L’edizione 2025 di TourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale, svoltasi presso il Palazzo
dei Congressi di Firenze, ha visto tra i protagonisti il progetto “Arte e Architettura nella Preistoria
della Sardegna. Le Domus de Janas”, suscitando un forte interesse da parte del pubblico e della
comunità scientifica.
L’incontro di approfondimento sulla preistoria della Sardegna, unica candidatura Italiana
UNESCO 2025, ha registrato un’ottima aOluenza e ha rappresentato un’importante occasione
di confronto sulla rilevanza storica, artistica e archeologica di questi monumenti preistorici
unici.
Un evento di grande rilievo per la candidatura UNESCO
L’iniziativa, curata da Giuseppa Tanda, presidente del Centro Studi Identità e Memoria –
Sardegna (CeSIM/APS), e da Angela Maria Ferroni, archeologa e consulente CeSIM, ha visto la
partecipazione di esperti di spicco del settore:
• Laura Acampora, archeologa MiC uOicio Unesco
• Luca Doro, archeologo CeSIM
• Giuseppina Marras, archeologa CeSIM
• Lucia Sarti, già ordinario di Preistoria e Protostoria all’Università di Siena
• Luca Galassi, Direttore del servizio patrimonio culturale della RAS
• Donatella Fiorino, professore associato in Restauro all’Università di Cagliari
Gli interventi hanno sottolineato l’importanza delle Domus de Janas e degli altri monumenti
preistorici candidati, nel panorama archeologico internazionale, evidenziando come questi
monumenti rappresentino una testimonianza straordinaria della cultura e dell’architettura
della Sardegna tra il V e il III millennio a.C.
Un bilancio positivo: tutela, conoscenza e valorizzazione turistica
L’evento ha consentito di fare il punto sul percorso della candidatura UNESCO, che
rappresenta l’unica candidatura italiana per il 2025. Il riscontro positivo da parte della
comunità scientifica e del pubblico conferma la rilevanza del progetto e raOorza l’impegno per
la tutela e la conservazione di questo straordinario patrimonio.
Durante la manifestazione, particolare attenzione è stata dedicata alle strategie di
conservazione, un aspetto fondamentale per proteggere i siti dall’erosione del tempo e dai
rischi ambientali. Gli esperti hanno presentato le nuove metodologie di restauro e hanno
discusso delle prospettive di gestione sostenibile, sottolineando il ruolo chiave che il
riconoscimento UNESCO potrebbe avere nel garantire risorse e strumenti per la salvaguardia
di questi monumenti.
Parallelamente, è emersa la necessità di diOondere la conoscenza delle Domus de Janas e dei
monumenti preistorici sardi, al grande pubblico, (spesso confusi con quelli nuragici) attraverso
iniziative di divulgazione, progetti educativi e un’adeguata segnaletica sul territorio. L’evento ha
dimostrato come il patrimonio archeologico possa essere reso più accessibile, stimolando un
turismo culturale consapevole e sostenibile.
Un altro tema centrale è stato il potenziale delle Domus de Janas nella creazione di un’oOerta
turistica alternativa e complementare al turismo balneare. La valorizzazione di questi siti
attraverso itinerari culturali ed esperienze immersive può contribuire ad attirare visitatori
durante tutto l’anno, ampliando le opportunità economiche per i territori coinvolti.
Verso il riconoscimento UNESCO
L’ampio consenso registrato a TourismA 2025 rappresenta un segnale incoraggiante per il
percorso di candidatura UNESCO. Il riconoscimento internazionale delle Domus de Janas e
degli altri monumenti preistorici come Patrimonio Mondiale non solo ne sancirebbe
l’eccezionale valore storico e artistico, ma raOorzerebbe le politiche di tutela e promozione del
patrimonio archeologico sardo.
La partecipazione a questo evento ha confermato l’entusiasmo e l’interesse nei confronti di un
progetto che ha il potenziale per trasformare il modo in cui la Sardegna viene percepita e
vissuta dai visitatori, rendendola una destinazione di riferimento per il turismo culturale e
archeologico.
Il prossimo obiettivo sarà continuare a lavorare per sviluppare tutte le azioni previste dal piano
di gestione e sensibilizzare ulteriormente istituzioni, comunità locali e visitatori sull’importanza
di questo straordinario patrimonio. Il viaggio verso il riconoscimento UNESCO è ancora in
corso, ma TourismA 2025 ha rappresentato un passo decisivo in questa direzione.
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