Costa ionica Basilicata: cosa vedere e le spiagge

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Grandi spazi e orizzonti sconfinati. Ampi e lunghi arenili di sabbia dorata che si susseguono quasi senza interruzioni, mai affollati, neppure in agosto, autentiche oasi di pace lontane dal caos delle mete prese d’assalto dal turismo di massa. È quel che colpisce quando si arriva per la prima volta sul tratto di costa ionica lucana che da Metaponto, al confine con la Puglia, si estende fino a Nova Siri, ultimo lembo meridionale prima della Calabria.

Sono 35 i chilometri di spiagge affacciate su un mare dai bassi fondali sabbiosi più volte Bandiera Blu, bordato da pinete secolari, macchia mediterranea e dune costiere su cui fiorisce il meraviglioso giglio di sabbia (Pancratium maritimum). Il suo profumo intenso si mescola con quello della salsedine e con il canto della natura, dal frinire dei grilli e delle cicale alle urla dei gabbiani, all’eterno moto delle onde che, infrangendosi sulla battigia, cullano i pensieri nelle lunghe passeggiate a piedi nudi sul bagnasciuga.

“La natura e il mare incontaminati sono la nostra risorsa principale e cerchiamo di preservarla al meglio, partendo dalla sensibilizzazione dei bambini e delle famiglie”, spiega Sigismondo Mangialardi, presidente del Circolo Velico Lucano, con quartier generale a Policoro, vera istituzione locale che organizza corsi di vela, windsurf, kitesurf e paddle surf, canoa e crociere in tutto il golfo di Taranto fino alle coste pugliesi, calabresi e greche, sulle orme delle rotte della Magna Grecia.

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Non mancano progetti di salvaguardia degli ecosistemi che coinvolgono anche ragazzi con disabilità, per i quali, sottolinea Mangialardi, “il mare e la vita in barca diventano un incredibile strumento di inclusione e rispetto delle leggi della natura”.

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Il borgo di Pisticci, che sorge su una collina di calanchi, spettacolari formazioni argillose

Costa Jonica della Basilicata: cosa vedere e le spiagge  più belle

Bosco Pantano di Policoro

Il lido di Policoro è una delle spiagge più rinomate della costa. Qui gli stabilimenti balneari si alternano ad ampi tratti di spiaggia libera: una lunga distesa di sabbia fine e dorata tra le foci dei fiumi Agri e del Sinni, che si riversano sul litorale ionico creando zone umide, stazioni di transito per fenicotteri, gru e cicogne.

Proprio qui si trova un gioiello naturalistico costiero dove non di rado si avvistano delfini e, al largo, magnifici esemplari di capodogli: il Bosco Pantano di Policoro, Riserva regionale orientata gestita dal Wwf. Uno scrigno di biodiversità unico, habitat perfetto anche per specie animali a rischio estinzione, come lontre, tartarughe marine – che ogni anno depongono le uova sugli arenili circostanti – e perfino foche monache, avvistate più volte. Tra salici, frassini e ontani neri vivono pure istrici, volpi, oltre 150 specie di uccelli e duemila varietà di coleotteri.

Un luogo ideale per birdwatching e vacanze sostenibili, anche attraverso campi di volontariato per famiglie, che affiancano i ricercatori nel Centro recupero animali selvatici (Cras), oppure in mare, per monitorare gli spostamenti della fauna ittica. Un patrimonio che richiama studiosi dall’estero, impegnati in progetti di ricerca su questo bosco-relitto dell’originaria foresta planiziale di latifoglie, che fino alla riforma agraria, con la sua impenetrabile vegetazione, ricopriva gran parte della costa, ma che la “fame” di terreni coltivabili oggi ha ridotto a circa 1.100 ettari.

Nonostante ciò, la fitta copertura verde e le intricate aree paludose che ancora caratterizzano il Bosco Pantano richiamano alla mente foreste esotiche. Non è un caso che già Norman Douglas nel 1915 in Old Calabria, il suo racconto di viaggio alla scoperta del Mezzogiorno d’Italia, descrivesse così quest’angolo di Basilicata: “Ha la bellezza aggrovigliata di una palude tropicale. Odori pungenti si levano dalle foglie marcescenti e dalla terra umida; e quando ci si è addentrati in quel labirinto verdeggiante, si può anche immaginare di essere in qualche primitiva regione del globo terrestre, dove mai piede umano è penetrato”.

