Regione Toscana, Memoria: a San Rossore la chiusura della Winter School per insegnanti

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(AGENPARL) – Roma, 2 Marzo 2025

(AGENPARL) – dom 02 marzo 2025 **Regione Toscana, Memoria: a San Rossore la chiusura della Winter School
per insegnanti**
/Scritto da Fabrizia Prota, domenica 2 marzo 2025/
Si è chiusa con la giornata di oggi, domenica 2 marzo, al Parco di San
Rossore “Storia e memorie”, la Winter School rivolta alle insegnanti e
agli insegnanti delle scuole toscane sulla Memoria della Shoah e delle
persecuzioni e deportazioni nazifasciste. Organizzato dalla Regione
nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, grazie alla
Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza
e all’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea,
con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, il ciclo di
incontri formativi ha l’obiettivo di fornire alle docenti e ai docenti
materiali e spunti di riflessione, attraverso la voce delle storiche e
degli storici e alle luce delle nuove pubblicazioni editoriali, affinché
possano poi trasmetterli alle studentesse e agli studenti.
“Coltivare la Memoria a partire dalle scuole è fondamentale, perciò
quella della Winter School è un’iniziativa a cui teniamo moltissimo – ha
spiegato l’assessora all’istruzione e alla cultura della Memoria Alessandra
Nardini, che stamani ha portato il suo saluto alle docenti e ai docenti
riuniti al Parco nella Sala Giovanni Gronchi -. È nostro dovere infatti,
come istituzione, essere al fianco delle insegnanti e degli insegnanti,
supportarle e supportarli nel difficile compito di raccontare alle ragazze
e ai ragazzi l’orrore dei progetti di sterminio nazifascisti. Il nostro
impegno in questo senso non si esaurisce con l’iniziativa che organizziamo
per il Giorno della Memoria ma vuole essere un impegno costante”.
“A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz” il titolo della serie di
incontri di quest’anno, che ha preso il via lo scorso 1° dicembre al
Memoriale delle Deportazioni a Firenze con una interessantissima lectio
magistralis a cura della Professoressa Anna Foa e si è articolato in
quattro appuntamenti online e due in presenza, di cui l’ultimo, appunto,
quello di oggi a San Rossore. Proprio lì dove nel 1938 Vittorio Emanuele
III appose la firma sulle leggi razziali.
“È un elemento essenziale del nostro impegno per la Memoria fare in modo
che le docenti e i docenti abbiano a disposizione più strumenti e sempre
aggiornati per far comprendere ai giovani quanto è stato profondo l’abisso
toccato dell’umanità con le persecuzioni nazifasciste – ha aggiunto
Nardini – e anche quanto sia necessario vigilare ancora oggi affinché non
si sottovalutino i pericolosi rigurgiti nazifascisti a cui assistiamo in
Italia e non solo, e i tentativi di negazionismo e revisionismo in un Paese
che evidentemente non ha ancora saputo fare fino in fondo, i conti con la
storia. Un impegno quello per difendere e coltivare la Memoria, oltre a
ciò che hanno rappresentato l’antifascismo e la Resistenza, da assumere
con ancora più forza visto che le testimoni e i testimoni di quel periodo
ci stanno lasciando per questioni anagrafiche e dunque tocca a noi, come in
una sorta di staffetta generazionale, raccogliere il loro testimone e non
dimenticare, anche e soprattutto per costruire un presente e un futuro di
pace, obiettivo oggi ancora più urgente”.
Durante la mattinata di oggi a San Rossore Nicola Labanca ha tenuto la
lectio magistralis dal titolo “Il regime fascista e i suoi crimini: il
tutto e una sua parte”. Il pomeriggio invece spazio alle riflessioni
filosofiche su “Il male del Novecento” con Vittoria Franco e
all’approfondimento sulla vicenda di Hans Biebow, amministratore del ghetto
di Lodz e considerato uno dei peggiori criminali nazisti, con l’autrice di
“Un manager del Terzo Reich” Anna Veronica Pobbe e Valeria Galimi.
Ma sono stati tanti i temi toccati durante l’edizione della winter school
per la Memoria appena conclusa: dalla Resistenza, con la presentazione di
“Storia internazionale della Resistenza italiana” con la partecipazione
degli autori dei saggi, della curatrice Chiara Colombini e del curatore
Carlo Greppi, all’analisi della figura di Giacomo Matteotti, attraverso la
riflessione di Stefano Caretti, coautore con Marzio Breda di “Il nemico
di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato”, dalla
Shoah con la già menzionata lectio magistralis di Anna Foa e la
presentazione del saggio di Frediano Sessi “Oltre Auschwitz. Europa
orientale, l’Olocausto rimosso” fino al viaggio virtuale nelle sezioni
non accessibili del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau con Michele
Andreola.

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