Sono già decine gli iscritti e le iscritte al master di giornalismo de Il Messaggero in collaborazione con l’ateneo Unimarconi che partirà fra un mese. Ieri, durante l’open day nella sede di via del Tritone, gli aspiranti cronisti hanno potuto incontrare alcuni dei docenti che animeranno le lezioni. Molte le curiosità emerse sull’intelligenza artificiale e sulle notizie, su un’informazione che per sua natura deve essere esaustiva nella complessità e provvisorietà in cui viene colta e osservata. «L’intuizione giornalistica, la sfumatura e la sintesi, sono elementi che fanno la differenza; una capacità che nessuna intelligenza artificiale possiede», risponde Guido Boffo, direttore de Il Messaggero, che ha raccontato alcuni dei meccanismi che sono alla base della pubblicazione: dalla verifica dei dati ai possibili sbagli dietro l’angolo, fino al rispetto delle persone di cui si scrive.
I PRIMI PASSI
Come si entra nella redazione di un giornale? È spesso la domanda di chi non sa da dove cominciare. Il Messaggero dà l’opportunità di muovere i primi passi con uno stage e di imparare un mestiere che è fondamentale per la democrazia, e ancora molto affascinante e sfidante. «Ogni giorno si comincia da zero ed è sempre diverso dal giorno precedente», ha scandito Massimo Cecchini, ex inviato della Gazzetta dello sport che curerà le lezioni di cronaca sportiva. A queste curiosità frequenti, il direttore editoriale del Messaggero, Massimo Martinelli, ha risposto con altre domande che mostrano i nodi deontologici. Come si cattura un’informazione di prima mano che non è ancora una notizia? Come si gestisce il rapporto con una fonte confidenziale? Martinelli ha parlato dei laboratori specifici su questi aspetti: ci saranno delle uscite apposite nei luoghi dove le notizie maturano e sono divulgate o rivelate in via confidenziale, appunto. Dai commissariati di polizia al Parlamento, dalle grandi aziende al Campidoglio. «Come fanno le squadre di calcio: con questo master vogliamo allenare i giovani della nostra primavera», ha detto Guido Boffo che terrà i corsi su come funziona la direzione di un quotidiano, dalla linea editoriale alle necessarie scelte stilistiche e contenutistiche. «Ci aspettiamo di trasmettere i valori della nostra professione che – sottolinea – non è semplice, è faticosa. Bisogna saper fare controlli incrociati e saper spiegare quello che è successo. Servono umiltà e curiosità, la saccenza, invece, è un problema». «Questo master sarà una palestra che combatterà l’approssimazione: dalle competenze di base alle opportunità di stage uniche, molto appetibili», racconta Angelo Romeo, direttore accademico del Master e numero uno del corso di laurea dei Media digitali a Unimarconi. Lo storico giornale romano è capofila di altri cinque quotidiani che informano territori molto diversi: dal Mattino di Napoli al Gazzettino di Venezia, dal Corriere Adriatico al Nuovo Quotidiano di Puglia e la free press Leggo. Sono numerose, dunque, le possibilità di tirocinio che aprono le porte a un praticantato e quindi alla professione. Sono previste anche tre borse di studio.
Tra i docenti ci saranno autorevoli volti e voci dell’informazione televisiva: Maria Latella, Costanza Calabrese, Valentina Bendicenti e Manuela Moreno. «Ho cominciato con una borsa di studio e uno stage. Scrivete e scrivete: vi insegna il ritmo dei pensieri e a trattenere le informazioni importanti», ha detto ieri ai ragazzi presenti Latella, anchorwoman di Radio24 e Sky. In cattedra ci saranno penne importanti della cronaca giudiziaria: Fiorenza Sarzanini, Giovanni Bianconi e Marco Lillo. Le direzioni editoriali: si parlerà del lavoro artigianale della scelta di un titolo, dello sguardo che contraddistingue una testata, con Guido Boffo, Massimo Martinelli, Gian Marco Chiocci.
LA FOTO
«L’immagine delle Torri Gemelle in fumo scattata da Staten Island e non a Manhattan con un titolo che a distanza di tanti anni regge ancora, “Atto di guerra”. Questa pagina si trova in un museo di Washington, potreste essere voi a fare quei titoli domani», ha raccontato il vicedirettore Alvaro Moretti mostrando quella storica prima pagina firmata da Paolo Graldi, ex direttore del nostro quotidiano alla cui memoria è intitolata l’Accademia che formerà i nuovi cronisti.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Immancabile l’informazione digitale. «Abbiamo investito molto sui social, in pochi mesi arriveremo a quota un milione di follower su Instagram. Abbiamo parlato da una finestra social ai giovani con l’autorevolezza di un giornale», ha spiegato Guglielmo Nappi, numero uno del Messaggero.it, terza testata di informazione online italiana. Podcast e reel sui social, la scrittura SEO, la tempestività con la quale bisogna pubblicare una notizia il cui sviluppo è in corso e quindi sottoposto a urti e interpretazioni continui. «Il mestiere cambia e cambierà ancora», avverte Moretti che terrà il corso di podcast e le lezioni su come rendere la propria voce una firma vocale credibile. «Leggete, scrivete, esercitatevi nella scrittura, e… camminate per allenare il pensiero logico e la capacità di fare buone domande, di interrogare l’intelligenza artificiale», suggerisce Angela Padrone, giornalista e autrice di un agile manuale sull’Ia (“Scrivere al tempo di ChatGpt”, 196 pagine, Rubbettino), che insegnerà storia del giornalismo e tecniche di scrittura.
Tanti ragazzi under 30 ma pure over 40, ieri nella nostra redazione. Interessati alle possibilità occupazionali, anche nelle nuove redazioni. Il master è stato progettato anche per formare i professionisti della comunicazione istituzionale o d’impresa. Se un ente, un’impresa, un personaggio pubblico affida la narrazione di sé stesso a un giornalista, il comunicatore è una figura di riferimento, una fonte credibile e autorevole.
Le iscrizioni sono aperte fino al 3 aprile. Dieci, i weekend in cui si snoderà il master che offre anche la possibilità di seguire le lezioni in streaming. Il Messaggero è anche le quaranta assunzioni di giovani nel giro degli ultimi due anni, i nuovi lettori e punti di forza che vanno oltre il bacino di utenti del Centro Italia e che sono filoni in espansione: il picco di accessi del nostro sito si registra a Milano, in Lombardia (12mila contatti al minuto).
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