Autonomia provinciale, 55 anni di storia tra conquiste e incertezze

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Il 3 marzo del 1970 la Provincia di Isernia nacque come nuovo punto di riferimento istituzionale al servizio del territorio e dei cittadini. A 55 anni di distanza, le istituzioni celebrano questo importante traguardo, con la consapevolezza delle difficili sfide da affrontare, vista anche la richiesta di referendum avanzata da oltre 5mila cittadini che chiedono la riannessione del territorio pentro all’Abruzzo.
«Desidero rivolgere un pensiero a tutta la comunità, a tutti coloro che, in questi anni, hanno contribuito con impegno allo sviluppo del nostro territorio – ha affermato il presidente della Giunta regionale, Francesco Roberti -. Questa data segna un momento cruciale nella storia del Molise: con la nascita della Provincia di Isernia, che si è affiancata a quella di Campobasso, è stato dato un impulso fondamentale alla crescita economica, sociale e culturale di questa parte della nostra regione. In questi anni, sono state rafforzate l’identità e le peculiarità delle comunità che fanno parte della Provincia di Isernia. La valorizzazione delle risorse naturali, della storia e delle tradizioni locali ha rappresentato un faro per questi 55 anni di crescita e sviluppo. Il mio augurio va alla Provincia di Isernia e ai suoi cittadini, affinché, in stretta collaborazione con le istituzioni regionali e locali, il territorio possa continuare a progredire, generando nuove opportunità e migliorando il benessere di tutti, con un’attenzione particolare al ripopolamento delle aree interne. Su questo aspetto, la Regione Molise, di concerto con le istituzioni locali, è impegnata a trovare soluzioni efficaci e sostenibili. La Provincia di Isernia è chiamata ad affrontare diverse sfide, ma sono certo che, lavorando insieme, potremo costruire un futuro di crescita e benessere per l’intero territorio».
Anche il presidente di via Berta, Daniele Saia – visto anche il momento di acceso dibattito sul tema – non ha mancato di evidenziare quanto sia importante l’autonomia della Provincia come istituzione: «La battaglia per la conquista dell’autonomia non fu semplice – ricorda -. Il Comitato per l’istituzione della Provincia incontrò molte difficoltà nel suo percorso, nonostante l’appoggio di numerosi cittadini. Il gruppo rivendicava il giusto riconoscimento per un territorio pieno di valore, chiedeva l’apertura di uffici pubblici per garantire efficienza e favorire il decollo economico. Una crescita che, dalla nascita dell’Ente e per i successivi decenni, fu tangibile e importante, fino ai tagli dettati dalle riforme.
In questi 55 anni la Provincia di Isernia ha affrontato sfide complesse – prosegue -. Ha promosso lo sviluppo del territorio attraverso la costruzione di infrastrutture viarie e scolastiche, con un occhio vigile sulla tutela ambientale. Ha valorizzato il patrimonio culturale e paesaggistico. Un lavoro che continua ancora oggi.
Voglio cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono impegnati per l’Ente, dagli amministratori ai dipendenti. E soprattutto, ringrazio i cittadini che con la loro tenacia e il loro lavoro hanno reso il territorio dei 52 Comuni vivace e produttivo. Attualmente, ci confrontiamo con nuove sfide, spinte che auspicano cambiamenti e riassetti geografici.
Credo, però, che le nostre prospettive non debbano focalizzarsi sulla questione dei margini territoriali, ma sull’attenzione nei confronti di un rinnovato e impegnato spirito collaborativo che esalti la vicinanza tra le istituzioni e i cittadini.
L’attenzione del Governo nei nostri confronti non deve essere di carattere assistenziale, ma deve essere un sostegno reale per un nuovo disegno di crescita che tenga conto di tutte le esigenze di territori come i nostri, che possono essere definiti nella loro totalità come aree interne. Occorre una nuova alleanza per il progresso che passi dalla promozione di innovative avventure imprenditoriali che garantiscono lavoro fino alle nuove opportunità per i giovani, con la speranza di attivare presto percorsi formativi a Isernia grazie all’Università degli Studi del Molise, un progetto a cui da tempo sta lavorando il Comune capoluogo. In questo programma, non bisogna dimenticare l’importanza della sanità pubblica che deve tornare ad avere la sua centralità.
Solo con questo disegno potremo vincere il male più grande del nostro tempo: lo spopolamento – conclude -. I territori della Provincia non devono resistere, ma attivamente esistere. Con radici salde che elogiano la loro storia e con lo sguardo fiero che guarda al futuro. E allora, auguri Provincia di Isernia, auguri sinceri per affrontare positivamente tutte le sfide del domani».



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