonti diplomatiche arabi. Un funzionario saudita ha dichiarato, in condizione di anonimato, che il “mini-vertice arabo” si terràil “21 febbraio” e non il 20 come inizialmente previsto, specificando che “riunirà i leader dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), nonché Egitto e Giordania, per esaminare le alternative arabe ai piani di Trump per Gaza”.
Idf: “Eliminato a Sidone il capo operativo di Hamas in Libano”
L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato su Telegram che oggi “i jet da combattimento dell’Iaf (l’Aeronautica militare, ndr) hanno colpito ed eliminato il terrorista Muhammad Shaheen nella zona di Sidone”, in un’operazione congiunta con le forze di sicurezza. “Shaheen era a capo del Dipartimento operativo di Hamas in Libano”, prosegue il messaggio. “Shaheen è stato eliminato dopo aver pianificato di recente attacchi terroristici, diretti e finanziati dall’Iran, dal territorio libanese contro i cittadini dello stato di Israele – conclude il comunicato stampa -. Shaheen era una fonte significativa di conoscenza all’interno dell’organizzazione terroristica ed è stato responsabile durante la guerra di vari attacchi terroristici e lanciarazzi diretti ai civili israeliani”.
Raid Idf in Libano, ucciso ufficiale Hamas che pianificava attacco
Un alto ufficiale di Hamas, Mohammed Shahin, è stato ucciso in un raid aereo israeliano condotto con un drone a Sidone, nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, confermando quanto aveva in precedenza scritto il quotidiano saudita al-Hadath. Il miliziano di Hamas è stato colpito perché, ha riferito l’esercito israeliano, stava pianificando un attacco contro Israele.
Iran: “Gli americani prepotenti su Gaza”
“Le dichiarazioni prepotenti degli americani e le richieste di occupare parti di un Paese sono una manifestazione della natura brutta, violenta, saccheggiatrice e autoritaria delle potenze arroganti e della complessa rete del sionismo”: lo ha detto oggi il leader iraniano Ali Khamenei. Lo riporta l’Irna. Le sue parole seguono le recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di voler acquistare e controllare Gaza. Khamenei ha inoltre chiesto ai funzionari iraniani di concentrarsi sul contrasto alle “minacce software dei nemici” e ha affermato: “Oggi, le potenze arroganti e coloniali sono arrabbiate con l’Iran, a causa della resistenza del Paese contro di loro”.
Khamenei: “L’Iran può contrastare le minacce di una guerra dura”
“Oggi, l’Iran islamico si trova a un livello estremamente alto in termini di capacità di contrastare le minacce di una guerra dura”: lo ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei. “La rabbia dei colonialisti del mondo è dovuta al fatto che la Repubblica islamica è stata in grado di continuare, di rimanere ferma e di mostrare loro il suo potente pugno”, ha detto Khamenei, durante un discorso pubblico nella città settentrionale di Tabriz, nella provincia dell’Azerjaijan orientale, come si legge sul suo profilo su X. Il leader iraniano ha menzionato nel suo discorso “minacce” da parte di “nemici” che punterebbero a manipolare l’opinione pubblica iraniana e a dividere la società ma si sarebbero rivelate inefficaci. “Fino ad oggi, le tentazioni del nemico non sono state in grado di scuotere i cuori del nostro popolo o di dissuadere i nostri giovani dalla loro determinazione e dall’andare avanti”, ha detto la Guida suprema, riporta Mehr.
Appello di Beirut ai garanti della tregua per il ritiro di Israele
Il Libano ha chiesto ai garanti della tregua di ordinare a Israele di ritirare le sue truppe dal sud del Paese entro il 18 febbraio, nuova scadenza stabilita dopo l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah alla fine di novembre. “I garanti dell’accordo devono assumersi la loro responsabilita’ fornendoci assistenza”, ha affermato la presidenza libanese in una nota “Stiamo continuando i contatti a diversi livelli per spingere Israele a rispettare l’accordo, a ritirarsi nella data prevista e a liberare i prigionieri”. Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha dichiarato domenica che spetta al governo libanese spingere Israele a ritirare le sue truppe entro martedì. Secondo i termini dell’accordo, l’esercito israeliano avrebbe dovuto completare il ritiro dal Libano meridionale entro il 26 gennaio e lasciare schierati solo l’esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite. Hezbollah avrebbe dovuto smantellare le sue infrastrutture nel sud e ritirarsi a nord del fiume Litani. Ma la scadenza è stata posticipata al 18 febbraio. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Ani, l’esercito israeliano conduce operazioni quotidiane minando edifici al confine e continuando a compiere attacchi in tutto il Paese.
Lega araba: “Verso slittamento del summit il 27 su Gaza”
“L’ambasciatore Hossam Zaki, vicesegretario generale aggiunto della Lega Araba, ha confermato che il vertice arabo previsto al Cairo il 27 febbraio potrebbe essere rinviato di alcuni giorni ‘per motivi logistici'”: lo scrive il sito Al Masrawy sintetizzando un’intervista concessa dal dirigente a una tv. “Zaki ha spiegato che l’obiettivo principale del vertice è quello di organizzare un evento arabo di massimo livello per formulare una posizione forte e solidale sulla causa palestinese, in particolare riguardo alla questione dello sfollamento”, aggiunge il sito senza fornire dettagli sui ‘motivi logistici’. “La ragione riguarda i calendari e gli impegni dei leader. L’Egitto vuole che il giorno del vertice veda la presenza del maggior numero possibile di leader”, ha detto il vicesegretario generale aggiunto dell’organizzazione degli Stati arabi, come si sente nell’intervista rilanciata sul proprio canale Youtube da una nota conduttrice dall’emittente On Tv, Lameis al Hadidi. “Se le date verranno modificate, si tratterà solo di pochi giorni”, dice Zaki. “Si tratta di motivi logistici, non politici”, ha sottolineato il dirigente.
Raid Idf in Libano, colpita auto a Sidone
Le Idf hanno condotto un raid aereo nel sud del Libano e più precisamente a Sidone, dove con un drone è stata colpita un’auto. Lo scrivono i media libanesi alla vigilia del giorno in cui le truppe israeliane dovrebbero ritirarsi dal Libano, secondo quanto previsto dall’accordo raggiunto a novembre con Hezbollah. ”Un drone nemico israeliano ha colpito un veicolo sull’autostrada” a Sidone, ha riferito l’agenzia di stampa libanese Nna, aggiungendo che ”l’autista era ancora all’interno” dell’auto quando è stata colpita.
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