San Marino. Enzo Merlini riconfermato Segretario Generale CSdL – GiornaleSM

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Enzo Merlini riconfermato Segretario Generale CSdL Approvata a larghissima maggioranza, con tre astenuti, la risoluzione conclusiva RSM 21 02 2025 – All’inizio della seduta di questa mattina, è avvenuta la proclamazione del Segretario Generale CSdL, con la riconferma di Enzo Merlini. Questo l’esito della votazione avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri: 208 votanti, 187 voti a favore, con una percentuale del 90%. Per Enzo Merlini, eletto al precedente 20° Congresso, si tratta del secondo mandato congressuale. La seduta è proseguita con l’intervento di saluto di Giulio Romani, Segretario Confederale della Confederazione Europea dei Sindacati (CES), e con la tavola rotonda “San Marino e l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea”, a cui hanno partecipato lo stesso Enzo Merlini, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari, il Prof. Michele Chiaruzzi, Direttore del Centro di Ricerca per le relazioni internazionali della UNIRSM, il Segretario Generale dell’ANIS William Vagnini. Il dibattito è stato coordinato da Sara Bucci, giornalista di San Marino RTV. Al temine della mattinata è stata approvata a larghissima maggioranza, con tre astenuti, la risoluzione conclusiva, che fissa gli impegni e gli obiettivi della Confederazione del Lavoro per il prossimo mandato congressuale. I lavori del 21° Congresso si sono conclusi con la votazione su scheda per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo CSdL. Risoluzione Conclusiva A conclusione del dibattito svoltosi nelle assemblee sui posti di lavoro, nei Congressi di Federazione e durante i lavori di questa assise, grazie ai numerosi e qualificati interventi dei delegati, il 21° Congresso CSdL approva e fa propri il documento di base, le mozioni conclusive delle categorie e la relazione del Segretario Generale uscente Enzo Merlini. L’ACCORDO DI ASSOCIAZIONE CON L’UNIONE EUROPEA La CSdL sostiene l’Accordo di Associazione di San Marino con l’UE, convinta della necessità di coglierne le relative opportunità economiche, sociali e culturali. Chiede di superare i ritardi accumulati che generano incertezza. L’accordo deve consentire a imprese e cittadini di accedere a nuove possibilità di sviluppo, istruzione e lavoro, valorizzando le peculiarità del Paese, con particolare attenzione all’occupazione interna. Sollecita una campagna informativa chiara e una consultazione popolare, una volta acquisite tutte le informazioni necessarie. La transizione normativa dovrà essere gestita con trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza. PER UNO SVILUPPO EQUO, SOSTENIBILE E INNOVATIVO La passata legislatura non ha delineato un piano di sviluppo, privilegiando politiche fallaci. Il modello economico deve fondarsi su innovazione e sostenibilità, evitando logiche di breve termine. Servono politiche per imprese ad alto valore aggiunto, turismo integrato e valorizzazione del commercio locale. L’Università di San Marino va rafforzata, garantendo alloggi agli studenti e sostenendo i sammarinesi che studiano fuori. Il sistema bancario deve rafforzarsi, adeguandosi agli standard europei per ampliare le opportunità di crescita ed un accesso al credito concorrenziale, a sostegno di cittadini ed imprese. DEBITO PUBBLICO E GIUSTIZIA SOCIALE La CSdL ribadisce l’urgenza di una gestione responsabile del debito pubblico. Nonostante il miglioramento delle entrate, il peso degli interessi, in particolare quelli relativi al debito estero, resta insostenibile. Evitare nuovi disavanzi è prioritario, rafforzando il sistema di accertamento fiscale e potenziando i controlli sulle ricchezze incompatibili con i redditi dichiarati. La CSdL propone una tassa progressiva sui patrimoni plurimilionari per recuperare almeno parte delle imposte sottratte al fisco, finalizzata a ridurre il debito e finanziare al contempo lo stato sociale e gli investimenti strategici. La transizione dal sistema d’imposta monofase all’IVA è necessaria per allinearsi agli standard europei, calibrandola in modo tale da non produrre inflazione ed effetti speculativi. Va fermato il fenomeno dei grandi debitori verso l’ISS e lo Stato. Il recupero crediti deve essere efficiente per evitare ulteriori oneri sulla collettività, interrompendo altresì la concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici corretti. SANITÀ PUBBLICA Il sistema sanitario pubblico, causa politiche inadeguate, è minacciato da una privatizzazione strisciante, evidenziata anche da lunghe liste d’attesa. La CSdL rifiuta questa deriva e si impegna