(AGENPARL) – Roma, 25 Febbraio 2025
(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 **La Provincia di Prato lancia “Ardi”, il progetto per combattere gli
stereotipi di genere**
/Scritto da Redazione, martedì 25 febbraio 2025/
Bilanci di genere in alcuni enti del territorio provinciale e attività di
sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado per promuovere la
cultura delle pari opportunità non solo tra studentesse e studenti, ma
anche tra insegnanti e personale ATA.
Sono le principali azioni del secondo ciclo di “Ardi”, progetto
triennale della Provincia di Prato finanziato dalla Regione nell’ambito del
rifinanziamento, attraverso i fondi del PR FSE+2021-2027, della sua legge
sulla Cittadinanza di genere (l.r. 16/2009).
“Ardi”, acronimo di Ascolto Rispetto Dialogo Inclusivo, è stato
presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Prato presso
Palazzo Banci Buonamici, sede della Provincia di Prato, dall’assessora
regionale all’Istruzione e alle Pari Opportunità Alessandra Nardini e dal
presidente dell’ente Simone Calamai. Sono intervenute anche l’assessora
alle pari opportunità del Comune di Montemurlo Valentina Vespi, la
coordinatrice del Centro anti violenza “La Nara” Francesca Ranaldi, e
la responsabile dell’associazione “Period Think Thank” Giulia Sudano.
Grazie alla partecipazione al bando regionale lanciato nella scorsa
primavera, la Provincia di Prato ha ottenuto un contributo di circa 461mila
euro. Il progetto è partito operativamente lo scorso 2 dicembre.
In collaborazione con i Comuni del territorio, la Provincia di Prato e il
Comune di Montemurlo parteciperanno alla sperimentazione del bilancio di
genere, con l’obiettivo di adottare una metodologia allineata alle linee
guida regionali. Verranno elaborati tre bilanci di genere, uno per ciascun
anno del triennio, al fine di monitorare l’impatto delle politiche
pubbliche sulle disuguaglianze di genere.
I documenti verranno realizzati dopo una formazione specifica individuale e
di gruppo sulla tecnica di realizzazione del gender budgeting, che implica
l’integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche e voci di
bilancio delle Amministrazioni.
Nelle scuole di ogni ordine e grado, saranno organizzati lezioni frontali,
momenti laboratoriali, role play, proiezioni con l’obiettivo di contrastare
stereotipi di genere, sollecitando la presa di coscienza e la successiva
decostruzione degli stessi. Più nel dettaglio, sono previste proiezioni
Film e incontri per ragazze e ragazzi delle secondarie di I e II grado.
Mentre a docenti e personale ATA saranno dedicati incontri di
sensibilizzazione per migliorare le competenze didattiche del personale
scolastico sui temi del rispetto delle differenze in un’ottica di genere e
della prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza.
“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di
genere’ – dichiara l’assessora regionale all’Istruzione e alle Pari
Opportunità Alessandra Nardini – era una impegno che ci eravamo presi in
questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire
discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno
della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta,
sia un preciso dovere delle istituzioni”. “Se vogliamo farlo
concretamente – aggiunge – dobbiamo partire dall’educazione, dal rimuovere
pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. Dobbiamo, dunque,
cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel
rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini e sconfiggendo il
patriarcato che, al netto di quello che alcuni dicono, esiste ancora,
eccome”.
“Ecco perché – spiega l’assessora – siamo partiti nel 2022 con un primo
bando, che allora definimmo sperimentale, che andava a rifinanziare la
nostra legge regionale con complessivi 800mila euro a livello regionale, ed
oggi non solo confermiamo il rifinanziamento ma lo incrementiamo
notevolmente e diamo continuità a questi interventi, attraverso un bando
triennale finanziato con 5,7 milioni a livello regionale”.
“Come nel 2022, tra le azioni che le Province possono mettere in campo
con queste risorse – sottolinea Nardini – ci sono i bilanci di genere, uno
strumento molto utile per mettersi in discussione e migliorarsi, andando ad
analizzare come le scelte amministrative fatte impattino, talvolta appunto
diversamente, sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini e
per chiedersi dunque se le scelte adottate siano o meno sufficienti per
promuovere una reale e piena parità o come poter fare di più. E poi i
progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, azione
che ho voluto anche in questo bando obbligatoria per accedere al
finanziamento, perché sono fermamente convinta che questa sia la sola
strada per prevenire, per impedire in futuro che disuguaglianze e
discriminazioni continuino a verificarsi”.
“Voglio ringraziare davvero di cuore la Provincia di Prato, le
Amministrazioni comunali e le scuole che hanno aderito e tutte le realtà
associative del territorio coinvolte – conclude l’assessora – per l’impegno
su questi temi. La nostra scelta di destinare queste risorse alle Province
consentendo loro di poter tornare ad esercitare appieno una loro
competenza, quella sulle pari opportunità, non era scontata, ma siamo
convinti che la collaborazione tra le diverse istituzioni sia fondamentale
e che le Province meritino di tornare ad essere valorizzate e riconosciute,
dopo anni in cui sono state depauperate di risorse, economiche e umane. Con
questo bando uniamo le forze, per portare avanti insieme questa battaglia
di civiltà volta ad affermare la cultura del rispetto delle differenze,
tutte, e la cultura della parità”.
“Questo progetto – osserva il presidente della Provincia di Prato Simone
Calamai – rappresenta un passo fondamentale nel proseguimento di un impegno
che dura da anni per promuovere la cultura della parità di genere,
attraverso un’azione che si basa sull’educazione e sul confronto. Il
finanziamento ricevuto, pari a 461 mila euro, ci permetterà di realizzare
due attività strategiche. La prima, rivolta principalmente agli Enti,
prevede l’elaborazione del bilancio di genere per il prossimo triennio,
coinvolgendo sia la Provincia di Prato che il Comune di Montemurlo. Questo
strumento consentirà di monitorare in modo puntuale l’impatto delle
politiche locali in termini di parità di genere. La seconda attività,
rivolta alle scuole, coinvolgerà circa 13.000 studenti delle scuole
secondarie di primo e secondo grado. Attraverso laboratori, proiezioni e
lezioni frontali, punteremo a sensibilizzare i ragazzi su tematiche
fondamentali per contrastare fenomeni di discriminazione che ancora oggi
segnano la nostra società. Il nostro obiettivo è agire sulla cultura e
sull’educazione, poiché è solo attraverso di esse che possiamo davvero
combattere gli stereotipi e favorire un cambiamento positivo. Si tratta di
un progetto che coinvolge i giovani in un tema delicato, con l’intento di
stimolare il loro impegno verso una società più equa e inclusiva. Siamo
orgogliosi di questo lavoro a 360 gradi e desidero ringraziare la Regione
Toscana per aver creduto nel progetto della Provincia di Prato, che si
fonda sul dialogo, il rispetto e l’inclusione”.
[In collaborazione con l’ufficio stampa della Provincia di Prato]
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