più anziani, meno giovani, le sfide del futuro secondo la CISL

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Venerdì 28 febbraio si è tenuto  presso l’hotel Corallo a Riccione il quarto congresso dei pensionati CISL Romagna, che rappresenta oltre 30 mila iscritti sul territorio romagnolo e che ha visto la riconferma a Segretario generale della cesenate Maria Antonietta Aloisi, affiancata in segreteria dai ravennati Antonino Parrinello ed Alessandro Tremamunno. 

Il Congresso ha visto la partecipazione anche del Segretario nazionale dei Pensionati CISL Emilio Didonè, la segretaria generale FNP CISL Emilia Romagna Gina Risi Francesco Marinelli Segretario generale CISL Romagna.

“Nell’ambito della popolazione italiana nel 2050 gli over 65 diventeranno oltre il 30% del totale, circa 20 milioni di persone- afferma la Segretaria generale Maria Antonietta Aloisi. Come Federazione di pensionati non c’è dubbio che il cosiddetto “inverno demografico” sia un fattore centrale per le nostre analisi e le politiche da mettere in atto. Ciò infatti dovrà certamente portare ad una sfida seria per l’intera società, una riorganizzazione complessiva che deve toccare il lavoro, il welfare, l’attività e i servizi sociali, il rapporto lavoro-pensione”.

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Analisi dati invecchiamento della popolazione in Romagna

“Ma vogliamo respingere con forza l’immaginario collettivo catastrofico, alimentato in questi anni, che vedrebbe un aumento di costi delle pensioni e della spesa sanitaria insostenibili. Il progresso scientifico che sta portando ad un allungamento della vita è un progresso umano e civile che va apprezzato. Quello che si deve fare però è certamente prendere coscienza del cambiamento e riorganizzarsi, con politiche che siano davvero lungimiranti. Come federazione dei pensionati una delle nostre attività principali è proprio la contrattazione sociale con le istituzioni e noi a tutti i tavoli cerchiamo di contribuire in maniera propositiva per cercare sempre il progresso ed il benessere dell’intera comunità locale, sempre a sostegno di chi è più fragile”.

“Respingiamo inoltre con forza la diatriba tra giovani ed anziani– conclude Aloisi. I pensionati sono sempre a sostegno di figli e nipoti, anche come aiuto economico. Come FNP anche a livello nazionale ci battiamo da tempo affinchè si affronti urgentemente il tema delle future pensioni dei giovani. Il dialogo intergenerazionale è il fondamento di una società coesa, è una responsabilità collettiva riconoscere il valore di ogni fase della vita e fare della cooperazione tra generazioni un pilastro per una strategia condivisa”.“Affrontare le sfide demografiche, oltre a quelle sociali ed ambientali della Romagna-sottolinea il Segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli– richiede una visione di lungo termine e l’impegno di tutti gli attori della comunità, inclusi enti locali, imprese, associazioni e cittadini. Le proiezioni demografiche per le province romagnole evidenziano un invecchiamento significativo della popolazione in tutte e tre i territori. Diventa quindi imperativo, per affrontare le sfide demografiche in atto, sviluppare ed implementare politiche ed interventi mirati a garantire un adeguato supporto ed una migliore qualità di vita per gli anziani. Servirà inoltre un sapiente mix di politiche pubbliche locali per un welfare 4.0 di territorio che garantisca la sostenibilità delle spese sociali soprattutto indirizzate al potenziamento dei servizi dedicati alle fasce anziane della popolazione ed un rafforzamento della medicina preventiva anche grazie ad una massiccia digitalizzazione del sistema sanitario di area vasta”.

Analisi Report della Regione Emilia Romagna riguardo la popolazione over 65 anni regionale

In tutte e tre le province si è verificato un calo dei giovani nella fascia di età 0-19, passando da 195.014 nel 2012 a 190.431 nel 2022, con un’incidenza sulla popolazione nel 2022 pari al 17,07%. Anche nella fascia 20-64 anni si è registrato un calo, con un’incidenza del 58,12%. Risulta invece significativo l’aumento dell’incidenza della popolazione nelle fasce 64-79 anni e 80 e oltre, passando rispettivamente dal 15,55% al 16,28% nella prima fascia e dal 7,21% all’8,53% nella seconda.
Proiezioni demografiche 2042Le proiezioni demografiche al 2042 in Emilia-Romagna delineano uno scenario di riferimento che offre interessanti spunti di riflessione sul futuro demografico in Romagna, con un aumento della popolazione romagnola del 1.16% (Ravenna -2%, Forlì-Cesena + 0.57%, Rimini +3,4%), ma concentrato soprattutto nelle fasce di età più alte.



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