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La sede del Centro recupero animali selvatici (Cras) del Bosco Pantano di Policoro, oasi del Wwf

Parco archeologico Siris-Herakleia

Fu forse anche per questi aspetti, oltre che per la grande fertilità della terra – la piana di Metaponto è la più estesa e produttiva valle lucana, con eccellenze agricole quali la squisita fragola Candonga – che i Greci scelsero il tratto di costa ionica per dare vita ad alcune delle loro più potenti colonie. Fra queste, nel territorio dell’attuale Policoro, spiccava Herakleia, fondata nel 433 a.C. sulle rovine di Siris, che era stata edificata nel VII secolo a.C. dagli Ioni provenienti da Colofone, Asia Minore, ma era stata distrutta nel secolo successivo dagli Achei di Metaponto, Crotone e Sibari.

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Ne restano importanti vestigia nel Parco archeologico Siris-Herakleia, non lontano dal mare, mentre i reperti più importanti sono custoditi nel Museo archeologico nazionale della Siritide, fra cui gli splendidi 22 grandi vasi a figure rosse della Tomba del pittore di Policoro (V secolo a.C.).

Le Tavole Palatine , le colonne del tempio di Hera a Mesaponto

Metaponto

La potente Siris-Herakleia richiama l’altra ricchissima colonia magnogreca di Metaponto, oggi fra le località balneari più note e frequentate del litorale. Il suo lido è una distesa di sabbia color ocra che si sviluppa tra le foci dei fiumi Bradano e Basento, punteggiata da pinete estese e filari di eucalipto. Qui, oltre a ogni sorta di sport d’acqua, ci si può cimentare anche sul green del Golf Club Metaponto, uno dei più prestigiosi del Sud Italia, con 18 buche dislocate fra uliveti e agrumeti.

Poco lontano si stagliano le Tavole Palatine: 15 colonne perfettamente conservate dell’imponente tempio di Hera, eretto in stile dorico nel 533 a.C. a testimonianza del fiorente emporio commerciale che fu Metapontum, fondato dagli Achei nel VII secolo a.C. e dove nel 495 a.C. morì Pitagora, che qui aveva trovato l’ambiente ideale per i suoi studi.

I resti dell’antica città sono visitabili nel Parco archeologico di Apollo Licio, da cui provengono, fra l’altro, raffinate ceramiche, orecchini in oro con lavorazioni in filigrana e strigili, strumenti metallici utilizzati nei bagni e nelle palestre per togliere dal corpo la mistura di olio e polvere di pomice usata per pulirsi. Tesori conservati, a circa due chilometri di distanza, nel Museo archeologico nazionale di Metaponto.

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La spiaggia di Marina di Pisticci

Le spiagge da non perdere

Fra i luoghi imperdibili di questa costa c’è sicuramente Marina di Pisticci, lunga otto chilometri, che ospita alcune delle spiagge più belle della zona e, collegato all’omonimo resort, Porto degli Argonauti, il primo scalo turistico per la nautica da diporto del litorale ionico lucano.

Dalla foce del Basento fino a quella del fiume Cavone cedono il passo l’una all’altra le ampie distese sabbiose di Lido 48, San Basilio, San Teodoro e Macchia, cui fa da sfondo il verde intenso della vegetazione: qui si può optare fra stabilimenti attrezzati e solitari tratti di spiaggia libera. Notevoli anche il lido di Scanzano Jonico, con lo splendido arenile Terzo Cavone, dalla sabbia finissima, e le tranquille spiagge di Marina di Rotondella e Marina di Nova Siri, quest’ultima non lontana da Torre Bollita, voluta nel 1520 dal viceré di Napoli Pedro Álvarez de Toledo per controllare le coste, minacciate da ripetute incursioni saracene.

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Con la sua tozza sagoma ricade oggi nella tenuta delle cantine Battifarano, che propongono visite in vigna e degustazioni degli ottimi vini locali. Fra questi, il doc Matera Moro, ottenuto da un blend di uve Cabernet Sauvignon, Primitivo e Merlot, gli altri doc Matera Greco e Matera Rosato, ricavati rispettivamente da vitigni di Greco bianco e Primitivo, e gli igt Basilicata Rosso e Bianco, a base di Merlot l’uno e Chardonnay l’altro.

Il paesaggio suggestivo del Parco nazionale del Pollino, gloria lucana

Parchi e borghi dell’entroterra

“Il valore aggiunto della costa ionica lucana è dato, oltre che dalla capacità di preservare il paesaggio con un’offerta ricettiva di qualità e poco invasiva, perfetta per un turismo a misura d’uomo, anche dall’estrema vicinanza a un entroterra altrettanto bello e, soprattutto, autentico”, spiega Francesco Garofalo, fondatore di Welcome Lucania, tour operator che organizza esperienze sul territorio e attività in barca, come le escursioni e gli aperitivi al tramonto, in genere con partenza dal porto del lussuoso Marinagri Greenblu Hotel di Policoro, attraversato da cinque chilometri di canali che conducono al mare.

