Test boccia gli gnocchi di patate di due celebri marche: “Troppi pesticidi”

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Non spiccano in positivo due nomi molto importanti nel test per individuare i prodotti migliori tra gli gnocchi di patate confezionati del supermercato. Di quali si tratta.

Gli gnocchi di patate sono sempre una idea ottima per rendere un pranzo speciale e diverso dal solito. Ed anche se non sono fatti in casa ma confezionati e comprati nel corso della consueta spesa settimanale, pazienza. Tante sono le varietà esistenti sugli scaffali che sanno comunque soddisfare il palato. Peccato però che alcune di queste non sembrino rispettare come dovrebbero le norme esistenti in materia di sicurezza alimentare.

Test boccia gli gnocchi di patate di due celebri marche: “Troppi pesticidi” (ricettasprint.it)

Un recente studio condotto dalla rivista svizzera Saldo ha sollevato preoccupazioni riguardo la presenza di pesticidi ed altre sostanze chimiche in alcuni gnocchi confezionati noti, tra cui marchi italiani molto, molto famosi. Ed i cui prodotti rappresentano una presenza abituale in alcuni spot televisivi e per altri media. Il test ha rivelato la presenza di propamocarb, un fungicida con potenziali effetti ormonali, in diverse confezioni di gnocchi refrigerati distribuiti nei supermercati svizzeri. Ed anche se si tratta di un test che interessa il territorio elvetico, alcuni nomi anche di peso sono venduti pure in Italia.

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Pesticidi negli gnocchi, i risultati del test

L’indagine ha esaminato 14 diversi marchi di gnocchi, scoprendo che quattro di essi contenevano propamocarb, sebbene in quantità al di sotto dei limiti legali. Oltre ai conosciutissimi gnocchi Giovanni Rana e Garofalo, anche nei prodotti Anna’s Best di Migros e Betty Bossi Naturaplan Bio della Coop sono emerse delle tracce di contaminanti. Gli esperti sottolineano che il propamocarb è frequentemente usato come sostituto del mancozeb, un pesticida bandito nell’Unione Europea dal 2022 a causa della sua tossicità.

La presenza di questo fungicida non è una novità per la rivista svizzera Saldo. La quale, in precedenti analisi, aveva già riscontrato propamocarb in sei su quindici prodotti analizzati, evidenziando una tendenza preoccupante nei prodotti alimentari. In aggiunta, gli gnocchi Anna’s Best della Migros hanno mostrato anche tracce di pirimifos-metile, un insetticida associato a rischi per la salute se assunto con regolarità.

Gnocchi confezionati
Pesticidi negli gnocchi, i risultati del test (ricettasprint.it)

Nonostante la presenza di questi pesticidi, nessuno dei campioni analizzati ha comunque superato i limiti legali. E questa è una buona notizia. Ma la questione solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e l’attenzione resta viva.

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La sorpresa in positivo riguarda Lidl

Il test ha messo in luce anche la presenza di clorato in quattro campioni. Questa sostanza può influenzare negativamente l’assorbimento dello iodio, fondamentale per la tiroide, e in dosi elevate può danneggiare i reni e compromettere l’ossigenazione del sangue. Tra i prodotti testati, gli gnocchi freschi di patate Giovanni Rana hanno mostrato la concentrazione più alta di clorato.

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Ciò anche se il valore sia risultato sotto la soglia di rischio stabilita dalle autorità europee. Per fortuna il test in questione ha identificato pure otto marchi privi di residui chimici, dimostrando che è possibile trovare gnocchi confezionati sicuri e privi di pesticidi. Tra questi, gli gnocchi Nonna Mia di Lidl, che appartengono a una fascia di prezzo più economica, evidenziando che la qualità non sempre è correlata al costo.

Gnocchi
La sorpresa in positivo riguarda Lidl (ricettasprint.it)

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Reagendo ai risultati del test, Coop ha avviato indagini per chiarire la presenza di propamocarb nei suoi prodotti bio, mentre Lidl ha ritirato dal mercato i gnocchi Chef Select. Giovanni Rana e Garofalo hanno difeso i loro prodotti, affermando di svolgere controlli rigorosi sui fornitori e di rispettare le normative vigenti.



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