Schlein: «Il governo italiano esprima solidarietà e sostegno al popolo ucraino». Salvini: «Basta guerra, forza Trump»

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Tajani, «Zelensky-Trump? momento delicato, serve prudenza»

Il messaggio che arriva da un’altra forza politica che fa parte della maggioranza, Forza Italia, è: “Serve prudenza”. «È un momento di grande tensione, per questo bisogna tenere i nervi saldi, reagire con grande calma e vedere quale sarà l’evoluzione dopo questo colloquio, che certamente non è andato bene», osserva il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio Uno commentando lo scontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. «Vediamo come si sviluppa la situazione anche della trattativa che ci dovrà essere tra Stati Uniti, Russia, anche l’Ucraina ci dovrà essere, ed anche l’Europa, che deve essere unita e parlare con una voce sola. È un passaggio delicato, dobbiamo essere molto prudenti».

Calenda: tutti in piazza domenica per sostenere Zelensky

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Dall’opposizione, il leader di Azione Carlo Calenda chiama tutti in piazza domenica per manifestare a favore del presidente ucraino. «Bulli che aggrediscono nello studio ovale, davanti alla stampa, un leader coraggioso che guida un popolo che difende la sua libertà dall’agressione di un dittatore assassino. A questo sono ridotti gli Usa oggi. I leader europei dovrebbero mostrare meno compiacenza e più forza. I bulli si affrontano così. #StandWithUkraine oggi e sempre», ha scritto su X l’ex ministro dello Sviluppo economico. «Chiedo a tutti i leader delle le forze che hanno sostenuto l’Ucraina di organizzare una manifestazione di solidarietà a Zelensky e per un risveglio dell’Europa – ha aggiunto taggando Schlein, Antonio Tajani, +Europa e Italia viva – . Domenica, in tutte le città italiane. Repubblica ha lanciato una manifestazione per l’Europa, bene, giusto, ma ora l’Europa si difende in Ucraina. Uniamo le forze. Non possiamo rimanere in silenzio».

Provenzano (Pd), «Trump minaccia leader popolo aggredito»

«Dopo le oscenità su Gaza, ora l’intimidazione, la minaccia, l’umiliazione in mondovisione del leader del popolo ucraino, popolo aggredito. L’Europa ora deve proporre un’idea di pace, di giustizia, di libertà, di relazioni internazionali che non lasci il campo a queste di Trump». Così su X Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.

Della Vedova: «Dopo attacco Trump a Zelensky Ue reagisca e Meloni riferisca»

«Dopo quanto di inaudito è accaduto oggi nello studio ovale della Casa Bianca e il trattamento profondamente ingiusto riservato da Trump e Vance nei confronti del Presidente Zelensky, occorre che la Ue e l’Italia, con misura ma con assoluta fermezza, ribadiscano il sostegno pieno e leale all’Ucraina che si difende dall’aggressione putiniana». Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. «Se Trump abdica al ruolo americano di difesa della democrazia e della libertà di una paese sovrano e democratico, forse pensando che l’Ucraina sia lontana dai confini americani, l’Europa non può sottrarsi. Ne va del nostro futuro, del futuro della nostra sovranità. A questo punto, però, la presidente Meloni non potrà sottrarsi dal confronto con il Parlamento per chiarire qual è la posizione del suo governo, visto che sostiene giustamente la resistenza ucraina, ma che contemporaneamente cerca di coltivare un rapporto privilegiato con Trump». «Nello studio ovale è andata in scena la rappresentazione plastica del bullismo diplomatico con cui la nuova amministrazione americana intenderebbe governare il mondo – rincara il segretario di Più Europa, Riccardo Magi – . Trump bullizza e umilia Zelensky e attraverso di lui il popolo ucraino che da tre anni resiste alla violenta aggressione russa, difendendo i confini e con essi i valori dell’Europa. Cosa ne pensa Meloni dell’atteggiamento indegno del suo amico Trump verso Zelensky? La premier condannerà l’atteggiamento del presidente americano o fuggirà anche stavolta facendo finta di nulla?».

Borghi (Iv): «Dopo Trump-Zelensky Meloni non può continuare a tacere»

«Qualcuno immaginava che Zelensky sarebbe stato remissivo e arrendevole. Ma ha chiaramente detto che prima si definiscono le condizioni di sicurezza dell’Ucraina (e dell’Europa) e poi si parla di business». Lo dice Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato. «Ora non può essere lasciato solo, e l’Europa deve assolutamente fare la propria parte. E, in proposito, dopo quello che è successo la premier Meloni non può rifugiarsi nel silenzio. Dopo che Tusk e Macron sono usciti per stigmatizzare e prima del vertice di Londra lei rimane silente senza chiarire in Parlamento?», conclude.



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