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23 Febbraio 2025

Che ritorno: secondo al mondo dell’anno nel triplo, personale ad Ancona dopo quattro stagioni. Peso: Leo 21,85, Zane 21,76. Dosso 7.07, Sito 46.15 record U23, la giovane triplista Saraceni 13,71

RISULTATI – FOTOGALLERY (Grana/FIDAL)

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Il rientro-show di Andrea Dallavalle è la più bella notizia della seconda giornata degli Assoluti indoor di Ancona. Dopo quattro anni il triplista delle Fiamme Gialle torna a siglare il primato personale con 17,36 (+1 centimetro sul 17,35 di Grosseto del 2021) e si riprende i diciassette metri che, complici tanti problemi fisici, mancavano dal 2022, vale a dire dall’annata dell’argento europeo di Monaco e del quarto posto ai Mondiali di Eugene. E soprattutto si arrampica al secondo posto delle liste mondiali stagionali, con vista sugli Europei indoor di Apeldoorn e i Mondiali di Nanchino, a cinque centimetri dal tedesco leader 2025 Max Hess (17,41) e davanti al bronzo olimpico di Parigi Andy Diaz (17,31), qui fermo a scopo precauzionale ma pronto ad applaudire i balzi dell’emiliano allenato da Ennio Buttò. Il salto buono è il secondo: nella sua serie anche due nulli, poi la rinuncia ai tre salti finali, con il risultato già acquisito. “In questi anni difficili avevo perso totalmente la fiducia nel mio salto – racconta il 25enne – Tanti, troppi infortuni, in particolare la distorsione alla caviglia destra nel 2023 che in sostanza mi ha fatto perdere due stagioni. Ho ripreso seriamente soltanto un paio di mesi fa, in dicembre, sempre a Piacenza, con Ennio ma anche con Michele Palloni come preparatore atletico. Finalmente si vedono i risultati e si può pensare agli Europei indoor”. In evidenza anche Simone Biasutti (Fiamme Gialle) al personale di 16,67, terzo Enrico Montanari (La Fratellanza 1874 Modena) con 16,19.

PESO – Che duello tra Leonardo Fabbri (Aeronautica) e Zane Weir (Fiamme Gialle). La sfida tra i pesisti azzurri termina come nelle ultime tre uscite, a Liévin, Torun e Nehvizdy: Fabbri primo, Weir secondo, sempre con misure che in questa fase della stagione valgono i piani altissimi delle liste mondiali a poche settimane da Apeldoorn (6-9 marzo) e Nanchino (21-23 marzo). Leo timbra tre lanci ampiamente oltre i ventuno metri e mezzo: 21,85 è il migliore (al quarto ingresso in pedana), accompagnato da 21,73 e 21,69, oltre a due nulli di pedana che sembravano veramente lunghi. Weir trova la propria miglior misura dell’anno con il 21,76 del secondo lancio e poi torna oltre i ventuno metri al sesto turno (21,02). Terza piazza per Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia) con 20,63.

60 – Il titolo italiano c’è. Il tempo anche. Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) conferma la propria stabilità di rendimento su crono di valore mondiale assoluto: 7.07 in finale dopo il 7.10 della batteria. “Za” finisce a soli due centesimi dallo stagionale di 7.05 che aveva realizzato a Torun (al momento terza al mondo del 2025) e stacca tutte le avversarie, tra le quali va citata senz’altro Gaya Bertello (Polisport. Novatletica Chieri) al primo sub-7.30 in carriera: secondo posto con 7.28, due centesimi meglio delle staffettiste azzurre Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950) terza con 7.30 e Arianna De Masi (Libertas Unicusano Livorno) quarta con lo stesso tempo (7.30 PB). Al maschile è più appassionante la volata a tre, rispetto al tempo finale: si impone con 6.69 Yassin Bandaogo (Fiamme Oro) per un centesimo su Stephen Awuah Baffour (Battaglio Cus Torino, 6.70) e sul campione europeo indoor in carica Samuele Ceccarelli (Fiamme Oro) che chiude terzo in 6.70. Gareggia fuori classifica in batteria il cubano Jenns Fernandez (Lagarina Crus Team) autore di 6.66.

