Jesi, presentato il progetto Judo4Sen

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il progetto della Judo Samurai, finanziato dal Programma Erasmus+ 2024

Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere le pari opportunità e l’inclusione sociale nello sport, attraverso l’applicazione della metodologia conativa e l’organizzazione di un evento internazionale di Judo che vedrà coinvolti ragazzi e atleti da 13 paesi europei.

L’evento ha avuto luogo ieri mattina – sabato 1 marzo – presso il palazzo dei Convegni.

Dopo i saluti istituzionali di rito, della presidente del club Judo Samurai Jesi-Chiaravalle, Paola Paradisi, dell’Amministrazione comunale rappresentata dal vice-sindaco Samuele Animali, di rappresentanti della Federazione Italiana Judo, Marco Cardinaletti, esperto di politiche europee per lo sport e la sostenibilità ha aperto i lavori.

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I relatori

-Antonio Tintori, sociologo, referente del gruppo di ricerca Mutamenti Sociali, Valutazione e Metodi (MUSA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e presidente del Comitato Unico di Garanzia del CNR

-Alfredo Vismara, Maestro e Insegnante di Judo, fondatore dell’Associazione Amici del Judo.

– Gill Bui-Xuân, Professore emerito dell’Université d’Artois inventore del metodo conativo

-Riccardo Coppari, insegnante di judo, esperto di metodologia conativa

-Luca Massaccesi, presidente Osservatorio nazionale sul bullismo e disagio giovanile

I contenuti

Lo sport costituisce uno straordinario motore di aggregazione e partecipazione: la condivisione di regole del gioco e di obiettivi sfidanti, i quali possono essere raggiunti soltanto attraverso il rispetto dei ruoli e la sinergia dei contributi di ognuno, rispecchia la società di oggi, che trae nutrimento dagli apporti dei singoli, ciascuno con le proprie capacità e caratteristiche. In questo senso, l’attività sportiva può svolgere un ruolo cruciale per la coesione sociale e l’integrazione delle categorie più vulnerabili, promuovendo un comune senso di appartenenza e partecipazione.

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Il Judo in particolare, attraverso il metodo conativo, può essere un potente alleato per i bambini e i ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

Le attività fisiche non solo rafforzano il corpo, ma hanno un impatto positivo anche sulle abilità cognitive e motorie, migliorando concentrazione, coordinazione e autostima. Studi scientifici hanno inoltre dimostrato come la pratica del Judo adattato permetta ai bambini con autismo di migliorare, anche se lentamente e in maniera non lineare, le proprie capacità motorie e comportamentali.

Cos’è la metodologia conativa

L’apprendimento di qualsiasi attività segue un percorso strutturato a tappe; comprendere queste fasi permette di capire perché uno studente agisce in un certo modo e di progettare un percorso educativo su misura per lui. Se il metodo di insegnamento rispetta le sue esigenze e motivazioni, l’apprendimento diventa più naturale ed efficace. Per aiutare l’allievo a progredire, le proposte didattiche devono essere vicine alle sue capacità attuali, ma anche abbastanza stimolanti da spingerlo a migliorare.

Questo vale anche per l’attività motoria: lo sviluppo delle abilità segue tappe ben precise che segnano i progressi dello studente.

Questo approccio educativo prende il nome di pedagogia conativa, basata sul concetto di conazione (derivato dal conatus di Spinoza), ossia quella forza interiore che ci spinge ad agire per perseguire i nostri obiettivi. La conazione è quindi un mix di motivazione e volontà d’azione, guidata dai valori personali di ogni individuo.

La pedagogia conativa non si concentra solo sugli aspetti cognitivi, ma anche sull’azione: lo studente impara e si trasforma attraverso ciò che fa. Il ruolo dell’insegnante è quello di definire un obiettivo chiaro per l’attività, strutturare un percorso didattico con tappe progressive, osservare i comportamenti per capire a che punto del percorso si trova l’allievo, guidarlo nel passaggio alla tappa successiva, rispettando i suoi tempi e il suo modo di apprendere. Questo modello si applica a qualsiasi tipo di apprendimento, sia motorio che cognitivo.

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Un ulteriore sviluppo della pedagogia conativa è la pedagogia metaconativa, che aiuta lo studente a diventare consapevole del proprio processo di apprendimento, rendendolo più autonomo e protagonista del suo percorso di crescita.

Cos’è JUDO4SEN

Il progetto JUDO4SEN ha l’obiettivo di promuovere le pari opportunità e l’inclusione sociale nello sport, attraverso l’applicazione della metodologia conativa e l’organizzazione di un evento internazionale di Judo che vedrà coinvolti ragazzi e atleti da 13 paesi europei. In particolare il progetto è rivolto ad una parte della popolazione, nota come “bisogni educativi speciali” (SEN sta per Special Educational Needs).

Circa 800 milioni di bambini in tutto il mondo sono affetti da condizioni biologiche, ambientali e psicosociali che possono limitare il loro sviluppo cognitivo. In Europa, recenti ricerche stimano essere 15 milioni i bambini con bisogni educativi speciali (SEN). I bambini con BES spesso lasciano la scuola con poche qualifiche e hanno molte più probabilità di diventare disoccupati o economicamente inattivi. Gli sforzi per supportare i bambini con BES sono sottolineati a livello europeo dal Education and Training 2020 Strategic Framework e dal May 2010 Council conclusions on the social dimension of education and training. Entrambi i documenti sottolineano l’imperativo che i sistemi educativi in Europa garantiscano l’inclusione di successo di tutti gli studenti.

Il progetto JUDO4SEN si basa sull’applicazione su larga scala dell’approccio educativo innovativo denominato “metodo conativo” concettualizzato e sperimentato dal Professor Gilles Bui-Xian, accademico francese presso l’Università Cote d’Opôle di Parigi e l’Università di Lille. È un metodo studiato da oltre 20 anni, e sviluppato con i disabili, che produce effetti benefici sia per loro che per i normodotati. Su questo conativo, il professore e maestro di judo Riccardo Coppari, rappresentante del Judo Samurai Jesi (Coordinatore – COO) ha scritto un libro dal titolo “Metodo Perfetto”, che costituisce oggi un punto di riferimento nell’applicazione e nello sviluppo di questo approccio educativo, sia con i disabili che con i normodotati.

Attraverso il metodo conativo si considera la pratica sportiva, non evidenziando l’aspetto competitivo dello sport, ma il suo ambito funzionale, utile al perseguimento del benessere socio-psico-fisico dei giovani secondo un modello di riferimento basato sui concetti di benessere e salute.

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Prima dell’evento JUDO4SEN che si terrà a Jesi nella settimana dall’1 al 7 settembre, nel mese europeo dello sport, saranno organizzate anche delle giornate educative per le scuole e dei camp per praticare il judo attraverso la metodologia conativa. Durante il 2025 saranno inoltre organizzati percorsi formativi aperti a tutti per formare maestri di judo, insegnanti e allenatori con le giuste istruzioni per praticare un programma di supporto al judo basato sul metodo conativo per giovani persone con BES, utilizzando il judo come strumento innovativo per l’inclusione sociale e per migliorare la socialità positiva, la personalità e il benessere collettivo e il senso di comunità.

Iniziative di divulgazione e seminari tecnici sono previsti nell’arco del progetto per informare sulle tematiche che riguardano i ragazzi con BES, atleti, organizzazioni sportive e club di judo, decisori, movimenti e associazioni sportive, organizzazioni attive nel campo dell’inclusione sociale e della disabilità.



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