L’AQUILA – Le famiglie italiane, in attesa che arrivino nelle loro tasche le misure di sostegno del governo di Giorgia Meloni, sono alle prese con l’aumento delle bollette e con il carovita che si mangia in primis le magrissime pensioni minime, di 616 euro, aumentate di appena 2 euro al mese da gennaio.
Chi invece continua per carità legittimamente, ad essere, tutelato dall’inflazione sono gli ex consiglieri regionali in Italia, di cui 91 in Abruzzo, a cui si aggiungono 47 congiunti che godono della reversibilità.
C’è anche chi percepisce il doppio vitalizio, da ex parlamentare ed ex consigliere regionale, ed anche può cumulare il vitalizio all’indennità se il politico in questione è ancora in attività. Questo perché la Regione Abruzzo non ha vietato il cumulo dei due assegni, dopo che la Conferenza Stato Regioni nel 2019 ha rideterminato il ricalcolo dei vitalizi col metodo contributivo, e non più retribuivo, rendendo possibile il cumulo, ma non obbligatorio.
A far tornare di attualità la questione, di cui si sono occupate testate nazionali come Il fatto quotidiano, i nuovi aumenti dell’emolumento mensile dei percettori di vitalizio regionale, dai 20 ai 50 euro mensili, proprio per consentirgli di far fronte al caro vita. Una rivalutazione che si rinnova dal 2020 che ha fatto lievitare complessivamente l’assegno fino al 14%. Assegni che ora in Abruzzo vanno in base alle legislature fatte, dai 1.117 euro al mese ai 5.800. Qui di seguito l’elenco completo aggiornato a gennaio 2025.
Il costo per le casse della Regione Abruzzo, per il 2025, con 137 percettori, sarà di 4.186.716 euro, una cifra comunque inferiore rispetto a quella del 2024, di 4.233.332 euro, visto che i percettori erano in numero maggiore, 146.
C’è però un altro aspetto che merita attenzione: mentre gli stipendi dei consiglieri regionali in carica non possono godere di una rivalutazione in base all’inflazione, questo è invece possibile con i vitalizi. Oltre come detto è possibile anche il cumulo con l’indennità da consigliere o parlamentare, ed anche con il vitalizio parlamentare o da eurodeputato.
Un trattamento reso possibile da varie norme e in particolare dalla legge 7 del novembre 2019 del secondo governo di Giuseppe Conte, sostenuto da Partito democratico e Movimento 5 stelle, che in nome della lotta ai previlegi della casta, ha determinato il passaggio per il calcolo dei vitalizi dal metodo retributivo, ovvero parametrandolo all’ultimo stipendio percepito, a quello contributivo, calcolato in base a quanto versato per la futura pensione.
Un ricalcolo con metodo contributivo però a dir poco generoso, in base ai criteri di calcolo decisi dalla Conferenza Stato Regioni, perché l’assegno sarebbe dovuto essere di gran lunga inferiore tenendo conto esclusivamente di quanto effettivamente versato da ciascun parlamentare.
Questo ha consentito però il venir meno del divieto di cumulo tra vitalizio regionale con quello parlamentare o con una indennità, se il consigliere o l’onorevole è ancora in carica. Perché a quel punto il diritto acquisito è diventato inattaccabile, trattandosi di soldi versati e che tornano indietro (pur in misura maggiore) con il trattamento pensionistico.
In Abruzzo a percepire dunque il doppio vitalizio sono gli ex deputati e senatori Luigi Borrelli, Francesco Cicerone, Tommaso Coletti, Anna Nenna D’Antonio, Angelo Orlando, Tommaso Perantuono, Bruno Viserta, Angelo Staniscia e Stefania Pezzopane.
Possono cumulare il vitalizio regionale all’indennità, l’attuale assessore alla Salute, Nicoletta Verì e il deputato di Forza Italia, presidente della Commissione Affari Costituzionali e coordinatore regionale degli azzurri, Nazario Pagano. In piena attività politica anche la ex parlamentare e ora punta di diamante dell’opposizione del Pd in consiglio comunale a L’Aquila, Stefania Pezzopane, già candidata sindaca alle ultime elezioni.
Scrive il Fatto quotidiano: “In Abruzzo godono dei vecchi vitalizi anche politici in piena attività, visto non esiste incompatibilità con altri emonumenti regionali e nemmeno con lo stipendio o il vitalizio da parlamentare. Per questo percepisce l’assegno anche l’attuale assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì; l’attuale presidente della commissione Affari costituzionale della Camera Nazario Pagano, che è stato presidente del Consiglio regionale, percepisce attualmente 4.350 euro al mese, L’ex consigliere Giuseppe Tagliente è passato da 5.000 euro al mese del 2022 agli attuali 5.008. Mario Amicone da 4.541 euro a 5.300 euro. Un’altra conoscenza la politica nazionale, Stefania Pezzopane, ha visto lievitare il vitalizio della regione da 3.568 euro al mese a 4.066”.
Le cifre, va precisato non sono aggiornate, quelle attuali, che si leggono nell’elenco dei vitalizi regionali di gennaio 2025 pubblicato qui di seguito, a causa dell’ulteriore rivalutazione sono leggermente più alte, di qualche decina di euro.
Nulla avrebbe vietato alla Regione Abruzzo di abolire il cumulo dei vitalizio parlamentare o da eurodeputato con quello regionale, come ha fatto ad esempio la Regione Emilia Romagna.
In Abruzzo si è invece abolito il vitalizio nel 2011, con la legislatura del centrodestra di Gianni Chiodi, a partire però dalla successiva legislatura, quella di centrosinistra di Luciano D’Alfonso, facendo salvi i diritti acquisiti, ovvero vitalizi che consentivano di ottenere una ricca pensione a partire dai 60 anni, anche di 2 mila euro al mese, maturata con versamenti di 1.500 euro al mese per soli cinque anni all’Emiciclo.
Ora invece con il nuovo regime, che è facoltativo, entrato in vigore in Abruzzo nel giugno 2019 i consiglieri regionali possono godere della “indennità a carattere differito”, e a fronte un accantonamento di 600 euro mensili nei 5 anni di legislatura, avranno comunque diritto una “pensioncina” di 500-600 euro al mese dopo i 65 anni.
La maggior parte degli inquilini temporanei di palazzo dell’Emiciclo ha preferito però ricevere per intero l’indennità di base, o indennità di carica nella sua interezza, circa 5.400 al mese, rinunciando di fatto al mini vitalizio. Allo stipendio base, va ricordato si aggiungono indennità di funzione, e il rimborso spese per l’esercizio del mandato, per un totale di 11 mila euro circa al mese, per il consigliere che non svolge particolari funzioni, fino ad un massimo di 13.800 per il presidente di Giunta e di Consiglio regionale.
L’ELENCO DEI PERCETTORI DI VITALIZIO AGGIORNATO A GENNAIO 2025
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