Birra, il futuro del settore passa da ricerca e produzione Made in Italy

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Il settore brassicolo italiano guarda al futuro puntando su innovazione, ricerca e sostenibilità. Sono questi i temi principali emersi nel corso del talk “I grandi birrifici a sostegno della ricerca e del Made in Italy brassicolo“, organizzato da Carlsberg Italia durante Beer&Food Attraction a Rimini. Un incontro che ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’industria e delle istituzioni, con l’obiettivo di discutere le strategie per rafforzare la competitività del comparto in un contesto complesso.

Il ruolo della birra nell’economia italiana

Nonostante le incertezze economiche e geopolitiche, il mercato della birra in Italia continua a registrare una crescita, con un aumento del 2% sia nel canale Ho.Re.Ca. che nella grande distribuzione. “Il settore della birra è resiliente e continua a essere un potente motore economico per il Paese”, ha affermato Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia, sottolineando l’importanza di un approvvigionamento locale e sostenibile delle materie prime e portando a esempio il Birrificio Angelo Poretti che produce la quasi totalità delle sue birre in Italia, a Induno Olona (VA).

Uno degli aspetti centrali del dibattito è stato il rafforzamento della produzione di luppolo nel nostro Paese. Dal 2019, Carlsberg Italia collabora con Italian Hops Company per sviluppare una filiera italiana del luppolo, un’iniziativa che si inserisce nel più ampio contesto della transizione verso pratiche di agricoltura rigenerativa. “Abbiamo una produzione fortemente radicata nel territorio italiano e siamo il primo grande birrificio a utilizzare una varietà di luppolo coltivato in Italia nella produzione delle nostre birre. È il nostro contributo concreto alla crescita della filiera”, ha aggiunto Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia.

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Le istituzioni e il supporto al settore brassicolo

Durante il talk, i rappresentanti istituzionali hanno discusso delle diverse sfide del comparto, tra cui il costo delle materie prime e l’impatto dell’aumento dei prezzi energetici. “La birra si conferma una delle protagoniste principali della dieta mediterranea e delle abitudini alimentari”, ha affermato Giulio Centemero (VI Commissione Finanze – Camera dei Deputati), evidenziando come il settore generi circa 10,2 miliardi di euro di valore condiviso in Italia. Centemero ha inoltre ribadito la necessità di ridurre le accise sulla birra, attualmente tra le più alte in Europa, per incentivare gli investimenti nel settore.

Stefano Vaccari (XIII Commissione Agricoltura – Camera dei Deputati) ha posto l’accento sulla necessità di sviluppare una filiera italiana della birra, promuovendo la produzione di materie prime come il malto d’orzo e il luppolo. “Dobbiamo investire in innovazione, ricerca e sviluppo, mettendo a disposizione strumenti per la crescita del settore e la valorizzazione delle materie prime italiane”, ha sottolineato.

Ricerca e sviluppo per il futuro della birra italiana

E un ruolo chiave nello sviluppo della filiera è giocato proprio dalla ricerca. Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha recentemente siglato un accordo strategico con Carlsberg Italia per promuovere l’innovazione nel settore del luppolo coltivato nel nostro Paese. “Puntiamo su qualità, sostenibilità, promozione della multidisciplinarietà e trasferimento tecnologico. Stiamo lavorando insieme al mondo produttivo per ottenere birre a basso tenore alcolico sfruttando lieviti adatti o fortificate con estratti botanici in grado di esaltare il profilo nutrizionale e nutraceutico della bevanda e, al tempo stesso, l’esperienza sensoriale del consumatore”, ha spiegato il presidente del Crea, Andrea Rocchi, ricordando come il Consiglio sia impegnato da 15 anni a 360 gradi sulla filiera.

Premio per l’innovazione tecnologica

Durante la manifestazione, Carlsberg Italia è stata premiata nell’ambito dei Lorenzo Cagnoni Awards nella categoria Technology per il sistema di spillatura DraughtMaster Extra10. Il sistema, frutto di tre anni di ricerca e un investimento di oltre 15 milioni di euro, rappresenta un’innovazione nel campo della spillatura della birra, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi.

Anche in uno scenario complesso e complicato, il dibattito a Beer&Food Attraction ha confermato il ruolo strategico del settore brassicolo per l’economia italiana. La crescita futura dipenderà però dal mondo in cui verranno affrontate le sfide del mercato globale: innovazione, sostenibilità e rafforzamento della filiera produttiva nazionale, ma anche supporto istituzionale, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle accise e gli incentivi agli investimenti in ricerca e sviluppo.



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