Il Parco dell’Olivo di Venafro: una storia antica, una realtà internazionale…

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


di Redazione

Chi più di Emilio Pesino, l’ex Presidente del Parco dell’Olivo di Venafro possiede nozioni tali da poter descrivere la storia di questa realtà che sotto la sua guida ha raggiunto connotazioni internazionali? Il suo lavoro, il suo impegno, la sua passione hanno portato l’Ente sub Regionale a essere una realtà non solo come area naturale protetta, per la tutela dell’ambiente, della biodiversità, ma anche un’importante risorsa culturale, che lo stesso Emilio Pesino ha saputo valorizzare attraverso la  promozione di antiche tradizioni legate alla coltivazione dell’olivo e alla produzione dell’olio. Oggi la Fondazione Mario Lepore è impegnata nella custodia di esperienze praticate dalla precedente gestione del Parco, con la Presidenza di Emilio Pesino, al fine di impedire che si vada verso una banalizzazione della visione del Parco che è soprattutto un Parco storico. Questa consapevolezza ha indotto ormai diversi produttori dell’area ad imbottigliare l’olio con un notevole riscontro in termini di qualità e visibilità.

“Il Parco dell’Olivo di Venafro- scrive Emilio Pesino – possiede una storia antica e una “storia nella storia”: quella contemporanea, fatta di eventi, progetti e manifestazioni di rilievo che hanno condotto il Parco, nel corso degli ultimi anni, in una dimensione internazionale. “Nel gennaio 2012, presso il Castello Pandone, ha luogo l’evento di “Venolea”, durante il quale è presentato il libro dell’agronomo Ferdinando Alterio, “L’olio di Venafro, viaggio nel cuore olivicolo del Mediterraneo”. Inoltre, Palazzo De Utris ospita la rassegna dei produttori di olio e di prodotti agroalimentari di elevata qualità. L’esito di questa manifestazione getta le basi per una visibilità dell’Ente in ambito nazionale. Infatti, in questa stessa occasione, Enrico Lupi, Presidente dell’“Associazione Nazionale Città dell’Olio”, annuncia la possibilità, per il Parco, di ottenere il riconoscimento UNESCO, essendo esso non soltanto e semplicemente un paesaggio inteso in senso geografico, bensì soprattutto repertorio da salvaguardare di cultura, di storia e di tradizione millenaria che accomuna tutto il Mediterraneo. A settembre 2013, a Villa dei Quintili sull’Appia Antica, a Roma, in occasione dei festeggiamenti per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, viene inaugurato il Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia, dove sono state messe a dimora le talee derivate dagli alberi monumentali più significativi del territorio italiano. Venti Patriarchi, uno per regione o provincia autonoma: tra i patriarchi prescelti figura anche un olivo millenario di Venafro. Ad ottobre il Parco avvia un gemellaggio con il villaggio di Taybeh/Efraim, altro luogo storico dell’olivicoltura mediterranea: l’iniziativa è stata fortemente voluta dall’ “Associazione Coltiviamo la pace” ed in particolare dal Prof. Giovanni Gianfrate, responsabile dei progetti in Terrasanta e promotore dell’affascinante studio sulla datazione degli Olivi del Getsemani a Gerusalemme. L’Ente Parco e l’Associazione avviano una rete di collaborazioni tra i luoghi storici dell’olivicoltura  mediterranea, tra i quali il Getsemani, finalizzata alla conservazione,  alla valorizzazione e all’attuazione di progetti comuni. “Venolea 2013” è sede uno dei maggiori convegni dedicati all’olivicoltura storica degli ultimi anni, e ciò grazie alla presenza di ospiti di eccezione, primo fra tutti Antonio Cimato del CNR Ivalsa Firenze, uno dei maggiori esperti del settore a livello internazionale. In questa occasione il Presidente dell’ “Associazione Nazionale Città dell’Olio” Enrico Lupi illustra l’iniziativa in corso per il riconoscimento UNESCO del  paesaggio olivicolo mediterraneo. Il Prof. Giovanni Gianfrate, responsabile dei progetti di cooperazione in Terrasanta, introduce il tema del convegno: la datazione degli Olivi del Getsemani e la vicinanza culturale di due luoghi distanti del mediterraneo, quali il villaggio biblico di Taybeh – Efraim in Palestina, assieme al Getsemani, e Venafro, il luogo più importante dell’olivicoltura storica nel Mediterraneo Occidentale. Il 29 marzo 2014, a Firenze, presso la sede dell’ “Associazione Coltiviamo la pace”, viene firmato il protocollo di intesa tra Ente Parco e Olive Branch Foundation di Efraim (Palestina). Il Responsabile dell’Olive Branch Foundation di Taybeh –  Efraim in Palestina, Don Raed Abusalieh, artefice della rinascita  dell’antica olivicoltura storica di Efraim e dei territori palestinesi, sottoscrive con l’Ente Parco un accordo che lega le due realtà a progetti  comuni per lo sviluppo dell’olivicoltura storica. Nel mese di aprile il Parco, insieme ad un gruppo di studiosi dell’ “Associazione Coltiviamo la Pace”, programma l’avvio di uno studio di notevole importanza, quello sulla caratterizzazione genomica  dei patriarchi più rappresentativi. Verrà tracciato il profilo genetico e quindi il DNA  di un primo gruppo di 20 piante riconosciute come “Olivi Patriarchi” del  Parco, al fine di stabilire a quali  luoghi del Mediterraneo sono associabili le sue antiche piante,  ritracciandone la storia e la sua esportazione (storicamente individuata  in Provenza), da un punto di vista scientifico. Il 20 febbraio 2018 il territorio del Parco verrà inserito ufficialmente nel suddetto Registro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentari e delle Foreste. Il Parco è adesso tra i territori certificati e tutelati dal MIPAAF: esso è