Se rientri fra coloro ai quali potrebbe esser accreditato il Bonus stanziato dal governo, ti conviene controllare continuamente il conto.
Negli ultimi anni, le famiglie italiane stanno affrontando una crescente difficoltà economica a causa dell’aumento del costo della vita. Poiché, i prezzi di beni di prima necessità, bollette e carburanti, continuano a salire, mettendo a dura prova il bilancio di milioni di cittadini. Situazione, inoltre, resa ancor più complessa da stipendi che, nella maggior parte dei casi, non crescono allo stesso ritmo dell’inflazione.
Motivo per cui, a esser colpite maggiormente son le fasce più deboli della popolazione; con pensionati, giovani precari, e famiglie monoreddito, i quali faticano ad arrivare a fine mese. Dovendo, molti italiani, tagliare le spese superflue; e in alcuni casi, persino rinunciare a cure mediche, o a beni essenziali. Con disuguaglianze (sociali) che si stanno ampliando, portando a un aumento del disagio economico.
Anche le imprese, non di meno, stanno vivendo momenti difficili: con costi energetici e delle materie prime, in crescita; vedendo ridotti i margini di guadagno, e costringendone molte a ridimensionare le attività. La difficoltà di accesso al credito, e l’incertezza economica, stanno ulteriormente rallentando gli investimenti, con conseguenze negative sull’occupazione.
Quindi, per affrontare questa crisi, è necessario un intervento concreto da parte del governo, con misure di sostegno alle famiglie e alle imprese. Come bonus fiscali, aiuti economici, e politiche per la crescita, strumenti essenziali per garantire un futuro più stabile, ai cittadini italiani.
Un aiuto economico per i lavoratori
Il Governo ha introdotto numerosi bonus e agevolazioni fiscali, mediante cui sostenere economicamente le famiglie e i singoli cittadini in difficoltà. Sebbene, non tutti siano a conoscenza di queste opportunità. Uno di questi incentivi è un bonus da 900 euro, destinato a una vasta platea di beneficiari. Contributo che ha già attirato grande attenzione, dovendo, quindi, approfondirne i dettagli per capire chi ne ha diritto (e come ottenerlo).
Nello specifico, quest’incentivo è pensato per una vasta gamma di lavoratori subordinati. Potendo, infatti, beneficiarne i lavoratori dipendenti, sia a tempo pieno che parziale, compresi coloro in cassa integrazione. Spetta anche a stagisti e tirocinanti, che rispettino i limiti di reddito stabiliti dalla normativa. Inoltre, fra i beneficiari rientrano anche i collaboratori con contratti a progetto; i lavoratori socialmente utili, coinvolti in programmi pubblici; e i disoccupati percettori di NASpI. Persino, chi si trova in congedo di maternità o paternità.
Esclusioni, e i criteri di reddito
Tuttavia, alcuni non possono usufruirne. Essendo, in particolare, esclusi gli autonomi, i residenti fiscali all’estero, e coloro che superano i limiti di reddito previsti. L’importo dell’incentivo, varia in base al reddito percepito: poiché, chi guadagna fra i 12 e i 15 mila euro annui, riceverà fino a 1.200 euro l’anno, suddivisi in 100 euro mensili. Per i redditi, invece, compresi fra i 15 e i 28 mila euro, l’importo diminuisce progressivamente (garantendo, comunque, un sostegno economico).
A differenza di altri, per questo bonus non è necessario presentare alcuna domanda. Poiché il contributo verrà erogato automaticamente in busta paga, ai lavoratori che rispettano, appunto, i requisiti. Modalità, insomma, semplificata, tale da garantire un accesso immediato al beneficio, senza la necessità di procedure burocratiche complesse.
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