di Redazione Cronaca
Il figlio del paziente era stato invitato a spostare l’auto per far ripartire l’ambulanza, poi l’aggressione
Aggressione ai volontari delle Misericordie nella serata di venerdì 21 febbraio a Borgo San Lorenzo (Firenze) in Mugello: un equipaggio di volontari era intervenuto per una segnalazione da codice rosso in un’abitazione. Arrivati prima dell’automedica della Asl, i volontari hanno iniziato le manovre per predisporre poi il ricovero di un uomo e portarlo in ospedale.
Il figlio del paziente avrebbe parcheggiato la propria auto dietro all’ambulanza impedendole di ripartire: invitato a spostarla, ha reagito aggredendo l’autista, cercando di prenderlo a pugni e rompendogli gli occhiali da vista. Per poi scagliarsi contro gli altri soccorritori, compreso il personale Asl, minacciando di «sgozzarli».
«L’episodio si commenta da solo – dice il presidente della Federazione delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi -. Ma evidentemente necessita di adeguate modalità di risposta sul piano della sicurezza, a tutela anche di tutti i nostri volontari. Dal luglio 2023 ho richiesto l’adozione di protocolli condivisi alle direzioni delle centrali operative 118 della Toscana per quantomeno limitare le situazioni di pericolo. Questa mattina ho contattato la prefetta di Firenze, Francesca Ferrandino, dalla quale ho avuto rassicurazioni per un incontro urgente sulla questione».
«Due aggressioni nel giro di pochi giorni nella provincia di Firenze e purtroppo è una escalation che va avanti da mesi. Qualche giorno fa è toccato agli amici della Fratellanza militare, ieri sera a volontari della Misericordia di Borgo San Lorenzo, che fa parte del nostro Coordinamento. Oltre al carico di violenza, la cosa preoccupante è il senso di impunità che mostrano molti degli aggressori. È una inciviltà a cui bisogna trovare il modo di porre fine». Lo afferma Andrea Ceccherini, presidente del coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina, dopo l’aggressione subita dall’autista e dai volontari della Misericordia di Borgo San Lorenzo.
«Ancora più inquietante è il fatto che ad aggredire i nostri volontari e l’autista sia stato il figlio dell’uomo che veniva soccorso, una circostanza che rende bene l’idea dell’imbarbarimento del clima sociale», sottolinea Ceccherini che esprime la vicinanza ai volontari e all’autista aggrediti e plaude alla richiesta del presidente della Federazione regionale, Alberto Corsinovi di incontrare quanto prima il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino. Da tempo, spiega Ceccherini, il coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina chiede misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori del soccorso e per perseguire con determinazione i responsabili di questi atti di violenza. «I nostri volontari sono in strada per aiutare chi ha bisogno – conclude – e non possiamo tollerare che rischino la propria incolumità mentre svolgono il loro servizio».
In serata affida ai social le sue parole il presidente della Regione Eugenio Giani «Massima solidarietà ai volontari della Misericordia di Borgo San Lorenzo, aggrediti mentre prestavano soccorso a un paziente in codice rosso. Ancora una volta un’aggressione nei confronti dei volontari impegnati nel soccorso sanitario. Chi salva vite non può rischiare la propria
incolumità!».
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