per il mantenimento del diritto universale alla salute. Serve personale sanitario e socio-sanitario, investimenti infrastrutturali e programmazione per assicurare condizioni lavorative stabili. Il potenziamento della medicina territoriale è essenziale, così come la riduzione del carico sui medici di base, migliorando al contempo l’accesso alle cure domiciliari. La CSdL si oppone alla prescrizione medica di farmaci non mutuabili, che vanno inseriti nel prontuario. POLITICHE DEL LAVORO La CSdL sottolinea come l’economia reale sia un pilastro anche per la stabilità occupazionale. Persistono comunque criticità, precariato, divario di genere e la mancata piena applicazione delle norme contrattuali. Servono maggiori tutele, stabilità contrattuale e contrasto al lavoro irregolare. Condanna lo sfruttamento nel lavoro digitale e chiede misure per incentivare l’occupazione di over 50 e di persone con disabilità. Chiede con forza migliori prospettive per i giovani e i laureati, che sempre più numerosi si trasferiscono all’estero, scelta che per la CSdL non deve essere condizionata da mancate opportunità di lavoro. Il Governo deve dare risposte concrete senza ulteriori rinvii. I CONTRATTI DI LAVORO Negli ultimi anni, i rinnovi contrattuali hanno riguardato tutti i settori, concentrandosi sugli aumenti salariali per contrastare l’inflazione. Tuttavia, persistono tariffe troppo basse nei settori dei servizi, alberghiero e ristorazione. La CSdL si impegna a far in modo che vengano ridotte queste disparità e recuperare il potere d’acquisto perduto, senza escludere il ricorso ad un referendum sul salario minimo, in caso le trattative si rivelassero infruttuose. La dignità del lavoro passa anche per una migliore conciliazione tra tempi di vita e lavoro, in particolare per le donne, penalizzate da orari imprevedibili. L’innovazione tecnologica deve essere un’opportunità e non una minaccia per i lavoratori. Inoltre, è necessario abbattere le resistenze delle imprese sullo smart working, garantendone una maggiore diffusione. POLITICA DEI REDDITI, INCENTIVI ALLA GENITORIALITÀ E FISCAL DRAG Le iniziative sindacali hanno consentito l’adeguamento degli assegni familiari e del reddito minimo, ma sono insufficienti per recuperare il potere d’acquisto perduto da lavoratori e pensionati a causa dell’inflazione. Il calo demografico è un vero e proprio dramma, in prospettiva impone azioni strutturali, sia sul piano dei servizi e dei relativi costi che su quello economico, in primo luogo superando le differenze esistenti sulla base del rapporto di lavoro o dello stato di disoccupazione. L’accudimento dei figli, quando non sono a scuola, è un altro degli elementi che ha bisogno di specifici provvedimenti. L’emergenza abitativa richiede interventi strutturali per edilizia sociale, affitti calmierati e mutui agevolati. Il PdL depositato in CGG è una buona base di partenza, ma deve avere anche l’obiettivo di contrastare i pagamenti in nero degli affitti e ridurre i tassi di interesse sui mutui. La CSdL chiede l’abrogazione delle norme in materia di concessione delle residenze a fiscalità agevolata per sportivi e pensionati, oltre alle residenze fiscali non domiciliate, anche per non incoraggiare le aspettative dei proprietari immobiliari. Il fiscal drag, previsto dalla riforma tributaria, non è stato applicato, aumentando la pressione fiscale su lavoratori e pensionati. La mancata applicazione di tale norma ha prodotto un extra gettito per lo Stato che le OO.SS. avevano richiesto di utilizzare a favore dei redditi più bassi, riducendo i contributi per i lavoratori dipendenti. A fronte del persistere del diniego del Governo, la CSdL sosterrà una causa pilota, contro un evidente abuso di potere. LA RIFORMA FISCALE Negli ultimi 10 anni il potere di acquisto dei redditi netti da lavoro e pensione si è ridotto di oltre il 10%, con punte fino al 16%, mentre le imprese hanno avuto, di contro, un’impennata degli utili, pur permanendo le ampie sacche di evasione ed elusione fiscale poste in evidenza dallo studio della CSdL. Verrà contrastato ogni tentativo di aumento della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. La CSdL chiede controlli efficaci, in particolare nei confronti di coloro che hanno tenori di vita incompatibili con i redditi dichiarati e sul grande numero di società che non dichiarano utili. L’ICEE L’ICEE è lo strumento che deve garantire una distribuzione equa degli aiuti pubblici, ma il testo del PdL attuale presenta criticità, come la sottovalutazione del patrimonio immobiliare. È necessario tarare l’incidenza dei patrimoni, ovunque posseduti, ed assicurare l’accesso alle informazioni in favore di