Pnrr: cantieri della “Missione Salute” in ritardo
Torino – Tantissimi progetti partiti tardi rispetto ai piani, tanti altri arrivati oltre i termini, alcuni nemmeno iniziati: degli oltre 260 mila interventi inseriti nel Pnrr quelli della missione 6, la “Missione Salute”, sono tra quelli più in ritardo, scrive il quotidiano la Stampa. Secondo l’ultimo monitoraggio aggiornato a metà dicembre, infatti, su 19,2 miliardi a disposizione ne sono stati spesi appena 3,48, ovvero il 18,1% del totale. Percentuale che si dimezza se si controlla lo stato di avanzamento dei progetti relativi alla realizzazione delle 1.416 Case di Comunità e dei 427 Ospedali di Comunità previsti dal piano. Interventi che nella stagione del post-Covid avrebbero il compito di migliorare i servizi ai cittadini e di alleggerire la pressione sugli ospedali evitando sia ricoveri impropri che accessi impropri nei pronto soccorso. “A tre anni dall’avvio del Pnrr e a 16 mesi dalla scadenza, lo scenario dello stato di attuazione della Missione Salute è allarmante con troppi progetti che procedono a rilento, con ritardi nell’esecuzione dei lavori o ancora fermi alla fase di progettazione” denuncia Daniela Barbaresi della segreteria confederale Cgil, segnalando che “le poche opere completate e collaudate rendono concreto il rischio di non conseguire gli obiettivi strategici entro le scadenze previste”. Degli 8.871 progetti di cui è possibile monitorare l’iter di attuazione, solo il 35% risulta concluso, mentre il 40,8% presenta ritardi in almeno una delle fasi di attuazione. «Particolarmente preoccupante e incerta risulta essere la situazione per la realizzazione delle Case della comunità e degli Ospedali di Comunità: strutture strategiche per l’attuazione della riforma dell’assistenza territoriale» rileva il sindacato segnalando che su un totale complessivo di 1.835 progetti appena 73 (4%) risultano conclusi, 782 sono in corso, 824 hanno iniziato in ritardo, 126 sono stati avviati ma non sono stati ancora conclusi nei termini previsti, mentre gli ultimi 30 risultavano da avviare. In pratica un progetto su due è in ritardo.
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