Con il mondo economico Proietti lancia il «Tavolo per il futuro dell’Umbria»: le priorità

di Dan.Bo.

Tavoli lunghi e corti, generali o tematici in cui tentare di costruire alleanze e patti per lo sviluppo, con una “falegnameria” politico-economica che, nel corso degli anni, ha prodotto alterni risultati. Uno dei temi più importanti che la neo presidente Stefania Proietti ha avuto sul tavolo in queste settimane è stato quello della concertazione, cioè della necessità di stabilire un metodo di confronto con il vasto mondo delle parti sociali umbre, dai sindacati alle associazioni del mondo economico e non solo.

Il Tavolo Un percorso avviato formalmente martedì, quando Proietti ha incontrato tutte le associazioni del mondo economico umbro spiegando che la sua intenzione è quella di dare vita a un «Tavolo per il futuro dell’Umbria». Futuro che «deve essere fatto da tutti. E programmato da tutti». La nuova creatura si ispira «al Patto per il lavoro che già l’Emilia Romagna ha fatto tanti anni fa, ma vuole essere – ha assicurato la presidente – qualcosa di più, qualcosa di innovativo, un vero e proprio ecosistema che rinasce e che porta l’Umbria a decollare».

Un patto La riunione segna dunque l’avvio di un nuovo percorso di concertazione con il mondo economico e sociale per delineare le strategie di crescita e sviluppo del territorio. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di costruire un patto solido tra istituzioni, imprese, sindacati e mondo della formazione per favorire l’innovazione e la competitività dell’Umbria. Il tavolo coinvolgerà le principali associazioni datoriali, il settore della formazione – dalle scuole agli Its fino alle università – e i rappresentanti delle giovani generazioni. Un modello di governance partecipativa che, ha sottolineato Proietti, intende rilanciare l’economia attraverso una visione condivisa.

Le priorità La presidente ha delineato tre assi strategici su cui si focalizzerà il lavoro del Tavolo. Al primo punto ci sono i giovani e il futuro occupazionale: la Regione intende creare condizioni favorevoli per trattenere i talenti locali e attrarre nuove risorse, rafforzando la fiducia dei giovani nella possibilità di costruire il proprio futuro in Umbria. Poi c’è il capitolo dell’emergenza economica e della crisi energetica: il contesto congiunturale – è stato spiegato – impone misure per sostenere i settori in difficoltà, con particolare attenzione all’automotive e al contenimento dei costi dell’energia; un tema che riguarda non solo Arvedi-Ast dato che l’Umbria ha una percentuale di imprese energivore superiore alla media.

I temi Proietti ha parlato poi di opportunità europee e formazione: su questo fronte è stato sottolineato che l’accesso ai fondi comunitari e il rafforzamento della formazione tecnica superiore sono elementi chiave per colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, migliorando la competitività del sistema produttivo regionale. Le infrastrutture poi, sia fisiche che digitali, sono state riconosciute come un elemento strategico per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese umbre. La Regione ha ribadito su questo fronte il proprio impegno nel potenziare i collegamenti e nel supportare l’innovazione tecnologica per garantire una maggiore competitività del territorio. Un’Umbria che «ambisce, in particolare sul fronte dell’innovazione, a diventare la regione più digitale d’Italia».

La riunione Nel corso del dibattito è stata evidenziata la necessità di agire rapidamente su questioni urgenti come il caro energia, la semplificazione delle procedure amministrative per l’edilizia e il miglioramento delle condizioni di accesso al lavoro per i giovani (vedi ad esempio il tema dell’integrazione del salario d’ingresso). Al termine della riunione, è stato concordato di convocare in tempi brevi la prima seduta operativa del Tavolo, con l’obiettivo di definire un’agenda di lavoro concreta e condivisa.