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Lo spreco alimentare è una piaga. Le buone pratiche non mancano, ma per combatterlo davvero è necessaria un’azione collettiva e popolare.

È vero, lo spreco di cibo sta diminuendo, ma non basta. Dalla spesa eccessiva che finisce nell’immondizia agli avanzi nel frigorifero che non riusciamo a riutilizzare e infiliamo nel secchio della spazzatura sono tante le cattive pratiche da correggere.

Anche relativamente agli imballaggi ed ai contenitori. Ci sono ampi margini per ridurre i rifiuti e quindi lo spreco. Con il doppio effetto positivo sia sull’economia in generale sia sulla catena dello smaltimento.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Buona sarebbe l’idea di premiare i cittadini, non chiamiamoli virtuosi ma semplicemente forniti di un buon senso civico. Chi sporca meno, paga meno.

E poi una campagna d’informazione capillare che dovrebbe partire dalle scuole. A tale proposito la Regione Puglia, presieduta dal governatore Michele Emiliano, per mezzo del Dipartimento al Welfare, presieduto dall’Avv. Valentina Romano, ha promosso un progetto per gli alunni delle Scuole Primarie di Puglia intitolato: “Missione (im)possibile – un quaderno contro gli sprechi alimentari”.

Questa attività editoriale si propone di comunicare alle bambine ed ai bambini pugliesi e poi, per allargamento, a fasce più estese della popolazione, la necessità di praticare il risparmio di risorse primarie per diminuire gli sprechi alimentari.

Auspicando e promuovendo un atteggiamento attivo, capace di mutare le “cattive abitudini”, si racconteranno, con leggerezza ed entusiasmo, principi e regole basilari per raggiungere il risultato atteso.

Tutto questo adottando, per i più piccoli, gli strumenti didattici per eccellenza: il gioco e la partecipazione. Non mancheranno attività live in alcune Scuole del territorio. Con lo scopo di contribuire attivamente alla “salvaguardia del territorio”.

Una missione sempre più necessaria per la crescita umana e civile dei più piccoli e per la difesa incondizionata del pianeta che ci ospita.

Piccoli gesti quotidiani e volontari possono migliorare la situazione insieme ad una rete di volontariato che lavori per recuperare il cibo altrimenti sprecato e donarlo alle associazioni caritatevoli.

Ecco, infine, un DECALOGO per cominciare a dare un contributo alla causa. 

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Scrivere una lista per pianificare i menù e tenere sotto controllo quello che abbiamo nel frigo.

Seguire la lista, tenerla sempre con sé e non farsi tentare da altro.

Verificare che il frigo faccia il suo lavoro, che sia intatto e che la temperatura segnata sia reale.

Non buttare via il cibo troppo maturo o ammaccato, può essere usato per fare dolci, frullati o zuppe.

Riutilizzare gli avanzi cerando nuove ricette.

Creare una rotazione degli alimenti nel frigo, spostando in avanti quelli più vecchi.

Non servire porzioni troppo abbondanti, chi vuole potrà servirsi una seconda volta.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Comprare solo le quantità di cibo di cui si ha bisogno, preferendo gli alimenti sfusi a quelli preconfezionati.

Congelare il cibo fresco o gli avanzi prima che si rovinino, confezionandolo in piccole quantità.

Trasformare gli avanzi in cibo per il nostro giardino attraverso il compostaggio.

 

 

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Lo spreco alimentare è una piaga. Le buone pratiche non mancano, ma per combatterlo davvero è necessaria un’azione collettiva e popolare. 

È vero, lo spreco di cibo sta diminuendo, ma non basta. Dalla spesa eccessiva che finisce nell’immondizia agli avanzi nel frigorifero che non riusciamo a riutilizzare e infiliamo nel secchio della spazzatura sono tante le cattive pratiche da correggere. 

Anche relativamente agli imballaggi ed ai contenitori. Ci sono ampi margini per ridurre i rifiuti e quindi lo spreco. Con il doppio effetto positivo sia sull’economia in generale sia sulla catena dello smaltimento.

