TOSCANA ECONOMY – Dife: un percorso di sostenibilità

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Dife S.p.a. lancia il nuovo bilancio di sostenibilità relativo alle iniziative e performance ambientali del 2023

Il percorso di misurazione e comunicazione della Sostenibilità per Dife è iniziato dal 2022, anno durante il quale la direzione si è posta l’obiettivo di armonizzare e integrare la Sostenibilità all’interno del proprio modello di business.

Attraverso il primo Bilancio di Sostenibilità, uscito nel 2023 – relativo all’analisi dell’anno 2022 – si è potuto organizzare la rendicontazione di Sostenibilità in Dife in modo definito e confrontabile.

Il Bilancio segue gli standard e le direttive europee, basandosi su un metodo di logica integrata (Integrated Thinking), ovvero una struttura di suddivisione per capitali di tipo finanziario, infrastrutturale, sociale, relazionale, umano e naturale, che determinano la creazione di valore.

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Lorenzo Romani

Questa logica permette di comprendere il percorso strategico in Dife e approfondirlo per macroaree di competenza quali, la gestione dei clienti, il recupero e lo smaltimento di materie prime e la manutenzione continua degli impianti.

“Dife non è semplicemente un’azienda che gestisce i rifiuti, ma una realtà che può essere definita come una vera e propria famiglia impegnata a contribuire agli obiettivi fondamentali di economia circolare” afferma Lorenzo Romani, Responsabile Marketing Dife SpA.

Dife, infatti, eroga servizi che per loro natura svolgono un ruolo chiave nella gestione degli impatti ambientali. La misurazione degli stessi, è avvenuta basandosi sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, riconosciuti dall’ONU e facenti parte dell’Agenda 2030.

Con piacere, valutiamo che rispetto al 2022, nel 2023 sono state condotte attività volte al raggiungimento di altri 3 Obiettivi – che si aggiungono ai 9 già presi in considerazione nel Bilancio precedente relativo al 2022 – il numero 5, a sostegno della Parità di genere, il numero 10, riguardante la Riduzione delle disuguaglianze e il numero 11 che mira a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

“Le azioni di miglioramento nel 2023 si sono concentrate sulla riduzione dell’impatto ambientale con lo sviluppo di un modello per la quantificazione delle emissioni GHG (Carbon Footprint), sulla loro riduzione attraverso l’ottimizzazione dei trasporti e

 sull’ampliamento delle aree verdi, grazie alla partecipazione a progetti territoriali, come la creazione del nuovo parco nella città di Pistoia intitolato a Giancarlo Piperno, in collaborazione con Legambiente” (Lorenzo Romani, Dife SpA).

TOSCANA ECONOMY - Dife: un percorso di sostenibilità

Inoltre, è stato fatto un grande passo avanti in materia di innovazione – con l’obiettivo a lungo termine di raggiungere la

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 carbon-neutrality entro il 2030 – grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico.

Iniziato nel 2023, con l’avviamento delle pratiche e degli interventi strutturali, l’impianto è stato ultimato a gennaio 2025. I pannelli fotovoltaici si trovano sopra la copertura della sede di Serravalle 1 e con la potenza di 298 kW permetteranno di efficientare i consumi elettrici, andando a coprire circa il 30% dei consumi.

Quindi possiamo affermare che dall’inizio di quest’anno (2025), parte dell’energia in Dife è autoprodotta e proviene da fonte rinnovabile.

In materia di innovazione digitale invece, Dife ha sviluppato l’infrastruttura tecnologica, per una gestione avanzata e di qualità, grazie al potenziamento del Portale Clienti e Fornitori.

“In generale, la promessa è quella di riuscire a portare avanti i 12 obiettivi totali scelti da Dife, sui quali l’azienda fonda i suoi valori, per garantire uno sviluppo sostenibile e costante” (Lorenzo Romani, Dife SpA).

Nel nuovo Bilancio di Sostenibilità è stato inserito anche un nuovo metodo di analisi, (come anticipato nel primo Bilancio uscito) riguardante la materialità.

L’Analisi della materialità coinvolge gli stakeholder che interagiscono con l’azienda, che nel caso specifico di Dife sono: il Consiglio di amministrazione (CDA), i Dipendenti, Clienti e Fornitori, le Banche, ENP e società sportive, la Comunità locale, la Pubblica amministrazione, gli Istituti scolastici e i Mass media.

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I dati ottenuti, frutto di studio, ricerca e sondaggi da parte degli esperti, permettono di valutare complessivamente sia la capacità di influenza delle parti interessate, sia il loro impatto economico, sociale e ambientale sull’azienda.

Questo metodo ha permesso, inoltre, di identificare rischi e opportunità, per una gestione sempre più sostenibile.

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