chi sarà deputato ai controlli. Inoltre, la CSdL chiede la stipula di specifici accordi che consentano il riconoscimento dell’ICEE da parte delle università italiane, per semplificare l’accesso agli aiuti per gli studenti sammarinesi. RIFORMA PENSIONISTICA E FONDO DI RISERVA La recente riforma pensionistica ha inasprito misure tese ad aumentare i contributi, ridurre i rendimenti del primo pilastro e prolungare l’età pensionabile, al fine di ridurre il disavanzo. Servono correttivi per garantire equità, soprattutto per le donne e chi svolge lavori usuranti. FONDISS deve assicurare rendimenti adeguati, in particolare per le giovani generazioni, che avranno erogazioni pensionistiche del primo pilastro sensibilmente più basse. In alternativa, occorre ripensare l’intero modello previdenziale, con l’obiettivo di evitare l’impoverimento dei futuri pensionati. La CSdL chiede il rimborso delle somme sottratte al Fondo di Riserva di Rischio tra il 2011 e il 2014, comprensivo degli interessi. L’uso dei fondi previdenziali dei lavoratori dipendenti per coprire deficit strutturali di altre categorie è inaccettabile. SICUREZZA SUL LAVORO È urgente rafforzare la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni. La figura dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali deve essere istituzionalizzata, garantendo formazione adeguata, così come vanno rese trasparenti la nomina e le competenze dei preposti. La CSdL chiede che ogni infortunio con prognosi superiore a 30 giorni, anche quale sommatoria di più certificati medici, attivi automaticamente un procedimento penale. L’accertamento delle responsabilità deve costituire non solo un atto di giustizia, ma un deterrente contro eventuali comportamenti lassisti. Inoltre, vanno introdotte norme per proteggere i lavoratori dalle nuove emergenze climatiche, come l’esposizione a temperature estreme. LA LOTTA ALLA VIOLENZA DI GENERE E SUI LUOGHI DI LAVORO La CSdL ripudia ogni forma di violenza, in particolare se derivata da comportamenti discriminatori e razzisti; accoglie con soddisfazione la firma del Piano Nazionale, basato sulla Convenzione ILO n. 190. Il documento prevede linee guida da approfondire al tavolo tecnico in materia di formazione, prevenzione e protezione delle vittime. La CSdL è particolarmente attenta al fenomeno crescente della violenza di genere, compiuta anche attraverso atti persecutori, e chiede che i reati siano perseguibili d’ufficio. Occorre altresì favorire le denunce di terzi, proteggendo i testimoni. SERVIZI PER ANZIANI E DISABILITÀ La CSdL rivendica un sistema socio-sanitario integrato, con cure domiciliari, supporto psicologico e assistenza alle famiglie e agli anziani. Occorre una revisione delle norme sull’inclusione dei lavoratori disabili. Urge una normativa chiara per il reperimento ed il trattamento economico delle assistenti alla famiglia e agli anziani che permetta anche l’assunzione di familiari, oltre alla revisione dell’assegno di accompagnamento. Chiede altresì la realizzazione di un Hospice e il completamento della RSA “Il Casale la Fiorina” per evitare costi insostenibili fuori territorio. Inoltre, servono centri di socializzazione per combattere l’isolamento, e il cohousing per un invecchiamento dignitoso. Ribadiamo il diritto degli anziani a un invecchiamento dignitoso, che include misure concrete come permessi retribuiti per l’accompagnamento a visite mediche e il potenziamento della telemedicina, con particolare attenzione ai malati cronici” PUBBLICA AMMINISTRAZIONE La CSdL riconferma la necessità di rendere autonoma la Pubblica Amministrazione dal potere politico. Dopo 12 anni, il rinnovo del contratto collettivo del Settore Pubblico ha portato miglioramenti normativi e ha consentito un recupero, seppure parziale, del potere d’acquisto degli stipendi erosi dall’inflazione, ma restano criticità come l’assenza delle modalità di reclutamento per i docenti. È essenziale proseguire con la contrattazione di secondo livello e avviare il confronto per il prossimo rinnovo. L’AASS deve essere modernizzata e rilanciata con investimenti nelle energie rinnovabili e nell’economia circolare. Il rafforzamento dell’AASLP richiede investimenti in personale specializzato e infrastrutture pubbliche. RIFORMA DELL’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO La riforma dell’Ordinamento Giudiziario non ha fermato il continuo verificarsi di procedimenti penali caduti in prescrizione, per reati gravi come truffa, evasione fiscale, riciclaggio e infortuni sul lavoro. La CSdL chiede con forza riforme che garantiscano il celere svolgimento dei processi e l’accertamento delle responsabilità. Il senso di impunità