Viaggio nei territori della sanità in Basilicata. Partiamo da San Severino Lucano

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Questione sanità in Basilicata. I dati non sono confortanti, carenza di personale, medici che vanno in pensione senza una adeguata sostituzione. La spesa sanitaria aumentata per sostenere il cosiddetto spopolamento sanitario: Lucani che si fanno curare presso altre regioni, Campania in particolare. Ma i territori in realtà come vivono questa situazione? Si sta meglio o le precarietà sono evidenti. Partiamo da San Severino lucano parlandone con il Sindaco Giuseppe Cimminelli.

Sindaco Ciminelli il suo Comune può raccontare cose diverse?

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“Purtroppo, il nostro territorio è stato da sempre oggetto di discussione per il rapporto costi-benefici… Una densità di popolazione così bassa non permette di fare calcoli al ribasso, soprattutto quando parliamo di servizi essenziali! Il mio comune gode di una buona medicina generale, della postazione di continuità assistenziale e di una postazione di emergenza 118 pensata per il soccorso in alta quota, che nonostante i bassi numeri di eventi “attenzionati” da Potenza, resta strategica per il territorio ed è proprio la collocazione nella frazione di Mezzana Salice a farne la sua unicità! A tal proposito vorrei soffermarmi proprio sugli ultimi due aspetti (pochi eventi, ma collocazione strategica) per sottolineare che quando parliamo di sanità non si può solo pensare a numeri, conti a fine anno ed esigenze aziendali”

Il dott. Giuseppe Ciminelli sindaco di San Severino Lucano

Come tutti i comuni lucani la percentuale di popolazione anziana è sempre alta e sempre da attenzionare. Cosa nel suo comune, si sta facendo oppure si è fatto o cosa sarebbe utile fare?

“La cura del paziente fragile è stata una delle battaglie più giuste intraprese dall’azienda. I programmi di gestione delle patologie croniche più incidenti all’ interno della popolazione over 65, diabete e bpco giusto per citarne due, sono oggetto di stretto monitoraggio da parte dei MMG su indicazione aziendale e distrettuale. Si cerca quotidianamente di rallentare l’ inesorabile progressione di tali patologie cercando di minimizzare complicanze, ricoveri e riacutizzazioni! In una delle ultime riunioni della nostra area interna si è parlato di Taxi sociale; sarebbe bello dare la possibilità di spostamento al paziente verso le cure centrali ( Potenza ) tramite un Servizio estremamente più comodo e purtroppo sempre più richiesto”.

Un pensiero sorge spontaneo. Si dice che mancano i medici postazioni di guardia medica ma non è che alla fine manca un piano concreto di unire i territori secondo le esigenze che si manifestano nei suoi comuni?

“Non è vero che mancano i medici, vanno solo riorganizzati i servizi, con la consapevolezza che non possiamo mantenere postazioni di guardia medica con quattro medici che turnano durante il mese in ogni comune e poi non garantire in quel comune stesso la medicina generale! È assurdo e pure poco etico tutto ciò! Qui parlo da medico più che da sindaco, i colleghi devono capire che la medicina territoriale, così come pensata, alla luce delle nuove organizzazioni territoriali già giuridicamente costituite, dette AFT, deve garantire l’assistenza al paziente innanzitutto durante gli orari diurni ed ambulatoriali in tutti i 16 comuni ricadenti nella nostra aft, quindi intavolare trattative per riorganizzare il servizio dalle 20 alle 8, che certamente non può essere garantito dalla presenza costante di un medico tutte le sere in tutti i comuni! Si può semplicemente optare per una sorta di reperibilità territoriale che garantisce i servizi di base! Per le emergenze c è sempre la rete del 118 che va potenziata e migliorata! Per la riorganizzazione della continuità assistenziale ti invito a sentire i miei colleghi sindaci del circondario per sapere cosa ne pensano”. Il nostro viaggio nei territori continua

Oreste Roberto Lanza

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Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all’intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.





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