In effetti, l’entroterra è ricco di bellezza. A cominciare dalle mete più conosciute, situate a una cinquantina di chilometri dalle spiagge, come il Parco nazionale del Pollino, con le sue vette che superano i duemila metri di quota, perfette per gli amanti degli sport montani, e Matera, patrimonio Unesco con i suoi magnifici Sassi. E poi, ancora più vicini alla costa, graziosi borghi dove la vita scorre a ritmi lenti.

Per esempio Bernalda, che ebbe un momento di notorietà nel 2011 grazie alle nozze fra Sofia Coppola e Thomas Mars a Palazzo Margherita, trasformato dal padre di Sofia, il celebre regista Francis Ford Coppola, i cui nonni erano originari proprio di qui, in un lussuoso hotel cinque stelle, frequentato non di rado dalle star di Hollywood (thefamilycoppolahideaways.com).

Fra i vicoli lastricati spiccano anche le dimore di charme di Borgo San Gaetano, ricavate in un frantoio e riqualificate secondo tecniche di bioedilizia. La struttura propone esperienze nel territorio, fra cui lezioni di cucina e incontri con produttori di specialità locali.

Pisticci invece, con le sue caratteristiche casette bianche a schiera, le casedde, rappresenta una delle porte d’accesso agli straordinari paesaggi desertici dei Calanchi Lucani, segnati da colline argillose dalle forme suggestive, autentico museo geologico a cielo aperto risalente al Pleistocene inferiore e medio.

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Un ambiente unico, descritto magistralmente da Carlo Levi, pittore e romanziere, nel suo capolavoro Cristo si è fermato a Eboli. Qui si può visitare anche il Museo Essenza Lucano, per un’esperienza sensoriale fra gli aromi del rinomato amaro, il liquore più noto della Basilicata, prodotto da queste parti.

E poi c’è Rotondella, dalla caratteristica struttura urbanistica a forma di spirale, intrico di viuzze acciottolate collegate l’una all’altra da cunicoli e gradinate che si snodano fra palazzotti nobiliari adornati da portali e mascheroni. Per la sua posizione panoramica, a metà strada fra la costa e i maestosi paesaggi montani del Pollino, si è guadagnata l’appellativo di “balcone sullo Ionio”. Non immeritato: la vista che offre è davvero meravigliosa. Soprattutto al tramonto, quando il sole, scomparendo all’orizzonte, colora d’arancio questo angolo d’Italia splendido e segreto.

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Barche a vela del circolo velico lucano di Policoro

Come arrivare

In auto: la costa ionica lucana, per chi proviene dal versante adriatico, si raggiunge seguendo l’A14 fino a Taranto, poi la statale 106 fino a Metaponto. Da Milano e Roma, A1 fino a Caserta, poi A30 per Salerno e A2 del Mediterraneo, uscita di Sicignano, quindi statale 407 Basentana fino a Metaponto.

In aereo: lo scalo più vicino è Bari, a circa 110 chilometri, su cui volano le principali compagnie nazionali e low cost.

Dove dormire

Marinagri Greenblu Hotel

Un cinque stelle con Spa, piscina e 95 fra camere e suite. A 50 metri dalla spiaggia, è circondato da canali d’acqua navigabili che consentono di raggiungere l’hotel direttamente in barca.

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Procedura celere

 

Indirizzo: via San Giusto, località Torremozza, Policoro (Mt) Tel. 0835.18.45.402 Web: hotelmarinagri.it Prezzi: doppia b&b da 130 a 350 €

Argonauti Greenblu Resort

Hotel 4 stelle con grande piscina, ville e appartamenti costruiti intorno a un porticciolo turistico e a una monumentale pineta con sentieri che conducono al mare.

Indirizzo: contrada Lido Macchia, Marina di Pisticci (Mt) Tel. 0835.18.91.020 Web: argonautihotel.it Prezzi: doppia b&b da 120 a 260 €

Borgo San Gaetano Dimore di Charme

Sei camere, con zona living, in un frantoio restaurato secondo i criteri della bioedilizia. Molto belle le stanze su due livelli con volte in cotto. Laboratori di cucina tipica e incontri con piccoli produttori.

