Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Francesco Quarna
TORINO – Pochi giorni fa, per la sua IV edizione, è tornato a Torino l’appuntamento “Il Barolo a Palazzo Barolo”, una degustazione di alto livello che attraverso una selezione di cru e annate differenti regala la possibilità di conoscere varie sfumature di Nebbiolo e del “Re dei Vini”, il Barolo.
E non avrebbe potuto esserci location migliore per ospitare la manifestazione: Palazzo Barolo, prestigioso e affascinante, una delle più importanti dimore nobiliari in stile barocco del capoluogo sabaudo, divenuto il più celebre salotto torinese del Risorgimento grazie agli ultimi marchesi di Barolo, Carlo Tancredi Falletti e Giulia Colbert, colei che poi diede vita all’Opera Pia Barolo.
Proprio ai marchesi si deve per gran parte l’inizio della fama di questo vino, grazie alla loro lungimiranza e alla modernità del tempo. In questi meravigliosi spazi seicenteschi i partecipanti sono stati guidati in un viaggio sensoriale, dove hanno potuto degustare nebbioli e baroli diversi, grazie alle caratteristiche tipiche dei loro vigneti.
Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d’Alba, Novello e Grinzane Cavour, questi i paesi che danno origine a uno dei vini più famosi al mondo. E assaggiarli uno accanto all’altro dà sempre la possibilità di comprendere l’importanza e la diversità dei cru dove viene coltivata l’uva.
Poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro danno vita a baroli completamente differenti, grazie al tipo di terreno e alla posizione, e questo rende Barolo a Palazzo Barolo la manifestazione ideale per dedicarsi alla loro degustazione.
Ad organizzare l’evento nei saloni della residenza nobiliare l’associazione Strada del Barolo e grandi vini di Langa, nata nel 2006 con lo scopo di valorizzare, promuovere e animare il territorio dove nascono i pregiati vini di Langa, con il supporto di Turismo Torino e Provincia, a conferma del legame che c’è da sempre tra il capoluogo sabaudo e i suoi tesori enologici.
Quest’anno l’apertura ai banchetti di assaggio è stata preceduta anche da due interessanti salotti-degustazione, che si sono rivelati essere importanti momenti di approfondimento per il pubblico, consentendo di conoscere meglio i produttori, e i temi legati alla storia e all’attualità del Barolo e dei vini delle Langhe e delle sue cantine.
Un dj con la passione del vino
A condurre i due incontri Francesco Quarna, voce storica di Radio Deejay, conduttore di Summer Camp e del podcast “Deejay Wine Club”, appassionato di viticoltura e di enogastronomia, e soprattutto vignaiolo per passione, grazie alla piccola azienda di famiglia in Alto Piemonte, a Ghemme.
“Io ho un’estrazione contadina – ha raccontato Francesco – perché i miei nonni producevano vino a Ghemme e in bassa Val Sesia, per fabbisogno personale, come facevano un po’ tutti al tempo. E ho i ricordi di mio nonno che quando ero bambino mi portava in motorino in vigna, la Vigna del Castello, a fare i lavori con lui, e così è nata la mia passione per la campagna. Poi qualche anno fa mio fratello, che è molto più giovane di me, ha aperto questa piccola azienda agricola e io gli do una mano nella comunicazione, e anche in vigna quando riesco, soprattutto per la potatura, che è il momento che mi appassiona di più”.
Insieme a lui hanno chiacchierato Savio Daniele dell’azienda Le Strette e Vittorio Monchiero dell’azienda Monchiero F.lli. sul tema “Il Barolo fra ieri e oggi”, e durante il secondo incontro Daniele Conterno dell’azienda Franco Conterno e Pietro Scanavino dell’azienda Podere Gagliassi sul tema “Tra Langa e Alta Langa”, che al termine di ogni salotto hanno proposto un vino particolarmente rappresentativo delle loro cantine, non presente nella degustazione principale.
Ad accompagnare le degustazioni i banchi con i prodotti agroalimentari di eccellenza del territorio piemontese, presentati da aziende associate alla Strada del Barolo e grandi vini di Langa.
Sostieni Virtù Quotidiane
Puoi sostenere l’informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su “Donazione” sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link