incontro al Circolo della Stampa con l’assessore Marzi – Valledaostaglocal.it

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In apertura di questa importante serata, Maria Grazia Vacchina, presidente del Circolo della Stampa ha citato il primo comma dell’art. 32 della Costituzione che sottolinea come “la peculiarità rafforzata del diritto alla salute, che non è solo ‘fondamentale diritto dell’individuo’ ma anche “interesse della collettività” tanto che “la Repubblica garantisce cure gratuite agli indigenti” senza limite di categorie”.

Il 21 gennaio, presso il Circolo Valdostano della Stampa, si è tenuto un incontro conviviale presieduto da Maria Grazia Vacchina, presidente del Circolo, al quale ha partecipato l’assessore regionale alla sanità Carlo Marzi. L’occasione è stata utile per fare il punto sulla sanità regionale, con un approfondimento sui temi legati all’organizzazione ospedaliera, alla carenza di personale e alle peculiarità del sistema sanitario valdostano, anche alla luce dei confronti con i modelli sanitari di Francia e Svizzera, portati dai medici Roberto Rosset e Giulio Doveri.

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Durante il suo intervento, l’assessore Marzi ha sottolineato come il sistema sanitario valdostano sia inserito in un contesto nazionale che, purtroppo, sta affrontando sfide importanti. Marzi ha fatto riferimento al DM 70/2015, che classifica gli ospedali italiani in base ai livelli di complessità e definisce i presidi ospedalieri di base, primo e secondo livello in base alla popolazione di riferimento. “Nonostante il bacino di utenza della Valle d’Aosta si aggiri intorno ai 123.000 abitanti, e il DM 70/2015 definisca la nostra regione come un ospedale di base, grazie al nostro Statuto di autonomia abbiamo ottenuto una deroga che ci consente di essere considerati come un ospedale di primo livello avanzato che offre servizi anche superiori a realtà con popolazioni sino a 300.000 abitanti” ha dichiarato Marzi, evidenziando la specificità della regione, che in conseguenza del forte afflusso turistico vedere crescere notevolmente il suo bacino di utenza durante i periodi di alta stagione. Questo afflusso turistico comporta infatti stagionalmente un aumento sino a 5/7 volte della popolazione valdostana, determinando di conseguenza un incremento dei bisogni assistenziali che giustifica la presenza di specialità tipiche degli ospedali di secondo livello.

Il caso dell’ospedale Parini di Aosta è emblematico, visto che pur essendo situato in un territorio con una popolazione inferiore ai 150.000 abitanti, risponde alle esigenze di un ospedale di primo livello avanzato. Marzi ha sottolineato: “Il Parini offre una gamma di servizi che normalmente troveremmo in ospedali di secondo livello, come la chirurgia specialistica e le cure intensive, per garantire una risposta rapida ed efficace alle patologie tempo-dipendenti. Per mantenere attivi questi servizi, ci troviamo a dover affrontare una continua sfida nell’assicurare un numero di professionisti sanitari adeguato a garantire tutte le specialità che normalmente esistono in realtà molto più popolate: questo numero di professionisti, superiore a quanto ragionevolmente possa offrire una regione di soli 123.000 abitanti, deve quindi essere reperito anche fuori Regione, e su questo fronte siamo costantemente impegnati con l’azienda USL”.

La carenza di personale è infatti un altro punto cruciale sollevato dall’Assessore, che ha ribadito come la situazione non si limiti alla Valle d’Aosta ma riguardi l’intero sistema sanitario italiano, in quanto in passato i flussi migratori di professionisti sanitari tra nord e sud e regioni d’Italia garantivano la disponibilità di molti medici che oggi, al contrario, non si trovano né in Italia, nemmeno nei paesi in via di sviluppo. A questo proposito, l’Assessore ha spiegato che sono in corso azioni mirate per rendere la sanità valdostana più competitiva e attrattiva per i professionisti, tra cui campagne di comunicazione, l’offerta di borse di studio, e incentivi economici per favorire il rafforzamento delle carriere professionali.

Marzi ha sottolineato come l’autonomia della Valle d’Aosta sia un vantaggio strategico nella gestione della sanità. “Grazie al nostro Statuto di autonomia possiamo adattare le normative e le politiche sanitarie alle esigenze specifiche della nostra regione, mantenendo al contempo un alto standard di qualità e prestazioni gratuite che in altre regioni sono a pagamento”, ha dichiarato. In questo contesto, l’Assessore ha sottolineato anche l’importanza di garantire la sostenibilità del sistema sanitario regionale, una sostenibilità che dipende in larga parte dalla capacità di attrarre e trattenere professionisti sanitari competenti. La Valle d’Aosta, pur avendo una popolazione ridotta rispetto ad altre regioni, si trova ad affrontare una doppia sfida, quella di gestire un sistema sanitario che deve rispondere a esigenze molto diverse da quelle di altre regioni italiane, ma anche quella di superare la difficoltà di reperire personale sanitario, soprattutto in un periodo di forte carenza di medici e infermieri a livello globale.

A questo proposito, il medico Roberto Rosset ha parlato dell’evoluzione del sistema sanitario italiano, soffermandosi sulle difficoltà derivanti dalla centralizzazione delle risorse e dall’aumento della pressione sui servizi territoriali. Rosset ha anche parlato del ruolo delle politiche regionali nel migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi sanitari, mentre Giulio Doveri ha proposto un confronto con i sistemi sanitari di Francia e Svizzera, mettendo in evidenza come la gestione integrata tra pubblico e privato nei due paesi potrebbe offrire spunti utili anche per l’Italia.

L’assessore Marzi, concludendo il suo intervento, ha ribadito l’importanza di un lavoro di squadra tra istituzioni, professionisti e cittadini per superare le difficoltà e migliorare la qualità dei servizi sanitari. “L’autonomia e le specificità della nostra regione ci permettono di gestire in modo più mirato le risorse, ma è fondamentale continuare a lavorare insieme, perché le sfide sono ancora tante e il sistema sanitario ha bisogno di riforme per restare al passo con le necessità di oggi”, ha concluso Marzi, richiamando all’attenzione la necessità di un equilibrio tra risorse, bisogni e opportunità per garantire un’assistenza sanitaria adeguata a tutti i cittadini.

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