“Città sostenibile e attrattiva” Il nuovo Pug per quattro mesi al vaglio dei cittadini con sette incontri

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Primo “assaggio” del percorso amministrativo del nuovo Pug, il Piano Urbanistico Generale che diventerà lo strumento di pianificazione urbanistica dei prossimi anni nel Comune di Piacenza. La complessa e articolata illustrazione del maxidocumento è stata proposta in commissione consigliare 2 (urbanistica e territorio) a cura dell’architetto di Parma Fabio Ceci in rappresentanza delle rete temporanea di professionisti che hanno redatto il piano. Il Pug arriva in consiglio comunale dopo un lunghissimo percorso di consultazione e raccolta di informazioni, attraverso una serie di appuntamenti pubblici: la proposta di piano verrà assunta dalla giunta, resterà quindi fino a 120 giorni a disposizione dei cittadini che potranno avanzare osservazioni. Il piano approderà in consiglio comunale per la prima adozione e quindi trasmesso al Cuav, il comitato urbanistico di area vasta presso la Provincia, da qui scatterà l’ultima fase fino all’approvazione fino al voto finale del consiglio comunale. Nel corso dell’iter, è stato precisato, ci saranno sette presentazioni pubbliche rivolte ai piacentini nell’ambito del percorso di Piacenza Partecipa.

La commissione

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L’architetto Ceci è partito dai grandi principi generali del consumo di suolo zero e del criterio della rigenerazione urbana, per toccare la semplificazione normativa che viene garantita dal Pug attraverso nuove regole di gestione. Ceci ha precisato che nel piano non vengono indicate le eventuali aree di espansione urbana consentite dalla legge regionale (la quota del 3% del territorio già urbanizzato: poco meno di 970mila metri quadrati), ma si definiscono quali caratteristiche dovranno avere eventuali nuovi sviluppi insediativi, ovvero tutti i requisiti richiesti, come ad esempio la necessità che nuovi edifici siano contigui al tessuto già urbanizzato e non isolati. “Occorre inoltre accompagnare – ha puntualizzato – un miglioramento qualitativo del tessuto logistico esistente, in termini ambientali e di servizi”.

mappa pug

Una mappa del Pug

L’assessore comunale Adriana Fantini ha fornito alcuni elementi chiave del mandato politico fornito ai progettisti per la costruzione della proposta. “Abbiamo dato un mandato politico agli estensori del Pug – ha affermato – per il mantenimento di un equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo. Il percorso ha previsto diversi momenti di ascolto, con 30 incontri, 12 convegni, un questionario sottoposto ai cittadini, cinque audizioni delle compagini sociali. Una grande mole di informazioni raccolte che ha permesso di raccogliere le indicazioni della nostra comunità. Il Pug accoglie strategie e soluzioni sentite come efficaci, abbiamo chiesto agli estensori di accogliere quattro sfide: ambiente, attrattività, lavoro e sicurezza. Ne è uscita una prospettiva di città per il futuro, dentro alla quale sono state declinate precise strategie urbane e azioni”.

In tema di città sostenibile, nel piano sono indicate alcune azioni da mettere in pratica: come il recupero di 970mila mq di aree edificabili non attuate, la trasformazione di terreni non coltivabili in hub per energia rinnovabile, come parchi fotovoltaici, la riqualificazione di edifici esistenti, la realizzazione di centri per la produzione di energia da fonti rinnovabili integrati con infrastrutture pubbliche. Viene incentivata inoltre la cosiddetta “de-sigillazione” delle aree impermeabili all’esterno del territorio urbanizzato, il recupero degli insediamenti rurali dismessi anche favorendo la riconversione.

Tra i passaggi del piano sottolineati da Fantini, quello relativo ai nuovi insediamenti della logistica: “Nel piano si prevede uno sviluppo non superiore al 50% nei prossimi dieci anni della quota di espansione del 3% prevista dalla legge regionale. Eventuali nuovi insediamenti verranno adeguati e integrati al polo esistente, seguendo principi di pubblica utilità e garantendo una governance efficace, sicurezza degli accessi, autosufficienza energetica e servizi adeguati per i lavoratori”. Inoltre una componente essenziale inserita nel piano riguarda l’intermodalità ferroviaria, “con il completamento e il potenziamento delle infrastrutture rotabili mediate la realizzazione della stazione pubblica delle merci. Questo prevede l’impegno a utilizzare in modo efficiente le linee ferroviarie esistenti, l’impiego di mezzi a zero impatto ambientale e la realizzazione di nuove strutture con materiali interamente riutilizzabili, standard qualitativi superiori alla norma e una progettazione in altezza per ridurre il consumo di suolo”. “Nel Pug viene esclusa – ha evidenziato – la perequazione territoriale con altri comuni e si garantisce una rigorosa valutazione delle espansioni consentite”. Infine “la rigenerazione delle aree dismesse sarà incentivata attraverso misure specifiche, come volumetrie aggiuntive, agevolazioni fiscali e strumenti per il cambio di destinazione d’uso degli edifici riqualificati”.





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