400 – Cade dopo sedici anni la migliore prestazione italiana U23 dei 400 metri indoor, per mano di Luca Sito (Fiamme Gialle) capace di spostare i propri limiti al coperto fino a 46.15, meglio del 46.26 di Matteo Galvan del 2009 a Torino. Il primatista outdoor, argento europeo con la staffetta maschile e con la mista, diventa anche il terzo italiano assoluto di sempre nelle gare indoor (Saber 45.99, Licciardello 46.03). Passaggio in 21.59 alla campana e secondo giro tallonato da un Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco) decisamente combattivo e in piena ascesa (46.42), decimo italiano alltime. Per il terzo posto la spunta Alessandro Moscardi (Atl. Firenze Marathon) con 47.45. Tra le donne, nessun problema per la primatista Alice Mangione (Esercito) che fa girare le gambe fino al 52.18 che le regala il primo titolo indoor. Alle sue spalle, è lotta per il secondo posto: lo agguanta Alessandra Bonora (Fiamme Gialle, 52.67) su Ayomide Folorunso (Fiamme Oro, 52.68).

MEZZOFONDO – Settecento metri per lasciar scatenare Elena Bellò (Fiamme Azzurre) e gli ultimi cento fulminati con un cambio di ritmo impossibile da arginare: Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) ribadisce il proprio dominio negli 800 (2:02.15) davanti a Laura Pellicoro (Bracco Atletica) seconda in 2:02.80, mentre Bellò è terza con 2:04.67. Al maschile, fanno la gara Giovanni Lazzaro (Aeronautica) e Tommaso Maniscalco (Studentesca Milardi Rieti), più coperto Simone Barontini (Fiamme Azzurre): nell’ultimo giro il più esperto dei tre, Barontini, riesce a recuperare su Maniscalco ma non su Lazzaro che guadagna il primo titolo assoluto in 1:47.42. Il marchigiano padrone di casa è secondo con 1:47.91, terzo Maniscalco 1:48.80. Nei 3000 la coppia speciale Federico Riva (Fiamme Gialle) e Ludovica Cavalli (Bracco Atletica) può gioire per la doppietta dopo il titolo di sabato nei 1500. Copioni simili, entrambi via nell’ultimo giro, Riva con 7:57.12 su Francesco Guerra (Carabinieri, 7:58.35) e Pietro Pellegrini (Atl. Valle di Cembra, 8:02.87), Cavalli con 9:03.66 su Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco, 9:06.44) e Valentina Gemetto (Caivano Runners, 9:10.06).

LE ALTRE PEDANE – Continua a stupire la 18enne triplista Erika Saraceni (Bracco Atletica): 13,71 sulla pedana di Ancona, +20 centimetri sul personal best realizzato tre settimane fa sempre al PalaCasali. Diventa la migliore italiana U20 di sempre a livello indoor superando il 13,65 saltato da Veronica Zanon nel 2020. Il ‘botto’ all’ultimo salto, quello che gli permette di vincere il primo titolo italiano assoluto, sfilandolo a Ottavia Cestonaro (Carabinieri, 13,60) ed è significativo l’abbraccio tra le due specialiste dopo la gara. Sul podio c’è spazio anche per Sara Zoccheddu (Cus Cagliari). Nell’alto, si consolida sullo stagionale di 1,91 Idea Pieroni (Carabinieri), tutto alla prima prova, per poi sbagliare tre volte l’1,94. È l’1,85 la cifra del secondo posto di Asia Tavernini (Fiamme Oro), mentre l’1,81 al primo tentativo spedisce sul podio Pamela Croce (Quercia Dao Conad). Nel peso femminile fa centro Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino) con il personale di 16,33 davanti ad Anna Musci (Alteratletica Locorotondo, 16,11) e Fuyuko Stella (Atl. Vicentina, 15,12).

VENT’ANNI DI PALACASALI – Da vent’anni è la ‘casa’ dell’atletica italiana indoor. Al PalaCasali di Ancona è stato festeggiato l’importante anniversario dei 20 anni dall’inaugurazione, alla presenza del presidente FIDAL Stefano Mei, del presidente del Comitato Regionale Marche Fabio Romagnoli, dell’assessore allo sport della Regione Marche Chiara Biondi, dell’assessore agli impianti sportivi del Comune di Ancona Daniele Berardinelli e di tante personalità che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’impianto marchigiano. Tra gli ospiti anche il campione olimpico di Tokyo del salto in alto Gianmarco Tamberi che ha costruito i propri successi proprio al PalaCasali. Nell’ambito della cerimonia, il presidente Mei ha consegnato a quattro atleti azzurri l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica conferita dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per i risultati ottenuti alle Olimpiadi di Parigi: il bronzo del triplo Andy Diaz e i quarti classificati dei Giochi Larissa Iapichino (lungo), Stefano Sottile (alto) e Matteo Melluzzo (staffetta 4×100).

TV – Gli Assoluti indoor di Ancona si potranno rivedere on demand su www.atleticaitaliana.tv e sull’app Sportface disponibile negli store digitali.

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