L’industria meccanica si trasforma per crescere

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L’industria italiana sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Non si tratta solo di robotica avanzata e Intelligenza artificiale, che ormai permeano ogni ambito della produzione, ma di un cambio di paradigma: l’innovazione non è più solo una questione di tecnologia, ma anche di cultura. «Il capitale umano è il primo asset strategico per affrontare le sfide della competitività globale», sottolinea Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia, il colosso fieristico che nel nostro Paese organizza da anni SPS Italia, la fiera che dal 13 al 15 maggio riunirà a Parma il meglio dell’automazione industriale e del digitale.

Non solo fiera, ma anche un vero e proprio laboratorio di idee e progetti concreti per connettere imprese, istituzioni e mondo della formazione. Per non restare confinata solo tra i padiglioni fieristici, infatti, negli ultimi anni SPS ha scelto di portare il dibattito direttamente nei distretti produttivi con SPS on Tour, un ciclo di incontri che attraversa l’Italia per mettere in dialogo gli attori dell’ecosistema industriale locale. Il primo appuntamento del 2025 parte oggi da Pescara, dando il via a un percorso che culminerà nella fiera in programma a maggio a Parma. «Abbiamo deciso di accompagnare l’appuntamento fieristico annuale con tappe di avvicinamento per raggiungere le diverse filiere – spiega Wich –. In ogni regione c’è una specializzazione da valorizzare attraverso l’innovazione. Se da un lato il contatto con gli espositori ci offre una panoramica sulle soluzioni tecnologiche, gli incontri nei territori ci permettono di evidenziare case history significative, non solo nelle grandi aziende, ma anche nelle pmi».

In tutto questo ha un ruolo fondamentale il coinvolgimento di un Comitato Scientifico composto da università, esperti di settore, responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine provenienti da alcune delle maggiori realtà produttive italiane. «Dal Comitato riceviamo un orientamento fondamentale per creare una manifestazione in linea con le esigenze del manifatturiero. I membri, oggi oltre 180, si confrontano in occasione di riunioni periodiche, con visita agli stabilimenti produttivi, mettendo a fattor comune la propria esperienza nell’automazione e nella trasformazione digitale, applicata ai diversi settori industriali: un esempio virtuoso di collaborazione e networking nel panorama italiano».

In quest’ottica, SPS Italia ha introdotto anche nuove iniziative come il Position Paper, un documento realizzato dal Comitato Scientifico per aiutare le imprese a orientarsi nelle scelte tecnologiche, e il concorso SPS Italia UP Challenge, che premia start-up innovative in grado di generare un impatto positivo sulla società. «In linea con gli obiettivi della fiera, Position Paper rende la tecnologia più comprensibile e mette concretamente l’uomo al centro rivolgendosi alle risorse che operano nella ricerca & sviluppo e nella produzione, ma anche ai decision maker e al management che si trovano a fare delle scelte per attuare strategie di innovazione all’interno della fabbrica», commenta Wich.

L’innovazione, però, non può prescindere anche dalla formazione continua. In un mondo del lavoro che evolve rapidamente, colmare il gap tra domanda e offerta di competenze è una sfida cruciale. «Il mismatch delle competenze è un ostacolo concreto – sottolinea Wich –. L’Europa fatica a tenere il passo con Cina e Stati Uniti e il ritardo nella diffusione delle nuove tecnologie è spesso legato alla carenza di competenze adeguate ». SPS Italia ha così rafforzato il proprio impegno nel supportare la crescita delle competenze, attraverso iniziative per favorire il dialogo tra aziende e mondo accademico e mettere in contatto studenti, start-up e imprese.

Un’attenzione che non si limita ai giovani, ma che si estende anche a un altro grande tema: la parità di genere nel settore industriale. «L’industria italiana non può più permettersi di essere un settore a prevalenza maschile», sottolinea Which, spiegando che il progetto She SPS Italia nasce proprio per evidenziare il ruolo delle donne nell’automazione industriale e promuovere modelli di mentorship femminili. «I percorsi tecnico-scientifici sono ancora poco scelti dalle ragazze, spesso per ragioni culturali o per scarsa conoscenza delle opportunità offerte dalle Stem. Eppure, il maggior coinvolgimento femminile sarà fondamentale per far fronte alla carenza di operatori specializzati».

Per questo SPS Italia ha istituito anche il She SPS Italia Award, un riconoscimento dedicato alle esperienze di successo al femminile nel mondo dell’innovazione. Un passo concreto per scardinare pregiudizi e favorire un approccio all’industria più inclusivo e sostenibile. Certo, spiega il numero uno di Messe Frankfurt Italia, l’innovazione non è solo una questione di produttività, ma anche di qualità del lavoro. L’Intelligenza artificiale e l’automazione industriale non devono essere viste come una minaccia per l’occupazione, ma come strumenti per migliorare la vita dei lavoratori. «Le tecnologie permettono di ridurre i lavori ripetitivi e pesanti, incoraggiando il lavoratore a occuparsi di mansioni più gratificanti – sottolinea Wich –. L’Industria 5.0 mette al centro tre pilastri: sostenibilità, umano-centrismo e resilienza, e oggi le nuove generazioni scelgono aziende che rispecchiano questi valori».

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