non deve prevalere. RIFORME ISTITUZIONALI E PARTECIPAZIONE POLITICA La CSdL chiede riforme istituzionali che evitino l’abuso della decretazione e ridiano centralità al Consiglio Grande e Generale. Rivendica altresì il coinvolgimento delle parti sociali e della società civile sui provvedimenti che incidono sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle regole che sovraintendono il funzionamento delle Istituzioni. In particolare, la CSdL chiede che i lavoratori dipendenti del settore privato abbiano le stesse possibilità di partecipare all’attività politica di tutti gli altri cittadini. LAVORATORI E PENSIONATI FRONTALIERI La CSdL esprime soddisfazione per l’aumento della franchigia fiscale a 10.000 euro, ringraziando CGIL, CISL e UIL per questo importante risultato, ottenuto per tutti i lavoratori frontalieri italiani. La CSdL continua a battersi per eliminare le discriminazioni verso i lavoratori frontalieri, chiedendo parità di trattamento in materia di congedi parentali, assegni familiari e un’iniziativa diplomatica tesa a fermare le cartelle esattoriali ed a chiarire che le imposte sulle pensioni, come da convenzione, si pagano ove viene prodotto il reddito. La CSdL ringrazia la CGIL per il supporto tecnico e politico e sostiene il CSIR nelle iniziative a supporto dei diritti dei lavoratori frontalieri. Rivendica l’approvazione dello Statuto dei Lavoratori Frontalieri e il sostegno delle istituzioni sammarinesi per un Osservatorio permanente. CONTESTO INTERNAZIONALE La CSdL esprime profonda preoccupazione per la crescita dei populismi, dei nazionalismi e degli estremismi che minacciano la coesione sociale e la democrazia nel mondo. Ribadisce con forza il proprio impegno nella difesa dei valori che da sempre la contraddistinguono: la solidarietà, l’accoglienza, la tutela dei diritti umani, individuali e la promozione della pace tra i popoli. Questi principi rappresentano il fondamento irrinunciabile dell’azione sindacale e sociale. La CSdL sostiene tutti coloro che si oppongono ai tentativi delle destre estreme di smantellare le conquiste democratiche e sociali. La CSdL ribadisce il proprio ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali. Condanna fermamente ogni forma di violenza e sopraffazione perpetrata contro qualsiasi comunità o nazione e riafferma il proprio sostegno incondizionato alla Corte Penale Internazionale affinché ogni crimine contro l’umanità venga perseguito e punito con rigore e giustizia. La CSdL condanna ogni aggressione militare; sostiene la creazione di uno Stato palestinese indipendente ed una pace giusta in Ucraina che ne assicuri la sovranità ed il percorso di adesione all’UE, chiedendo un impegno attivo di San Marino nella difesa dei diritti umani e nella risoluzione dei conflitti. La CSdL sostiene il multilateralismo come unica soluzione alla prevenzione e risoluzione dei conflitti e contro i nazionalismi. In tal senso, verrà inviata la richiesta di adesione alla “COALIZIONE MONDIALE PER LA GIUSTIZIA SOCIALE”, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. RAPPORTI CON LA CGIL, ORGANISMI INTERNAZIONALI E SOLIDARIETÀ Il 21° Congresso CSdL plaude all’accordo di doppia affiliazione per le lavoratrici ed i lavoratori frontalieri, sottoscritto con la CGIL, che consente il rafforzamento della sinergia tra sindacati per la tutela dei diritti delle persone che lavorano, oltre all’erogazione di nuovi e migliori servizi, a prescindere dai confini nazionali. La CSdL e la CGIL intensificano l’azione sindacale su sicurezza, formazione e mobilità sostenibile, collaborando con i sindacati europei per un’Europa sociale più equa, nel solco dei principi fondanti delle rispettive Organizzazioni. Il 21° Congresso riconferma l’importanza e il valore delle storiche adesioni della CSdL alla CES, alla FERPA-CES e alla CSI, con l’impegno a partecipare con maggiore frequenza alle riunioni degli organismi e alle attività di queste organizzazioni sindacali internazionali. CSU E UNITÀ SINDACALE La CSdL riafferma l’importanza dell’unità sindacale per la tutela dei lavoratori e dei pensionati, ricordando come l’azione coordinata abbia portato conquiste fondamentali, dalla contrattazione collettiva alle tutele sociali. La CSdL sostiene il progetto di unità organica con la CDLS, lanciato nel 1976 con la costituzione della Centrale Sindacale Unitaria. Qualora questa prospettiva non fosse percorribile, il 21° Congresso Confederale conferisce mandato agli Organismi dirigenti di valutare la conferma o la ricerca di nuovi modelli di azione unitaria, in occasione della celebrazione dei 50 anni della CSU, nel 2026.

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