Il marsalese Massimo Santoro nuovo segretario generale della Fai Cisl Palermo Trapani

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Palermo, 20 febbraio 2025 – È Massimo Santoro, 56 anni di Marsala, il nuovo segretario generale della Fai Cisl Palermo Trapani. Il sindacalista è stato eletto al culmine del congresso che si è svolto a Isola delle Femmine con la partecipazione della segretaria generale della Cisl Palermo Trapani Federica Badami, del segretario generale della Fai Cisl Sicilia Adolfo Scotti e del segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota. Al fianco di Santoro in segreteria sono stati eletti Cristina Miceli e Vincenzo Cuttitta. Già segretario provinciale della Fai Trapani nel 2010, componente di segreteria della Fai Palermo Trapani dal 2013 e dal 2017 segretario provinciale della Cisl Palermo Trapani, Santoro succede al segretario uscente Franco Nuccio, che con la sua relazione ha aperto i lavori del congresso.
Per il neo eletto, la parola chiave è territorio: “Territorio nell’accezione di ‘cura’, prevenzione del dissesto e tutela attraverso il lavoro idraulico forestale e dei consorzi di bonifica, per mettere in sicurezza il futuro delle prossime generazioni attraverso l’equilibrio tra ambiente e lavoro. Occorre quindi lavorare in modo progettuale, individuando aree di intervento e risorse economiche e umane, e confrontarci con i comuni in cui molto c’è da fare per mettere in sicurezza il territorio e proteggerlo dai danni provocati dai repentini cambiamenti climatici”, ha detto Santoro. Fra i tanti temi al centro del congresso, lo sciopero dei forestali indetto per il prossimo 26 marzo per chiedere la riforma del settore e il tema della tutela dei boschi. Secondo la Fai Cisl, infatti, serve un nuovo piano di acquisizioni di aree boscate e non, vicine ai demani forestali, un maggiore controllo del territorio anche con strumenti messi a disposizione dalla tecnologia più avanzata, come quella satellitare, e con un efficientamento della macchina di intervento attivo. Altra sfida, per la Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl, è la lotta al caporalato: “I braccianti sono sempre più lavoratori immigrati, è necessario un approccio più efficace che favorisca il miglioramento delle loro condizioni di vita, anche con l’aiuto dei mediatori culturali”, ha aggiunto Santoro; per favorirne l’inclusione per la Fai Cisl è necessario anche eliminare le difficoltà nel riconoscimento del loro stato giuridico e nelle procedure per l’ottenimento di permessi di soggiorno. Centrale poi, per lo sviluppo economico dei territori, il rilancio della filiera agroalimentare e della pesca. “Bisogna sempre di più valorizzare la forte identità dei nostri prodotti agroalimentari e promuoverli sui mercati internazionali, sostenere il legame fra agroalimentare e turismo enogastronomico e promuovere tecniche agricole innovative e sostenibili”, ha aggiunto il segretario generale Fai Cisl Palermo Trapani.
Per il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti, “è necessario ora più che mai avviare una strategia regionale sul fronte degli interventi manutentivi a salvaguardia del territorio e che coinvolgano anche i terreni abbandonati: serve dunque ripartire proprio dalla valorizzazione del sistema boschivo e da interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico. Programmare deve essere la parola chiave, perché la tutela dell’ambiente non può dipendere solo da interventi emergenziali, e solo con una seria programmazione si possono dare anche risposte ai lavoratori”. Scotti ha ricordato poi il prossimo passo della battaglia per ottenere la stabilizzazione per i forestali siciliani e una riforma del settore che metta in sicurezza il territorio dell’isola, lo sciopero generale per il prossimo 26 marzo: “Una seria riforma del settore forestale non è più rinviabile, serve un progressivo ricambio generazionale all’interno di una gestione pubblica del nostro patrimonio ambientale”.
Per la segretaria generale della Cisl Palermo Trapani, Federica Badami, “il titolo del congresso della nostra Fai, ‘Alimenta il Futuro: lavoro, partecipazione e sostenibilità’”, contiene tutte le parole chiave che sono il cuore dell’impegno della Federazione, e che rappresentano le basi per un piano di sviluppo che guardi ad un futuro che, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale, crei posti di lavoro e formi i nostri giovani per svolgere le professioni di domani. L’agroalimentare, soprattutto il vitivinicolo, è un comparto strategico che rappresenta un volano per i nostri territori ed esprime eccellenze che all’estero ci invidiano, la sua promozione e valorizzazione sono essenziali per il futuro sostenibile, che non può prescindere dalla tutela di un territorio che, dal punto di vista ambientale, ha bisogno di interventi continui per eliminare quelle fragilità che portano al dissesto idrogeologico. Su tutto questo siamo a fianco della Fai Cisl Palermo Trapani”.
Al Congresso è intervenuto anche il segretario generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota, che ha confermato il pieno sostegno del sindacato alla mobilitazione per la forestazione siciliana e ha sottolineato, tra le varie priorità, la partecipazione dei lavoratori nelle imprese e la tutela dell’occupazione davanti alle tensioni geopolitiche attuali: “L’agroalimentare italiano ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo nell’economia nazionale, arrivando al 15% del Pil nazionale e a un export cresciuto del 90% in un decennio, con quasi 3 milioni di lavoratori nelle filiere che vanno dal campo alla tavola, ma oggi va scongiurata la reintroduzione dei dazi. Già nel 2019 – ha ricordato Rota – l’amministrazione Trump colpì diversi prodotti agroalimentari italiani, se reintrodotti oggi i dazi costerebbero secondo l’Istat 1,6 mld al nostro export, colpendo specialmente il vitivinicolo, molto presente negli Usa, con ricadute importanti anche sul lavoro. Auspichiamo dunque che una scelta di contatti multilaterali possa sviluppare ragionamenti più ponderati ed evitare conflitti commerciali che nel lungo periodo danneggiano tutte le parti, non solo chi subisce i dazi ma anche chi li impone”.


Palermo, 20 febbraio 2025

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