“Non c’è spazio in Forza Italia, Martusciello irriconoscente”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


L’ex presidente si dimette e non si ricandida, rotto il patto tra socialisti e Forza Italia. Durissimo su Fulvio Martusciello: “Non ha maturità politica”. Ma si dice pronto a sostenere Cirielli.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Intervista a Stefano Caldoro

Ex Presidente Regione Campania

Dopo 5 anni da presidente della Regione Campania, al momento caso più unico che raro nel centro destra campano, dopo due nuove candidature alla presidenza e due sconfitte contro Vincenzo De Luca, ricoprendo il ruolo di capo dell’opposizione, Stefano Caldoro ha deciso di dimettersi in maniera irrevocabile dal consiglio regionale della Campania. Una scelta che arriva a pochi mesi dalle elezioni, previste dopo l’estate, e che segna anche una rottura definitiva tra l’area dei socialisti riformisti e Forza Italia.

Un patto siglato molti anni fa da Silvio Berlusconi, e che oggi con questo ultimo strappo separa probabilmente in maniera definitiva la famiglia dell’ex Psi da Forza Italia. Resterà nel centro destra e darà una mano alle prossime elezioni, l’ex presidente, ma i rapporti con l’attuale riferimento di Forza Italia in Campania, il vice segretario nazionale e parlamentare europeo, Fulvio Martusciello, sono ad un livello di conflitto altissimo. “Un irriconoscente” lo ha definito Caldoro, “senza maturità politica”, ricordando quanto lui sia stato fondamentale per la carriera del leader locale di Forza Italia. Da sempre socialista, legato a Bettino Craxi, Caldoro è stato anche Ministro con Silvio Berlusconi.

Dopo tanti anni, con queste dimissioni si chiude un’era?

Mi auguro di non rimanere l’unico presidente della Regione Campania del centro destra eletto direttamente dal popolo, mi auguro che qualcun altro verrà. Non è un’epoca che si chiude, sono stagioni politiche è una questione di coerenza, se non ci si ricandida non è che bisogna stare seduti fino all’ultimo giorno, si lascia spazio.

Ma c’è ancora spazio per i socialisti nel centro destra?

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Sai il partito socialista è tante cose, ma su una sicuramente siamo sempre stati fondamentali quello delle riforme. E’ evidente che le riforme le vuole questo governo, la sinistra non le vuole, non le ha mai fatte. Quindi è evidente che l’area socialista, quella craxiana mettiamola così, più autenticamente autonomista e riformista, è sempre stata vicina ai governi che hanno affrontato il tema delle grandi riforme, a partire da quella della giustizia. Quindi i socialisti stanno dalla parte di chi vuole cambiare.

Possiamo dire che è finito il rapporto federativo tra i socialisti riformisti e Forza Italia?

Non c’è spazio per il modello di partito che vuole Tajani. Come modello di partito somiglia un po’ a com’era l’Udc di Casini, un partito in cui ci sta un capo e la struttura è una struttura di controllo del capo. E’ un partito molto organizzato, con degli obiettivi propri, ma che difficilmente può avere una capacità di allargamento oltre una certa cifra. Difficilmente prenderanno di più di quello a cui sono arrivati. Con Berlusconi questo era possibile, con un altro partito non lo è.

I rapporti tra lei e Fulvio Martusciello, vice segretario nazionale e riferimento campano di Forza Italia, non sono mai stati idilliaci, possiamo parlare di una rottura frutto anche dell’acuirsi di questo scontro?

Non so perché Martusciello ogni tanto da polemica con me, io non ho mai fatto polemica con lui, ho solo ricordato quello che io ho fatto per lui, e dovrebbe essere grato. Gran parte della sua carriera è stata dovuta anche alle mie scelte, ho fatto delle scelte in un momento difficile, anche per lo stesso Martusciello ma anche per me. Ho investito su di lui, perché lo ritenevo bravo, è stato un ottimo assessore devo dire, non posso dire nulla sulla sua collaborazione in giunta, quella scelta però fu fortemente osteggiata da Forza Italia e non fu sostenuta da Berlusconi.

C’è un po’ di irriconoscenza secondo lei?

Ma sai in politica la riconoscenza è una cosa importante. Poi devi essere forte per riconoscere qualcosa a qualcuno, devi essere padrone di te stesso. Evidentemente Fulvio non ha ancora completato questa maturità politica. Ma io posso solo dire quello che ho fatto per lui e mi meravigliano molte critiche, ma le prendo per quelle che sono, non gli do grande importanza.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Lei sostiene che Cirielli è sicuramente il candidato migliore per il centro destra alle prossime elezioni regionali, perché?

I capi dei tre partiti hanno fatto un accordo, in questo accordo ognuno dice di essere disponibile per concorrere. Ed è giusto e legittimo. Cirielli è il migliore per ragioni ovvie ed oggettive. Innanzitutto perché è il capo del partito più forte, poi perché è quello che come curriculum è quello che è più strutturato e più forte. Ha fatto il presidente della Provincia di Salerno, ha amministrato la nostra regione direttamente da amministratore locale, è vice ministro quindi è quello che ha la più alta responsabilità di governo, da questo punto di vista non c’è dubbio che tra i tre è quello che chiaramente ha più titolo. Io darò una mano come ho sempre dato al centro destra, ho detto che secondo me bisogna rafforzare una lista come abbiamo sempre fatto nelle ultime 5 consiliature, che è andata sempre a seggio, qualche volta ne ha presi anche di più, è stata la lista del presidente, o qualche volta una lista di sostegno che teneva insieme quelle aree riformiste e moderate come il titolo del nostro gruppo, che da una mano al centro destra. Ma tutto questo va fatto in accordo, l’allargamento non lo puoi imporre. Ma ci sarà, è inevitabile, perché non ci sono mai state elezioni regionali dove ci si presenta con 3 liste.

Se il candidato sarà Martusciello lei come si regolerà?

Ma non c’è problema, se la decisione deve ricadere su Fulvio non c’è problema, anzi l’impegno è di tutti sempre con il candidato che viene scelto. Poi come sai ho già fatto tanto per Martusciello, quindi non è che cambia, non è che possa fare altro. Poi la riconoscenza la metto nell’ambito dei rapporti personali, ma quello va bene, non si può pretendere.

Lei dedicherà comunque al suo partito?

Sì io sono presidente di questa storia, del Partito Socialista, il garofano rosso che ci identifica, senza gelosie nel senso che non è che i socialisti non possono stare a sinistra, come sapete c’è un’organizzazione socialista che sta stabilmente a sinistra. C’è stata un po’ una diaspora che non ricomponiamo come quella democristiana. Noi siamo credo tra i pochi che da quando è nata la seconda repubblica, dal 1994, abbiamo scelto un campo e non lo abbiamo mai abbandonato.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link