“Cambia passo” la vertenza Stellantis in Molise, con l’approdo del nuovo cambio elettrificato a doppia frizione, per equipaggiare trasmissioni ibride ed elettriche.
Un fulmine a ciel sereno, ma per fortuna, uno di quelli… positivi e non che preannunciano le tempeste. Si riavvia una prospettiva produttiva di lungo periodo allo stabilimento Stellantis, che stretto nel limbo dell’incertezza per la sorte del progetto Gigafactory, legata al piano industriale di Acc, ha ritrovato slancio, vigore e coraggio nella missione del Termoli Plant. La notizia era nell’aria, come hanno sostenuto anche le parti sociali, di cui a margine leggerete i commenti, ma è chiaro che in questo primo trimestre del 2025 ci si gioca la partita della sopravvivenza dell’automotive in Europa e della ex Fiat in Molise.
Sancita, dunque, una inversione di tendenza. E questa è davvero una boccata d’ossigeno. Promossa, ancora una volta, la capacità di una fabbrica che sulla meccanica è stata sempre il fiore all’occhiello della Fiat prima e di Fca dopo.
L’azienda sottolinea come il nuovo progetto sia in linea col piano strategico aziendale che mira a rinnovare e ampliare l’offerta di vetture ibride. L’annuncia riguarda il cambio eDCT (Electrified Dual Clutch Transmission), che verrà prodotto anche nello stabilimento di Termoli (IT) a partire dal prossimo anno. Con un obiettivo a regime di trecentomila unità all’anno, Termoli diventa il terzo polo produttivo Stellantis di questo sofisticato cambio, aggiungendosi agli stabilimenti di Mirafiori (IT) e Metz (FR) In linea con l’aumento di produzione di cambi eDCT, verranno incrementati anche i livelli produttivi dei suoi componenti chiave, prodotti negli stabilimenti di Sint Truiden (BE) e Metz. A Metz, prima fabbrica a iniziare il cammino verso la produzione di trasmissioni ibride, verrà impiantata anche una nuova linea di assemblaggio Con questa decisione, Stellantis ribadisce il proprio impegno nelle fabbriche italiane, in linea con il piano industriale presentato lo scorso dicembre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e conferma i piani di sviluppo negli stabilimenti francesi, che hanno beneficiato di consistenti investimenti negli ultimi anni, volti a garantirne l’ammodernamento e la conversione in linea con la transizione elettrica I cambi eDCT equipaggiano tutta la gamma Stellantis dei veicoli Mild Hybrid (MHEV) e la nuova generazione dei Plug-in (PHEV) e sono caratterizzati da prestazioni di riferimento in termini di contenimento pesi, risparmio carburante, emissione nocive. Da sottolinare, che questo investimento avverrà proseguendo nel suo percorso verso la transizione ecologica. Questa iniziativa si presenta come logica e concreta conseguenza della recente acquisizione (fine gennaio), da parte di Stellantis, del pieno controllo del processo di sviluppo e produzione del cambio eDCT, in precedenza condotto in collaborazione con un OEM belga. Con la decisione di ampliare la missione produttiva dell’impianto di Termoli, diventano tre gli stabilimenti Stellantis dedicati alla produzione della trasmissione eDCT: Termoli si affianca infatti alle fabbriche di Mirafiori, che sta lavorando a pieno ritmo, e Metz. Per far fronte alla crescente domanda di componenti chiave del cambio eDCT, verranno incrementati anche i livelli produttivi della componentistica di Sint Truden e della stessa Metz, dove verrà impiantata anche una nuova linea di assemblaggio.
In questa maniera Stellantis ribadisce sia il proprio impegno nelle fabbriche italiane, in linea con il piano industriale presentato lo scorso dicembre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sia i piani di sviluppo per gli stabilimenti francesi, oggetto di tre miliardi di euro di investimento negli ultimi cinque anni, volti a consolidare la competenza di Stellantis nella produzione di propulsori e componenti per veicoli elettrici a batteria e ibridi.
Va infine sottolineato che la scelta di incrementare la produzione dei cambi eDCT è altresì in linea col piano strategico del gruppo, che prevede l’ampliamento e il rinnovamento della gamma ibrida MHEV e PHEV.
I tre stabilimenti daranno quindi ciascuno il proprio contributo alla produzione della trasmissione eDCT, una tecnologia di ibridazione all’avanguardia che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione. Il motore fornisce propulsione elettrica quando occorre minor coppia motrice, come in città o a velocità costante, permettendo al motore a combustione interna di rimanere spento per il 50% del tempo nel ciclo urbano. Di conseguenza la trasmissione eDCT, caratterizzata strutturalmente da un considerevole contenimento del peso, si distingue anche per i suoi effetti positivi sul risparmio di carburante e sulle emissioni di sostanze nocive, in linea con gli impegni di decarbonizzazione che sono parte integrante del piano strategico di Stellantis.
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