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Buona sarebbe l’idea di premiare i cittadini, non chiamiamoli virtuosi ma semplicemente forniti di un buon senso civico. Chi sporca meno, paga meno.

E poi una campagna d’informazione capillare che dovrebbe partire dalle scuole. A tale proposito la Regione Puglia, presieduta dal governatore Michele Emiliano, per mezzo del Dipartimento al Welfare, presieduto dall’Avv. Valentina Romano, ha promosso un progetto per gli alunni delle Scuole Primarie di Puglia intitolato: “Missione (im)possibile – un quaderno contro gli sprechi alimentari”.

Questa attività editoriale si propone di comunicare alle bambine ed ai bambini pugliesi e poi, per allargamento, a fasce più estese della popolazione, la necessità di praticare il risparmio di risorse primarie per diminuire gli sprechi alimentari.

Auspicando e promuovendo un atteggiamento attivo, capace di mutare le “cattive abitudini”, si racconteranno, con leggerezza ed entusiasmo, principi e regole basilari per raggiungere il risultato atteso.

Tutto questo adottando, per i più piccoli, gli strumenti didattici per eccellenza: il gioco e la partecipazione. Non mancheranno attività live in alcune Scuole del territorio. Con lo scopo di contribuire attivamente alla “salvaguardia del territorio”.

Una missione sempre più necessaria per la crescita umana e civile dei più piccoli e per la difesa incondizionata del pianeta che ci ospita.

Piccoli gesti quotidiani e volontari possono migliorare la situazione insieme ad una rete di volontariato che lavori per recuperare il cibo altrimenti sprecato e donarlo alle associazioni caritatevoli.

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Verificare che il frigo faccia il suo lavoro, che sia intatto e che la temperatura segnata sia reale.

Non buttare via il cibo troppo maturo o ammaccato, può essere usato per fare dolci, frullati o zuppe.

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Creare una rotazione degli alimenti nel frigo, spostando in avanti quelli più vecchi.

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Comprare solo le quantità di cibo di cui si ha bisogno, preferendo gli alimenti sfusi a quelli preconfezionati.

Congelare il cibo fresco o gli avanzi prima che si rovinino, confezionandolo in piccole quantità.

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Lo spreco alimentare è una piaga. Le buone pratiche non mancano, ma per combatterlo davvero è necessaria un’azione collettiva e popolare. 

È vero, lo spreco di cibo sta diminuendo, ma non basta. Dalla spesa eccessiva che finisce nell’immondizia agli avanzi nel frigorifero che non riusciamo a riutilizzare e infiliamo nel secchio della spazzatura sono tante le cattive pratiche da correggere. 

Anche relativamente agli imballaggi ed ai contenitori. Ci sono ampi margini per ridurre i rifiuti e quindi lo spreco. Con il doppio effetto positivo sia sull’economia in generale sia sulla catena dello smaltimento.

Buona sarebbe l’idea di premiare i cittadini, non chiamiamoli virtuosi ma semplicemente forniti di un buon senso civico. Chi sporca meno, paga meno.

E poi una campagna d’informazione capillare che dovrebbe partire dalle scuole. A tale proposito la Regione Puglia, presieduta dal governatore Michele Emiliano, per mezzo del Dipartimento al Welfare, presieduto dall’Avv. Valentina Romano, ha promosso un progetto per gli alunni delle Scuole Primarie di Puglia intitolato: “Missione (im)possibile – un quaderno contro gli sprechi alimentari”.

Questa attività editoriale si propone di comunicare alle bambine ed ai bambini pugliesi e poi, per allargamento, a fasce più estese della popolazione, la necessità di praticare il risparmio di risorse primarie per diminuire gli sprechi alimentari.

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Tutto questo adottando, per i più piccoli, gli strumenti didattici per eccellenza: il gioco e la partecipazione. Non mancheranno attività live in alcune Scuole del territorio. Con lo scopo di contribuire attivamente alla “salvaguardia del territorio”.

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