Indirizzo: corso Metaponto 25, Bernalda (Mt) Tel. 345.03.43.671 Web: borgosangaetano.com Prezzi: doppia b&b da 100 a 250 €

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Hotel Masseria Torre Fiore

Boutique hotel ricavato in una masseria fortificata del Cinquecento fra i calanchi, a un quarto d’ora dal mare. Camere con volte o travi a vista. Ottimo il ristorante tipico.

Indirizzo: contrada Terranova, Pisticci (Mt) Tel. 0835.58.02.39 Web: hoteltorrefiore.com Prezzi: doppia b&b da 275 a 320 €

Relais Masseria Cardillo

Ricavato in un granaio di fine Settecento, ristrutturato con volte a vista, piscina e giardino esterno, a sette chilometri dalla spiaggia di Metaponto.

Indirizzo: strada Basentana km. 97,5, Bernalda (Mt) Tel. 0835.74.89.92 Web: masseriacardillo.it Prezzi: doppia b&b da 120 a 180 €

Agrumare Farm Holiday

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Antica masseria immersa in un agrumeto con 12 suite, Spa e ampie sale colazioni e relax.

Indirizzo: contrada Cesine, via Telemaco, Marconia, Pisticci (Mt) Tel. 0835.16.73.013 Web: agrumare.it Prezzi: doppia b&b da 80 a 250 €

Borgo San Gaetano Dimore di Charme, ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio frantoio

Dove mangiare

Ristorante Essenza

La forza della chef Enza Crucinio è la sua cucina “contaminata” che sa valorizzare le eccellenze del territorio. Come il peperone crusco (cioè croccante) abbinato al sushi e la cacio e pepe rivisitata con pecorino di Moliterno, gamberi rossi e scorze di limone di Rocca Imperiale.

Indirizzo: via Sinisi Medaglia d’Oro 43, Policoro (Mt) Tel. 377.38.67.983 Web: essenzaristorante.com Prezzo medio: 45 €

Azienda agricola San Teodoro Nuovo

In una dimora dell’Ottocento. Provare il cavatellino con carbonara di funghi, guanciale e peperoni cruschi.

Indirizzo: contrada San Teodoro Nuovo-Marconia, Pisticci (Mt) Tel. 0835.47.00.42 Prezzo medio: 50 €

Ristorante Il Casalino

Imperdibile la pasta fatta a mano con verdure di stagione, mollica di pane e peperone crusco.

Indirizzo: via Cristoforo Colombo 5, Policoro (Mt) Tel. 377.39.05.191 Prezzo medio: 35 €

Bambulè Republic

Sulla spiaggia, per piatti a base di pesce: provare la zuppa di pescato del giorno. Ideale anche per aperitivi e dopocena con ampia scelta di cocktail, vini locali e buona musica in sottofondo.

Indirizzo: largo Esperia, Policoro (Mt) Tel. 389.23.50.173 Web: bambulerepublic.it Prezzo medio: 30 €

EmAnto’ Ristorante D’amare

Fra le specialità, gli spaghetti  allo scoglio e il fritto misto con il pescato del giorno.

Indirizzo: piazza Rosa dei Venti, Borgo San Basilio, Marina di Pisticci (Mt) Tel. 320.14.92.138 Prezzo medio: 35 €

Bernaldabella

Da non perdere il carpaccio di podolica con ricotta, pere e noci, il pacchero alla pescatore o lo spaghettone con aglio, olio e peperone crusco su crema di fave.

Indirizzo: corso Umberto I 337, Bernalda (Mt) Tel. 0835.54.32.41 Fb: Bernaldabella Ristorante Prezzo medio: 40 €

Cosa comprare

Cantine Battifarano

Vigneti e masseria storica, visite guidate e degustazioni degli ottimi vini locali. Indirizzo: contrada Cerrolongo 1, Nova Siri (Mt) Tel. 0835.53.61.74 Web: battifarano.com

L’Orchidea Pasticceria

Fra le dolci specialità del luogo,  la scorzetta, dalla tipica forma curva, a base di mandorla  e ricoperta di cioccolato.

Indirizzo: corso Umberto I 274/A, Bernalda (Mt) Tel. 333.39.29.901 Web: la-scorzetta.it

Masseria Nivaldine

Qui si producono, fra l’altro, frutti di prima scelta e confetture prelibate, come quella a base dell’autoctona albicocca Cafona.

Indirizzo: contrada Trisaia Mortellito 2, Rotondella (Mt) Tel. 0835.84.81.33

Altre informazioni su: basilicataturistica.it





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