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Sale il costo di carburante agricolo e foraggio. L’appello della Coldiretti al governo: sostegno ai coltivatori per aiutare tutti
Le piogge degli ultimi giorni non risolvono il problema della mancanza di risorse idriche per l’agricoltura. Anzi, un veloce screening degli invasi si scopre che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i livelli accumulati sono sempre meno sostenuti. «Anche nell’inverno 2025 la Puglia non riesce a venire fuori dalle conseguenze della siccità – spiegano da Coldiretti Puglia – e basta analizzare gli invasi artificiali della Capitanata per comprendere che mancano ben 85 milioni di metri cubi d’acqua rispetto all’anno scorso, pari a meno 54 per cento di risorse idriche, un quantitativo insufficiente ad arrivare all’estate».Â
Le dighe
La situazione colpisce le più grandi dighe interconnesse con la Puglia e i dati sono aggiornati al 21 febbraio scorso. Quella di Monte Cotugno conta 41,8 milioni di metri cubi di acqua in meno (da 166,9 a 125,1 milioni), mentre quella del Pertusillo ha 3,7 milioni di metri cubi in meno (da 73,8 a 70,1 milioni). La diga di Conza passa da 34 a 21,5 milioni (meno 12,5 milioni).
Tornando al comparto agricolo i problemi sono più estesi perché già lo scorso anno si decise di attingere alle scorte, ma con accumuli così bassi è chiaro che nei mesi più caldi si rischia il blocco dell’attività . E coltivare presenta spese sempre più elevate.Â
Aumenta foraggio e carburante
«A causa della mancanza di acqua – prosegue Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea delle verdure. Una situazione preoccupante dove a causa della siccità grave del 2024 ci sono stati raccolti dimezzati dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre un vasetto di miele su due con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate. Ma anche la campagna di raccolta delle olive è stata inficiata dalla siccità con un crollo di oltre il 40 per cento delle quantità rispetto all’anno prima». Intanto, Coldiretti ha sensibilizzato il governo ad accelerare nell’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio, che proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici si è trovato a dover fronteggiare situazioni mai vissute prima. «Basti pensare – sostiene Coldiretti Puglia – che il valore assicurato delle produzioni agricole per l’anno 2024 ha raggiunto i 10 miliardi per circa 65 mila imprese agricole. E un altro tema da affrontare urgentemente è la mancanza del monitoraggio Copernicus che ha lasciato fuori comuni e colture dal decreto ministeriale sulla siccità che prevede indennizzi per gli agricoltori. A fronte dei dati Anbi al 18 febbraio 2025 e in considerazione della perdurante siccità che ha fatto crollare le produzioni, sollecitiamo un incontro urgente con l’assessore regionale Donato Pentassuglia proprio per attivare ogni strumento, nazionale e regionale, volto al ristoro economico degli agricoltori colpiti dalla siccità , dopo l’ingiustificata esclusione di buona parte delle aziende agricole dal decreto».Â
Comuni esclusi dal decreto
Dal decreto siccità , quindi, sono stati esclusi 178 comuni pugliesi nonostante i danni accertati su colture arboree, frutticole e di buona parte delle orticole. «Con questo sistema – conclude l’articolazione regionale della confederazione degli agricoltori – sono rimasti fuori comuni che hanno vissuto un 2024 da dimenticare in Puglia a causa della siccità , ma non sono stati rilevati dai satelliti».
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