Assemblea elettiva, dopo trent’anni il presidente uscente Russolo ha rinunciato alla sua candidatura
Svolta per la Federazione italiana tennis e padel del Trentino. Dopo trent’anni di presidenza di Russolo, inizia l’era Avancini. L’assemblea elettiva si è svolta sabato mattina presso la sede del Coni di Trento. «Il comitato — spiega il nuovo numero uno — deve tornare ad essere un punto di riferimento per tutto il movimento». Nel corso della mattinata di lavori non sono mancate le sorprese, in particolare una su tutte. Poco prima delle votazioni, infatti, il presidente uscente Marcello Russolo, ha scelto di «rinunciare alla sua candidatura per salvaguardare l’unità del movimento». Per far comprendere la propria scelta ai tanti rappresentanti dei circoli trentini presenti in sala, l’ex numero uno ha spiegato: «Mi sono candidato diverse volte. Ricopro quest’incarico da ormai trent’anni. Parlando, però, negli scorsi giorni con alcuni rappresentanti dei circoli, ho capito che vi è una diffusa richiesta di rinnovamento. Per questa ragione, dopo un’attenta riflessione, ho scelto di ritirare la mia candidatura, così da non creare divisioni e far emergere spiacevoli scontri tra due candidati conosciuti».
Pertanto, nella successiva votazione, rimasto l’unico in lizza per il ruolo di presidente, Luca Avancini ha raccolto l’ampio consenso delle società di tutto il Trentino. Diventando così, grazie ai 52 voti sui 55 totali, il nuovo presidente della Fitp Trentino.
«Riallacciare i rapporti con la federazione dell’Alto Adige»
«Sono felice della fiducia riposto nella mia figura — prosegue Avancini —. Nei prossimi quattro anni mi impegnerò a favorire un confronto diretto con tutti i rappresentanti dei circoli. Sono convinto che il dialogo e lo scambio di idee siano fondamentali per la crescita dell’intero nostro movimento provinciale. È mia intenzione riallacciare inoltre i rapporti anche con la federazione dell’Alto Adige per pensare, assieme a loro, ad alcune nuove iniziative». Con Avancini presidente della federazione, per Russolo è giunta invece all’unanimità la nomina a presidente onorario. Un riconoscimento per l’impegno e per gli sforzi profusi in questi anni al servizio del mondo del tennis. Avancini raccoglie il testimone in un periodo storico in cui tennis e padel sono in rapida crescita. Merito, da un lato, degli straordinari risultati ottenuti negli ultimi due anni dal numero uno del ranking mondiale, Jannik Sinner; dall’altra, della grande diffusione su tutto il territorio provinciale e nazionale del padel.
L’effetto Sinner
Nato a Trento nel 1962, Avancini è stato prima un capace giocatore e poi un abile istruttore di tennis per le scuole di Darzo, Pinzolo e Tione. Ha fatto inoltre parte della commissione nazionale «promozione e propaganda» della federazione italiana tennis. Non solo, perché il nuovo presidente ha ricoperto ruoli di prestigio anche nella federazione cricket, sport nel quale ha giocato anche in Nazionale e per il quale ha conseguito l’esame di istruttore, e nel badminton. Alla passione sportiva ha sempre affiancato anche il ruolo di docente di lettere e di giornalista.
«Sono convinto sarà importante puntare molto sull’attività giovanile — conclude il presidente Avancini —. L’effetto Sinner è visibile a tutti. Grazie al campione, tantissime persone si sono avvicinate a questo sport. L’entusiasmo che ha saputo generare è un’opportunità straordinaria per tutto il movimento. Non possiamo però fermarci qui: dobbiamo continuare a impegnarci per coinvolgere nuovi bambini, offrendo loro strutture, opportunità e percorsi di crescita. Il successo di Sinner deve essere uno stimolo per tutti noi a investire nel futuro del tennis e dello sport in generale. Per quanto riguarda le competizioni, invece, vorrei provare ad apporre qualche modifica al grand prix Trentino. Si tratta di una manifestazione che ha compiuto ormai 40 anni e che andrà rinnovata». Assieme al presidente, il consiglio direttivo sarà composto da Margherita Maistri del circolo di Pergine, da Mauro Giovannini di Mezzocorona, da Gianluca Personi di Predazzo, da Andrea Stefenelli di Levico e da Luca Fruner di Arco.
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