I droni decollano nell’agricoltura valenciana per migliorare il controllo dei parassiti

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L’uso dei droni rappresenta uno strumento importante in agricoltura per affrontare le sfide future. Il settore è consapevole delle possibilità che questa innovazione può portare in termini di precisione, efficienza e sostenibilità, con particolare interesse nella prevenzione e nel controllo di parassiti e malattie. Tuttavia, l’implementazione dell’uso dei droni per questa fondamentale operazione agricola nell’Unione europea solleva ancora sfide tecniche, economiche e normative insormontabili. Per questo motivo, l’Associazione degli agricoltori valenciani (AVA-ASAJA) sta partecipando a un nuovo progetto, la DRONSafe Task Force, che sta lanciando i suoi primi voli di droni sui campi valenciani.

Il progetto “Applicazione di prodotti fitosanitari mediante droni per ridurre l’esposizione a sostanze attive” si propone di dimostrare che l’impiego di veicoli aerei senza pilota, adattati alle particolarità agronomiche delle colture mediterranee, è in linea con i requisiti ambientali stabiliti dalla normativa europea.

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Diverse enti di Estremadura, Andalusia, Valencia, Madrid, Paesi Baschi e Castiglia e León partecipano al progetto DRONSafe. L’Associazione imprenditoriale per la protezione delle piante (Aepla) coordina la parte tecnica del consorzio che realizza il progetto e il Centro nazionale di tecnologia agroalimentare (CTAEX) si occupa della parte amministrativa. Il consorzio include l’Agenzia statale del Consiglio superiore per la ricerca scientifica-Istituto nazionale per la ricerca e la tecnologia agricola e alimentare (INIA-CSIC). AVA-ASAJA è il suo utente finale nella comunità valenciana, l’Unión Agroganadera de Álava-Arabako Nekazarien Elkartea (UAGA), l’utente finale nei Paesi Baschi, la Bodega Cuatro Rayas Sociedad Cooperativa Agroalimentaria, l’utente finale in Castilla y León, e FTS AgroConsulting, un’azienda ufficialmente riconosciuta (E.O.R 87/14) da MAPA per lo svolgimento di test ufficiali con prodotti fitosanitari. Il gruppo si avvale inoltre di tre subappaltatori tecnici: l’Istituto basco per la ricerca e lo sviluppo agricolo (NEIKER-BRTA), la Fondazione per la ricerca dell’Università di Siviglia e l’Istituto valenciano per la ricerca agricola (IVIA).

Gli esperimenti avviati presso la Sinyent Farm di AVA-ASAJA sono solo uno dei numerosi laboratori di innovazione (in questo caso parzialmente svolti all’aperto) su colture come agrumi, uva da tavola e patate. L’idea del consorzio è nata a seguito delle normative che disciplinano l’uso di veicoli aerei senza pilota per l’applicazione di prodotti fitosanitari, sia ai sensi dell’attuale Direttiva sull’uso sostenibile sia della proposta futura di regolamentazione sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Secondo la normativa europea, gli Stati membri possono esentare i droni dal divieto di applicazione di prodotti fitosanitari tramite veicoli senza pilota a condizione che dimostrino che i rischi associati al loro impiego siano inferiori rispetto a quelli derivanti dall’uso di altre attrezzature aeree e terrestri. In altre parole, l’impiego dei droni è subordinato alla prova che questi comportino minori rischi per la salute umana e per l’ambiente rispetto alle soluzioni di applicazione tradizionali.

Il progetto prevede lo sviluppo di scenari realistici e rappresentativi per questo tipo di volo, adattati alle condizioni agro-ambientali tipiche del Mediterraneo. In particolare, si concentrerà sulla valutazione di scenari relativi alla deriva ambientale, alla sicurezza degli operatori e degli astanti, nonché all’esposizione alimentare ai residui. AVA-ASAJA lavorerà per integrare nel settore tecnologie che ottimizzino il controllo dei parassiti e proteggano l’ambiente e la salute di produttori e consumatori.

Il progetto si inserisce anche in un contesto legislativo che potrebbe aprire nuove opportunità. Ad esempio, l’Assemblea nazionale francese ha appena approvato una legge che autorizza l’applicazione di prodotti fitosanitari tramite droni su determinate colture, come banane e alcuni vigneti, quando la pendenza del terreno supera il 20%.

L’Unione europea cofinanzia l’80% di DRONSafe attraverso il Piano strategico della PAC-FEADER con un contributo di 584.391,17 euro.

Per maggiori informazioni:
AVA-ASAJA
[email protected]
www.avaasaja.org

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