l’unico sito molisano ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Il Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici prevede azioni mirate su questi territori riconosciuti, da parte delle Regioni, e affranca una proiezione internazionale degli stessi, visto che solo i paesaggi rurali storici iscritti possono essere canditati all’UNESCO o ancora come siti GIAHS, lo specifico programma della FAO dedicato alla tutela e alla conservazione dell’agricoltura tradizionale e dei suoi paesaggi, nel mondo. Il 2018 rappresenta un anno di grande importanza per il Parco, che compie l’ennesimo importante passo verso la dimensione internazionale grazie alla partecipazione al “Progetto Interreg Cross Border Olive”, già presentato nel maggio 2017 dall’ Università di Tirana (Lead Partner), dall’ IMAB Bari, dall’Ente Parco stesso, dall’ Uri – Urban Research Institute (Albania), dalle Municipalità di Bar e Valdanos (Montenegro), e dal Ministero Agricoltura del Montenegro (Associated Partner). L’obiettivo generale del progetto è quello di valorizzare e conservare i beni naturali e il paesaggio degli oliveti antichi, al fine di promuovere i territori quale fonte di turismo intelligente e sostenibile, produzione di qualità, supportando lo sviluppo rurale sostenibile in tali ambiti. Il Parco ha ospitato alcuni degli incontri del comitato direttivo del progetto, il quale, è terminato nel 2020. Il 30 novembre 2019 l’Ente Parco Regionale dell’Olivo di Venafro presiede la II sessione, dedicata al Paesaggio rurale, della giornata inaugurale del “25ennale dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio” a Siena. Relatori Mauro Agnoletti, Presidente Programma GIHAS della FAO, Emilio Gatto, Direttore Sviluppo Rurale MIPAAFT, Susanna Cenni , Vicepresidente XIII Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Tiziano Tempesta, docente UNIPD e componente dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio, Bruno Sperandio, coordinatore paesaggio Gihas Assisi-Spoleto, Emilio Pesino, Presidente del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro. Il convegno di “Venolea 2019” è dedicato all’olivicoltura e all’oleoturismo e include anche lo Stakeholders meeting del Progetto Interreg Cross Border Olive. Infatti, durante l’evento sono state sviluppate attività previste dal suddetto progetto: si sono avuti incontri sul campo con olivicoltori e produttori sulle migliori pratiche agricole e un confronto con esperti del CIHEAM di Bari, dell’URI di Tirana, dell’UNIMOL, dell’Università dell’Agricoltura di Tirana, del Comune di Bar in Montenegro, del GAL Molise rurale e del Parco. Ma la novità di rilievo per l’evento è stato il premio “Plinius Oltre il Tempo”, con oli provenienti dal Trentino fino alla Sicilia, ma anche da alcuni Paesi mediterranei come Israele/Palestina e Montenegro. Nel Luglio 2022: nasce a Roma l’ “Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico”. Il 13 del mese viene firmato il Protocollo d’intesa tra i 27 Enti italiani riconosciuti, tra cui il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro che fa parte del Comitato promotore, presso il Ministero delle Politiche Alimentari, Agricole e Forestali. A marzo 2023 il Parco organizza due giornate di alto livello dedicate all’olivicoltura mediterranea. L’’evento si è svolto alla presenza della D.ssa Aurora Losacco dell’Autorità di Gestione del “Programma Interreg Sud Adriatico 2021-27”. Ci si è confrontati sui risultati del Progetto CBO svolto dal Parco, con il CIHEAM di Bari e partners del Montenegro e di Albania. Si è parlato di paesaggi terrazzati di strategie di conservazione: il Parco di Venafro per due giorni ne è stato la capitale, visto il ruolo giocato nella nascente “Associazione dei Paesaggi Rurali Storici Italiani” e nel “Progetto Interreg Cross Border Olive”. Tra i relatori tutti delle due giornate: Federica Romano della Cattedra UNESCO Unifi, Ina Janushi dell’Urban Reserch Institute di Tirana, Pandeli Pasko Kuteli e Nino Dubla del CIHEAM di Bari, Matteo Salvadori Direttore del GAL Terre di Argil. Il 25 novembre 2023 l’Ente Parco Regionale dell’Olivo di Venafro ha accolto la Rappresentanza Permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la FAO: durante la visita,  l’Ambasciatore cinese alla FAO Guang Defu, insieme alla sua delegazione, ha potuto apprezzare il patrimonio storico, agricolo e culturale del Parco dell’Olivo e della città di Venafro, mostrandosi attento e curioso verso la storia millenaria e unica del luogo, alle sue pratiche agricole e ai prodotti tipici che se ne ricavano. Il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro conferma la dimensione internazionale che ha assunto, sia grazie all’incontro con la Rappresentanza Permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la FAO, sia grazie al Progetto Audiovisivo “Winx Club – La Magia dell’Italia” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e presentato nel corso di “Venolea 2023”. Nell’ambito della strategia di promozione integrata dell’Italia all’estero, il progetto è volto a raccontare la diversità e la ricchezza dei territori italiani nel linguaggio dei più giovani e con un punto di vista innovativo. Nello specifico, si tratta di una serie animata composta da otto puntate, una delle quali dedicata al Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, disponibili in nove lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, cinese mandarino, giapponese, coreano e vietnamita); puntante che verranno presentate al pubblico internazionale tramite la rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link