Negli ultimi decenni, il Chupa Chups si è affermato come uno dei dolci più iconici del mondo, amato da bambini e adulti di ogni generazione. Tuttavia, recentemente è emerso un aspetto meno noto di questa popolare caramella: il rischio di soffocamento nei bambini sotto i cinque anni. A seguito delle segnalazioni ricevute dall’associazione Salvagente Italia(*), l’azienda Perfetti Van Melle, attuale proprietaria del marchio, ha deciso di inserire un avvertimento sulle confezioni e sulle proprie pagine online, raccomandando di non somministrare Chupa Chups ai bambini di età inferiore ai cinque anni.
L’invenzione del Chupa Chups
Il Chupa Chups ha un’origine curiosa e innovativa. Come raccontato dal National Geographic (2023) fu creato nel 1958 dall’imprenditore catalano Enric Bernat, che ebbe l’intuizione di inserire un bastoncino di plastica in una sfera di caramella per rendere più semplice e pulito il suo consumo. Prima della sua invenzione, i bambini tendevano a togliere e rimettere in bocca le caramelle con le mani sporche, generando disagio tra i genitori. Bernat volle quindi offrire un’alternativa pratica e igienica, comparando il consumo del Chupa Chups all’uso di una forchetta per mangiare un dolce.
Grazie a una strategia di marketing innovativa e a un forte investimento nella distribuzione, il prodotto divenne presto un successo. Il nome iniziale della caramella doveva essere “Gol”, per richiamare l’idea di un pallone che entra in porta (ovvero nella bocca del consumatore). Tuttavia, non riscosse il successo sperato, e il marchio venne riformulato come “Chupa Chups”, ispirato a una celebre campagna pubblicitaria radiofonica. Nel 1969, Salvador Dalì disegnò il logo ufficiale, contribuendo ulteriormente alla diffusione globale del marchio.
Il successo internazionale
Dopo aver conquistato il mercato spagnolo, il Chupa Chups si espanse rapidamente in Francia, Regno Unito, Germania e infine negli Stati Uniti. Negli anni ’80 divenne un fenomeno globale, tanto che persino il detective Kojak, interpretato da Telly Savalas nella serie TV omonima, contribuì alla sua popolarità rendendolo un accessorio caratteristico del suo personaggio. Nel 2006, il gruppo italo-olandese Perfetti Van Melle acquistò l’azienda, continuando a distribuire il prodotto in oltre 130 paesi.
Il rischio per i bambini piccoli
Nonostante il suo grande successo, il Chupa Chups non è esente da rischi, specialmente per i più piccoli. Secondo l’associazione Salvagente, il pericolo principale deriva dalla possibilità che la sfera di caramella si stacchi dallo stecco, causando soffocamento nei bambini sotto i cinque anni. Gli esperti sottolineano che a quell’età i bambini non hanno ancora la capacità di gestire efficacemente un’occlusione delle vie respiratorie, mentre un bambino più grande è in grado di reagire espellendo il pezzo di caramella. Studi evidenziano che il 70% dei genitori somministra caramelle dure ai bambini sotto i quattro anni, nonostante le linee guida mediche consiglino di evitarle fino ai cinque anni.
Per rispondere a queste preoccupazioni, Perfetti Van Melle ha introdotto una chiara avvertenza sui suoi prodotti, segnalando il rischio e invitando i genitori a una maggiore attenzione. A questo punto la stessa indicazione dovrebbe essere presente su tutte le confezioni di caramelle dure.
Caramelle e bambini
Oltre al rischio di soffocamento è importante ricordare che il consumo di Chupa Chups (ma delle caramelle in generale), pur essendo molto diffuso, solleva importanti preoccupazioni nutrizionali, soprattutto se si considera la dieta dei più piccoli. Con 9,9 g di zucchero e 46 kcal per pezzo da 12 g, questi lecca-lecca forniscono un apporto di zuccheri liberi molto elevato rispetto alle raccomandazioni dell’OMS.
I bambini sotto i 2 anni non dovrebbero assumere zuccheri liberi, rendendo del tutto inappropriata la loro introduzione nella dieta. Per i bambini dai 3 ai 5 anni (1.411 kcal/dia), un solo Chupa Chups rappresenta già il 65% del limite ideale e il 32% del limite massimo di zuccheri liberi giornalieri. Anche per la fascia 6-10 anni (1.835 kcal/dia), l’apporto resta significativo, coprendo il 50% del valore ideale e il 25% del valore massimo (dati LARN – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014). Questi dati evidenziano come il consumo di Chupa Chups debba essere occasionale e inserito con attenzione in un’alimentazione equilibrata, al fine di prevenire rischi legati a un eccessivo consumo di zuccheri, come obesità e problemi dentali.
Il Chupa Chups è senza dubbio un simbolo della cultura pop e un prodotto che ha rivoluzionato il mondo delle caramelle. La sua storia, dal geniale intuito di Enric Bernat fino alla diffusione internazionale, dimostra come un’idea semplice possa trasformarsi in un’icona globale. Tuttavia, come per tutti i prodotti alimentari destinati (soprattutto) ai bambini, è fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei potenziali rischi e che le aziende adottino misure per garantire un consumo sicuro.
(*) Salvagente è un’Associazione di Promozione Sociale impegnata nella diffusione della cultura del Primo Soccorso che si propone di creare eventi accessibili a tutti.
©Riproduzione riservata. Foto: Salvagente, Chupachups.it
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
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